sannino santiago juan martín boll e nano garcía

MADRID A MISURA D’OMO - NOZZE GAY NELL’AMBASCIATA ITALIANA IN SPAGNA - IL DIPLOMATICO SANNINO, OMOSESSUALE DICHIARATO, HA RADUNATO IL FIOR FIORE DELL' UNIVERSO LGBT PER CELEBRARE CIVILMENTE IL MATRIMONIO DEGLI IMPRENDITORI BOLL E GARCÍA, CON AUGURI DI «FIGLI MASCHI» - SANNINO AVEVA GIÀ ORGANIZZATO FESTE PER TRANS E GAY LO SCORSO ANNO, IN OCCASIONE DEL WORLD PRIDE

Patrizia Floder Reitter per la Verità

 

sannino

Nozze gay in ambasciata d' Italia a Madrid. Una festa molto glamour, celebrata dai quotidiani spagnoli come l' evento più mondano di questo inizio d' autunno madrileño. La nota coppia di imprenditori Juan Martín Boll e Nano García, meglio nota con il loro marchio Juan y Nano, si è sposata nella residenza del capo missione in Spagna, Stefano Sannino.

 

Il celebrante, cinquantottenne diplomatico di origine partenopea, ha radunato il fior fiore di trans, omosessuali e lesbiche nell' ex palazzo dei marchesi di Amboage, acquistato nel 1940 dallo Stato italiano e che assieme al giardino occupa un intero isolato nel centralissimo quartiere di Salamanca. Sannino è gay, il marito Santiago Mondragón Vial, catalano conosciuto a Bruxelles dove il nostro attuale ambasciatore iniziò la sua carriera nel 2002 come consigliere diplomatico dell' allora presidente Romano Prodi, lo accompagna sempre negli eventi ufficiali. Però una cosa sono i fatti privati, altra è l' utilizzo della sede diplomatica italiana per feste non di rappresentanza.

 

BOLL E GARCÍA

Stefano Sannino da sempre è impegnato a difendere le tematiche transgender, ne va fiero e orgoglioso, concede diverse interviste a riguardo e si è aggiudicato due riconoscimenti nazionali, il premio Transexualia 2016 a Madrid e il premio Lgbt Andalucía, assegnato a pari merito anche all' ex ambasciatore americano in Spagna, James Costos, pure gay (nella sua villa californiana di Palm Springs organizzò con il marito Michael Smith la prima vacanza dell' ex coppia presidenziale Obama, dopo l' insediamento di Donald Trump).

 

A marzo di quest' anno, con il patrocinio dell' ambasciata d' Italia in Spagna, si era firmato un accordo di collaborazione tra l' Agenzia per l' impiego del Comune di Madrid, l' associazione spagnola dei transessuali (Transexualia) e la Camera di commercio e industria italiana per la Spagna, che prevede l' attuazione di un programma di sviluppo professionale rivolto a persone transessuali e transgender.

 

stefano sannino e santiago mondragon

La Camera di commercio italiana finanzia i contenuti della formazione e il capo missione dichiarava che «l' accordo si inserisce nella linea d' azione dell' ambasciata volta a rafforzare la collaborazione degli attori del Sistema Italia con le istituzioni locali, anche a favore di progetti di carattere sociale». Passioni per la causa Lgbt a parte, se Sannino voleva unire civilmente gli amici che hanno fondato il Mr. Gay pride España, e poi far festa, poteva invitarli al Café de Oriente, alla Sala Barceló, al Boom Room club o in altri locali esclusivi della capitale. Invece ha spalancato i cancelli della nostra ambasciata affermando che «aprire le porte di questa casa è stato un modo per dimostrare quanto voglio bene» alla coppia, come dichiara nel video girato durante la festa da Shangay.com, potente piattaforma iberica di comunicazione Lgbt.

 

sannino e mondragon

Sannino aveva già organizzato feste per trans e gay lo scorso anno, in occasione del World pride. Il primo benvenuto ai 2 milioni di omosessuali attesi a Madrid era stato dato con un filmato tricolore, sempre girato all' ambasciata italiana in Spagna. Alla Verità commentò: «Cerco di testimoniarlo anche personalmente, si può essere omosessuali e avere una vita affettiva, professionale piena».

 

Non piacque l' uso di una rappresentanza diplomatica, per celebrare un evento gay.

Allora era premier Paolo Gentiloni e malgrado fosse stato Matteo Renzi a rimuovere nel dicembre 2015 Sannino dall' incarico di rappresentante permanente dell' Italia presso l' Unione europea, perché troppo «morbido», mandandolo a fare l' ambasciatore nella terra di Felipe VI, le polemiche in casa piddina si spensero in fretta.

 

EVA GONZALEZ AMBASCIATA ITALIANA MADRID WORLD PRIDE

Oggi il nuovo governo non sarà felice di vedere associato il nome dell' Italia a promozioni Lgbt che non sono certo nelle sue corde. Già lo scorso luglio fu malvista la scelta di far sventolare una bandiera arcobaleno sui tetti del Palazzo di Amboage, in occasione del pride di Madrid. Il senatore di Fratelli d' Italia, Gianpietro Maffoni, presentò un' interrogazione a riguardo, ipotizzando il reato di vilipendio alla bandiera e chiedendo «quali provvedimenti il ministro intenda adottare per sanzionare la condotta dell' ambasciatore a Madrid, fortemente lesiva dell' immagine e della dignità della bandiera italiana».

 

Il vessillo dell' orgoglio omosessuale è tornato nei colori della torta servita nella nostra ambasciata ai novelli sposi. Tra fotografie appese ai rami delle piante, con la coppia immortalata in diverse pose amorose, noti imprenditori come Fernando Encinar, fondatore del sito immobiliare Idealista.com (accompagnato dal consorte Ángel Luis Ruiz), o il manager Abel Arana della società di produzione televisiva Shine Iberia, giornalisti, presentatori e vistosi transessuali, il duo Juan y Nano è stato più volte abbracciato da un commosso Stefano Sannino: «Tredici anni hanno impiegato a decidere di sposarsi», ha mormorato.

STEFANO SANNINO 1

 

Purtroppo non è mancata neppure la parodia del rituale «e figli maschi», con alcuni invitati che auguravano a «marito e moglie» l' arrivo di bambini. In prima fila c' era Begoña Villacís, portavoce di Ciudadanos nel Comune di Madrid. Il partito di Albert Rivera sostiene con forza il diritto anche per i gay alla maternità surrogata.

STEFANO SANNINO

 

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