jonathan galindo-9

“MAMMA, PAPÀ DEVO SEGUIRE L’UOMO COL CAPPUCCIO” – L’INQUIETANTE ULTIMO MESSAGGIO SCRITTO AI GENITORI DAL BIMBO DI 11 ANNI DI NAPOLI CHE SI È LANCIATO NEL VUOTO DAL DECIMO PIANO – UNA FRASE DIETRO LA QUALE POTREBBE NASCONDERSI UNA “CHALLENGE DELL' ORRORE”, COME IL NOTO “BLUE WHALE”: IN QUESTO CASO GLI INVESTIGATORI SI STANNO CONCENTRANDO SU UN GIOCO CHIAMATO “JONATHAN GALINDO” CHE MOSTRA UN UOMO CON UN CAPPUCCIO NERO CHE…

1 - "MAMMA ADDIO, SEGUO L'UOMO COL CAPPUCCIO" SI UCCIDE A 11 ANNI ISPIRATO DAL GIOCO SUI SOCIAL

Antonio E. Piedimonte per “la Stampa”

 

jonathan galindo 9

È da poco passata la mezzanotte quando esce dalla sua cameretta per andare in bagno. Un lungo silenzio e poi più nulla. Se ne è andato così, in una fresca notte di settembre, Lucas (nome di fantasia), 11 anni. È volato giù dal balcone della sua casa, al decimo piano di un palazzo di Mergellina, la zona elegante della città, nella notte tra lunedì e martedì, lasciando uno sgabello e il telefonino sul balcone, insieme a un dolore immenso tra chi lo amava e un inquietante mistero per tutti.

SUICIDIO 4

 

L' allarme, la disperazione, i soccorsi: i paramedici l' hanno trovato ormai esanime, il pigiamino bagnato dal sangue; una scena terribile che ha turbato persino gli esperti poliziotti. E con loro i vicini, che appaiono ancora increduli: «È una storia incredibile, sembra uno di quei film horror dove succedono cose assurde», dice un giovane scuotendo la testa. A spiegare tanto sconcerto sono le parole giunte sul telefonino della madre via Whatsapp, un messaggio sinistro, terribile: «Mamma, papà vi amo ma devo seguire l' uomo col cappuccio che ho davanti...non ho più tempo...».

 

jonathan galindo 7

Apparentemente senza molto senso, la frase ha lasciato basiti parenti, amici e conoscenti. Anche perché viene descritto come un ragazzino senza grilli per la testa, studente modello, equilibrato, sportivo (così come il fratello e la sorella), cresciuto in una famiglia normalissima della borghesia e un quadro generale che non sembra lasciare spazio a eventuali situazioni di disagio.

 

blue whale

La Procura segue la pista (ma non è l' unica) del reato di istigazione al suicidio. L' ipotesi è che il piccolo possa essere stato vittima del condizionamento psicologico legato a uno dei cosiddetti «challenge dell' orrore», come il noto «blue whale», ovvero quei giochi on-line che spingono all' estremo, sino agli atti di autolesionismo, uno scenario già noto in Italia ma soprattutto all' estero e che tuttavia non trova d' accordo gli esperti, per alcuni sarebbero poco più di una fake news, per altri invece un pericolo reale, e molto serio, sulla falsariga del cyberbullismo. In particolare gli investigatori napoletani stanno concentrando la loro attenzione su un gioco chiamato «Jonathan Galindo», che mostra un uomo con un cappuccio nero che richiede l' amicizia sui vari canali social (Facebook, Instagram, Tik Tok, Twitter) perlopiù a giovanissimi.

 

jonathan galindo 5

Gli inquirenti non tralasciano nulla e il quadro si farà più chiaro dopo che saranno scandagliati gli strumenti informatici che usava il ragazzino e saranno sentiti gli amichetti. Molto, infine, potrà dire l' autopsia. Ma si può davvero essere plagiati dalle «presenze» del web sino al punto da fare qualcosa di tremendo? Oscar Nicolaus, psicologo e professore universitario, spiega: «Premesso che non posso parlare del caso perché non disponiamo ancora degli elementi sufficienti per farlo, quello che posso dirle in generale è che sicuramente alcuni aspetti della Rete possono avere un potere di influenza anche nefasto, del resto avviene per gli adulti figuriamoci a quell' età.

 

blue whale 1

Ma - aggiunge il docente di Psicologia della famiglia all' ateneo "Suor Orsola Benincasa" - non so se si possa arrivare all' induzione al suicidio, almeno in assenza di gravi fragilità pregresse. La mia esperienza terapeutica mi dice che da solo il web non può arrivare a tanto, di certo può aggravare dei preesistenti disagi, magari legati a problemi sentimentali o di autostima. Comunque ci vuole prudenza, anche perché, per dirla con Gregory Bateson, l' esperto ha bisogno di conoscere e capire bene prima di entrare in certe dimensioni dove "anche gli angeli esitano a metterci piede"».

