maltempo in toscana

CHE MALTEMPO CHE FA L’INTERA TOSCANA È MARTORIATA DALLA PIOGGIA: IN DIVERSE CITTÀ SI SONO REGISTRATI ALLAGAMENTI, ESONDAZIONI E FRANE, MENTRE SONO 248 I CITTADINI CHE HANNO DOVUTO ABBANDONARE LA LORO CASE – FIRENZE TIRA UN SOSPIRO DI SOLLIEVO DOPO IL PASSAGGIO DELLA PIENA DELL’ARNO, ARRIVATO A TOCCARE GLI 8,5 METRI – VIDEO: IL SALVATAGGIO DI UNA DONNA RIMASTA BLOCCATA IN UN SOTTOPASSO A BORGO SAN LORENZO - PIERO PELU': "SALTATI I TOMBINI A SESTO FIORENTINO. STATE A CASA..."

VIDEO: UNA DONNA SALVATA IN SOTTOPASSO A BORGO SAN LORENZO, IN PROVINCIA DI FIRENZE

https://www.lastampa.it/cronaca/2025/03/14/video/toscana_maltempo_borgo_san_lorenzo_salvataggio_donna-15052546/?rpl=1

 

Da www.ansa.it

 

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Toscana flagellata dal maltempo con un'allerta passata repentinamente da arancione a rossa in mattinata e che poi ha martoriato numerosi territori con allagamenti, esondazioni e frane diffusi nelle province di Prato, Pistoia, Firenze, Pisa e Lucca, ma per fortuna senza causare vittime.

 

"Transitato il colmo di piena dell'Arno a Firenze Uffizi a 1500 metri cubi al secondo, adesso in calo".

Lo scrive alcuni minuti fa sui social il presidente della Toscana, Eugenio Giani.

 

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A Firenze e provincia ci sono "9 comuni con frazioni isolate per un totale di 1.471 cittadini isolati" mentre sono "in totale 248" i "cittadini evacuati e raccolti nelle strutture comunali". E' quanto si spiega in una nota diffusa in serata dal Centro coordinamento soccorsi

 

"Visti i livelli dei fiumi si invitano i cittadini che abitano in prossimità dei corsi d'acqua a mettersi in sicurezza, a rimanere all'interno delle abitazioni e, dove possibile, a salire ai piani superiori". Lo scrive il Comune di Signa, a valle di Firenze, dove il fiume Arno tocca 8,5 metri al secondo livello di guardia. Il rilevamento è a Ponte a Signa dove in Arno si immette il Bisenzio, uno dei suoi maggiori affluenti.

 

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Ad Agliana , in provincia di Pistoia, analogo messaggio alla popolazione del sindaco Luca Benesperi: "I livelli dei torrenti Bure, Brana, Calice e Ombrone hanno superato il limite di guardia. Ricordiamo a tutti di evitare di uscire senza gravi motivi e di non scendere in cantine e in locali seminterrati. La situazione è continuamente controllata e sarete immediatamente avvisati in caso di cambiamenti pericolosi".

 

Il Comune di Fucecchio (Firenze) ha evacuato 120 residenti in case a rischio allagamento. La gran parte ha scelto di farsi ospitare da parenti e amici, 12 sono invece stati accolti da strutture turistico-ricettive. Sei i disabili ai quali è stata trovata una sistemazione, di cui quattro portati all'ospedale San Pietro Igneo. "Le famiglie delle zone a rischio - afferma il Comune - sono in costante contatto con l'amministrazione e con il sistema di Protezione Civile. Per chi avesse bisogno di ospitalità, nella palestra del palazzetto dello sport sono stati allestiti alcuni letti pronti all'occorrenza". A Fucecchio l'Arno stasera transitava a 5,7 metri sopra il livello di guardia.

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Fiato sospeso a Firenze, ma anche Empoli, Pontedera (Pisa), Pisa e lungo tutta l'asta dell'Arno per la piena del fiume. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha attivato la colonna mobile della Regione Toscana e ha richiesto lo stato di mobilitazione del Servizio nazionale della protezione civile. Decreto poi firmato dal ministro per la Protezione civile Nello Musumeci. "Il mio pensiero va alle popolazioni colpite dal maltempo che sta investendo diverse zone d'Italia, causando gravi danni e difficoltà ai cittadini", ha scritto la premier Giorgia Meloni sui social: "il Governo è al fianco delle popolazioni in difficoltà e garantirà ogni supporto necessario".

 

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Già dalla mattina colpiti numerosi comuni del Fiorentino e non solo, con le maggiori criticità registrate a Sesto Fiorentino, dove ha esondato il torrente Rimaggio, ma anche a Bagno a Ripoli, Calenzano, Scandicci e Campi Bisenzio, comune già colpito pesantemente dall'alluvione del 2023. Forti criticità anche in Valdisieve, dove la Sieve ha esondato in più punti, e nell'Alto Mugello per le frane.

 

Prato, dove è ancora vivido il ricordo dell'alluvione 2023, ha deciso di chiudere tutte le attività commerciali e produttive della città fino a mezzanotte. Misura adottata anche da altri comuni. La sindaca di Firenze Sara Funaro ha disposto la sospensione di tutti gli spettacoli e degli eventi culturali e sportivi, e la chiusura di biblioteche, musei e impianti sportivi. Stante la situazione Fdi ha chiesto di rinviare la partita Fiorentina-Juventus in programma domenica.

 

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Scuole chiuse anche per l'allerta a Firenze e in tanti altri comuni. Sorvegliato speciale resta l'Arno. A Firenze, ha osservato la sindaca, non dovrebbe arrivare a superare i 4 metri, rispetto a un secondo livello di guardia a 5,5 metri, ma c'è preoccupazione per i territori più a valle. Nel pomeriggio a Pontedera e Pisa aveva già raggiunto il secondo livello di guardia.

 

Sempre nel pomeriggio è stata aperta la cassa di espansione della Roffia a San Miniato (Pisa) e il bacino del canale Scolmatore (era dal 2022 che le paratie non venivano abbassate) per alleggerire la portata di piena su Pisa, attesa intorno alle una di notte. In vista del picco nel pomeriggio nella città della torre pendente è stato disposto anche il montaggio dei 'panconcelli', le paratie sulle spallette dei lungarni. Il maltempo si sta spostando su altri territori toscani ed è forte l'apprensione soprattutto nel Livornese, dove si registrano allagamenti, esondazioni e frane.

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Limitati i danni e disagi del maltempo nell'altra regione con l'allerta rossa, l'Emilia Romagna. In mattinata il meteo è peggiorato improvvisamente sul crinale con la Toscana e forti piogge hanno colpito la Romagna, già duramente provata dalle alluvioni nel 2023 e 2024. In breve tempo il torrente Lamone ha superato soglia 3 a Marradi (Firenze) creando apprensione, così come sono ingrossati gli altri corsi d'acqua a partire dall'Idice e dagli affluenti del Reno.

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Poi l'ondata di piena è scesa prima verso Brisighella (Ravenna), allagando alcune abitazioni adiacenti alle rive e "alcuni dei terreni intorno alle aree più a rischio, che hanno fatto da cassa di espansione naturale".

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