venezuela blindati caracas juan guaido' nicolas maduro

MADURO D’ORECCHIO – IL DITTATORE SI CONGRATULA CON LE FORZE ARMATE DI AVER “SCONFITTO UNA SCARAMUCCIA GOLPISTA”, MA IN REALTÀ AVEVA TENTATO DI FUGGIRE ED È STATO FERMATO DALLA RUSSIA – CAOS TOTALE A CARACAS, CON I BLINDATI LANCIATI SULLA FOLLA E GUAIDÒ CHE HA PRECIPITATO IL PIANO D’AZIONE PER PAURA DELL’ARRESTO – L’INSURREZIONE POPOLARE È STATA PARTECIPATA, MA FINCHÉ I MILITARI NON SI SCHIERANO CON IL LEADER DELL’OPPOSIZIONE, O INTERVENGONO GLI USA, È DIFFICILE OTTENERE QUALCOSA – VIDEO

 

 

MADURO: GRAZIE ESERCITO, GOLPE SCONFITTO

venezuela scontri a caracas dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 1

(ANSA) - "Voglio congratularmi con voi Forze armate per l'atteggiamento fermo, leale, valoroso e di enorme saggezza con cui avete condotto alla soluzione e alla sconfitta del piccolo gruppo che pretendeva di riempire il Paese di violenza con una scaramuccia golpista". Lo ha dichiarato nella notte il presidente venezuelano Nicolas Maduro.

nicolas maduro

 

In un video con ministri, leader del Partito socialista unito del Venezuela e vertici militari diffuso attraverso Twitter, Maduro riferendosi a ieri ha parlato di un giorno intenso di eventi, emozioni, riflessioni e di sguardi sul futuro del Venezuela". E' stato anche, ha proseguito, "un giorno di contrasto in cui si sono contrapposte due Venezuela: una di pace e dialogo ed un'altra portatrice di violenza e venduta alle ambizioni straniere". "Ringrazio tutto il popolo venezuelano - ha poi detto - per il suo valore, coraggio e coscienza di fronte a questo tentativo di colpo di Stato frustrato. Avete dimostrato che un popolo mobilitato è garanzia di tranquillità per la Patria".

 

 

I FALCHI USA TENTATI DAL BLITZ «TUTTE LE OPZIONI SUL TAVOLO»

Flavio Pompetti per “il Messaggero”

 

venezuela scontri a caracas dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 3

«L' ultima ora di Maduro è arrivata» ha detto ieri il leader dell' opposizione venezuelana Juan Guaidò, mentre centinaia dei suoi sostenitori scendevano per le strade di Caracas a urlare la loro protesta contro il presidente-dittatore. La polizia e i corpi speciali hanno risposto marciando con i loro mezzi pesanti contro la folla, e sparando cannoni ad acqua per disperdere i dimostranti. «Questo non è un golpe militare ha specificato qualche ora dopo l' ambasciatore di Guaidò a Washington Carlos Vecchio è solo l' inizio di una serie di azioni che si svilupperanno nelle prossime ore e nei prossimi giorni, per rovesciare il potere di Maduro e restituire la libertà ai venezuelani».

venezuela scontri a caracas dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 6

 

L' INSURREZIONE

In effetti l' insurrezione popolare non sembra avere, almeno in questa fase iniziale, una componente armata. Sono ancora una volta i civili a cercare di alzare il tiro, per vedere se le fratture più volte emerse all' interno dell' esercito, ammontano ormai a un' opposizione capace di prendere il comando, e destituire Maduro.

 

venezuela scontri a caracas dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 7

Gruppi sparsi di disertori hanno attraversato il confine con la Columbia, e lì aspettano il momento adatto per far ritorno in patria e far sentire il loro peso. Finora però non dispongono di coordinamento e di una struttura di comando. Ieri alcuni di loro si sono aggregati sulla sponda colombiana del ponte Simon Bolivar, a Cúcuta, in segno di supporto per il sollevamento popolare oltre confine, ma si erano tolti la divisa, in segno di rispetto per il paese ospitante.

 

juan guaido'

I dimostranti hanno ricevuto l' appoggio del presidente brasiliano Bolsonaro: «I venezuelani sono stati ridotti alla schiavitù da un dittatore crudele, e mi auguro che sappiano sottrarsi al giogo», così come possono contare sul supporto di cinquanta stati esteri che hanno riconosciuto la legittimità dell' autoproclamazione di Guaidò come presidente del Venezuela lo scorso 23 gennaio. Ma il loro alleato principale, gli Usa, sono rimasti stranamente silenziosi ieri.

elliott abrams

 

Se il dipartimento di Stato si è espresso con un tweet di incoraggiamento per la rivolta, del segretario Mike Pompeo (che in serata rivelerà: «Maduro stava per fuggire, lo ha fermato la Russia»), il suo inviato speciale per il Venezuela, Elliot Abrams, solitamente molto solerte nel commentare gli eventi, non ha rilasciato dichiarazioni.

 

Al suo posto il direttore della Sicurezza Nazionale John Bolton ha chiesto alle massime autorità del Venezuela, dal ministro della Difesa Vladimir Padrino al capo della corte suprema Miguel Marino, di schierarsi dalla parte di Guaidò e della libertà, e ha accusato Russia e Cuba di continuare ad aiutare Maduro. «Sono ore decisive», ha ammesso Bolton, che però si è rifiutato di confermare che gli Usa interverranno con i loro militari se la violenza dovesse minacciare la popolazione amica del Venezuela. «Tutte le opzioni sono sul tavolo», ha ripetuto Bolton.

elliott abrams mike pompeo

 

I PIANI D' AZIONE

A Caracas gli osservatori politici dicevano ieri che Guaidò ha forse precipitato i piani di azione perché era venuto a sapere che Nicolas Maduro aveva deciso di farlo arrestare, come minacciava da diverse settimane. L' insurrezione popolare ha avuto un esito incerto: è stata poderosa nel numero di persone coinvolte, ma non ha prodotto risultati tangibili, oltre agli scontri sporadici con le forze governative di Maduro.

 

venezuela scontri a caracas dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 5

Da qualche tempo il presidente esautorato non conta più sull' operato della polizia e dell' esercito per mantenere l' ordine a Caracas, ma sui Collettivi delle Forze Speciali d' Azione, diversi gruppi paramilitari costituiti nel 2017 con il compito iniziale di lottare contro il terrorismo e la malavita organizzata. Secondo Bolton, queste unità sono addestrate dai cubani, e sono particolarmente efficaci nelle operazioni di contenimento della guerriglia urbana.

maduro manda i blindati sulla folla

 

Meno visibile ieri è stato invece l' apporto dell' esercito, segno che i capi militari stanno trattando, e probabilmente sono impegnati a fare la conta per capire da quale parte dovranno schierarsi nei prossimi giorni, e al momento sono riluttanti a scoprire troppo le carte.

juan guaido'venezuela scontri a caracas dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 4venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 15venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 3mercato del pesce a caracaspersone in fila per il bus a caracasjuan guaido' invoca la rivolta finale contro madurojuan guaido' invoca la rivolta finale contro maduro 1juan guaido' invoca la rivolta finale contro maduro 2venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 18venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 19la risposta di nicolas maduro a juan guaido'venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 8venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 9venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 4venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 12venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 13venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 5venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 7venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 11venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 10venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 6venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 2venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 14venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 1venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 16venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 17venezuela scontri a caracas dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 8supporto a maduro e a guaido'venezuela scontri a caracas dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 9

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?