 

2 - DIETRO QUEI PERSONAGGI GRUPPI PERICOLOSI CHE SPINGONO I PIÙ PICCOLI VERSO IL BARATRO

Francesco Malfetano per “il Messaggero”

jonathan galindo

 

E se «l' uomo nero» fosse uno dei protagonisti delle temute sfide online che terrorizzano i ragazzini? Un dubbio, questo, che si è insinuato tra gli investigatori da subito. Fin dalla notte di ieri, quando il corpo dell' undicenne napoletano è stato ritrovato dalla sua famiglia. Prima di lanciarsi nel vuoto dal decimo piano del palazzo in cui abitava infatti, il bambino ha lasciato un messaggio. Un sms breve inviato sul telefono della madre con cui il piccolo ha prima detto ai genitori di volergli bene e poi ha parlato di un «uomo nero con il cappuccio» da seguire.

 

BLUE WHALE

Un riferimento chiaro, magari ad una persona reale, nella cerchia di conoscenze del bambino, oppure proprio ad un' entità virtuale. Ipotesi su cui la Procura di Napoli ora sta indagando, dopo aver aperto un' inchiesta per istigazione al suicidio.

 

PERSONAGGI I vari Jonathan Galindo, Momo Challenge, Creepypasta o Slender Man sono tutti delle sfide personificate in personaggi fittizi, versione moderna delle leggende metropolitane, diventati negli ultimi anni protagonisti sui social network e già oggetto di numerose segnalazioni alla Polizia Postale. Challenge, di cui l' antesignana è stata la Blue Whale, in cui si spingerebbero i ragazzini a superare delle prove che infine sfociano nell' autolesionismo.

jonathan galindo 1

 

L' ultimo di questi personaggi ad essere sbarcato in Italia, il fenomeno infatti è internazionale, è Galindo. Una sorta di Pippo, il protagonista di mille storie della Disney, con dei tratti disturbanti.

momo 6

Una maschera dietro cui, il più delle volte, si nascondono diverse persone. Soggetti che, appunto, agiscono in gruppo ma non necessariamente coordinati, che approfittando dell' identità finta e della facilità di suggestionare bambini e giovanissimi, li agganciano con dei messaggi sui social network per spaventarli, o peggio, spingerli in un vortice di prove di coraggio sempre più pericolose.

 

ACCOUNT FALSI Ovviamente il personaggio non esiste e l' immagine diventata virale su internet altro non è che il frutto di un furto. Le foto sono state pubblicate ormai diversi anni fa dal make up artist specializzato in effetti cinematografici Samuel Canini - estraneo alla vicenda - che per pubblicizzare i suoi lavori aveva realizzato questa maschera. Prima negli Usa, poi in Spagna e in Germania ed infine in Italia, la sua creazione è però diventato il volto di numerosi account fake sui social.

 

jonathan galindo 2

Account che prima inviano ai più piccoli le richieste di amicizia e poi un link che propone di entrare in un gioco. Una serie di sfide che, secondo alcune testimonianze, prevederebbero ad esempio di incidere delle parole con una lama sulla pelle per poi inviare una foto a testimonianza del gesto. Parte del gioco è anche non parlare con nessuno delle prove. Una peculiarità che spinge i bambini a farsi suggestionare maggiormente e ad isolarsi, perdendo il contatto con la realtà dei fatti. Così può finire che si facciano divorare dall' ansia o dalla paura.

michael jackson in versione momo 1

 

CONSIGLI Un fenomeno imponente al punto, che pochi mesi fa, a luglio, la Polizia Postale italiana era stata costretta a mettere in guardia i genitori e fornirgli dei consigli per affrontare la situazione. Tra questi, il parlare della vicenda Galindo ai più piccoli, in modo che siano preparati. Allo stesso modo, insegnargli che i messaggi inviati da sconosciuti devono essere ignorati, senza aprire i link al loro interno, e che le eventuali minacce ricevute in rete non debbono spaventarli ma indurli a chiedere aiuto. Poi invitarli non a condividere con gli amici questo tipo di messaggi e, nel caso ci si accorga di un profilo social denominato Jonathan Galindo, bloccarlo e segnalare tutto alle autorità.

jonathan galindo IL GIOCO SUICIDA BLUE WHALEmomo 4michael jackson in versione momo 4michael jackson in versione momo 5momo 7michael jackson in versione momo 3IL GIOCO SUICIDA BLUE WHALEmomo 5michael jackson in versione momo 2jonathan galindo

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO