doina matei

“DOINA MATEI CHE TORNA LIBERA DOPO 12 ANNI E’ UN OMBRELLO NEGLI OCCHI DI TUTTI NOI” - MARIO GIORDANO INDIGNATISSIMO: “UCCIDE QUEL CHE RESTA DELLA CERTEZZA DELLA PENA. NON POSSIAMO FARE A MENO DI CHIEDERCI CHE RAZZA DI GIUSTIZIA SIA MAI QUELLA CHE PUNISCE UN DELITTO COME IL TUO, DOINA, COSÌ EFFERATO, COSÌ VIOLENTO, COSÌ SCIOCCANTE, CON SOLI 12 ANNI DI PRIGIONE. CHE NON SONO NEPPURE POCO, SONO NULLA…”

Mario Giordano per “la Verità”

 

mario giordano

Ora vorresti soltanto «essere dimenticata». E noi ti accontenteremmo volentieri se non fosse che non riusciamo a dimenticare il volto della ragazza che hai ammazzato. Ricordi Doina? Si chiamava Vanessa, aveva 22 anni, faceva tirocinio all' università e sognava di diventare infermiera. Da dodici anni sta in una tomba. Sei stata tu a ucciderla: l' hai incontrata nella metropolitana di Roma, dove ti aggiravi in cerca di vittime per i tuoi furtarelli, e le hai infilato un ombrello nell' occhio.

 

vanessa russo

Su su, dentro il cranio. Fino a quando l'hai vista cadere a terra. Senza vita. Allora sei fuggita, insieme alla tua compagna di scorribande. Come una vigliacca. L'hai lasciata lì, a esalare l' ultimo respiro, e le hai voltato le spalle, senza un grammo di pietà. Ti hanno arrestato tre giorni dopo. Ti eri nascosta in una casa di campagna, che era il tuo rifugio, quando non andavi a lavorare al night. Sono passati dodici anni e tu sei tornata libera. Libera. Per sempre. Sul tuo certificato c'è la sospirata scritta: fine pena.

 

Il giudice ha firmato, tu hai saldato tutti i debiti con la giustizia. E a rigor di legge, dal punto di vista formale, è senza dubbio così: non hai più debiti con la giustizia italiana, ora puoi anche chiedere di «essere dimenticata». Tra un po' scatterà pure il diritto all' oblio, saremo costretti a censurare la tua storia e la nostra memoria. Ma almeno oggi lasciaci dire, cara Doina, che quel «fine pena» dopo soli 12 anni è un ombrello infilato negli occhi di tutti noi.

Come allora uccidesti Vanessa oggi uccidi la nostra fiducia nella giustizia.

 

doina matei con l ombrello nella metro

Oggi uccidi quel che resta della certezza della pena. Perché sarà vero che hai saldato il debito con la giustizia. Ma non possiamo fare a meno di chiederci che razza di giustizia sia mai quella che punisce un delitto come il tuo, così efferato, così violento, così scioccante, con soli 12 anni di prigione. Che non sono neppure poco, rispetto a quello che hai fatto. Sono nulla.

 

Come si è arrivati a questo scempio è storia di ordinario buonismo giudiziario. La romena del night, costretta a prostituirsi per vivere, commuove i tribunali, anche se infila un ombrello nell' occhio al primo che passa. Così l' accusa originaria (omicidio volontario) venne derubricata con la prima sentenza a omicidio preterintenzionale: non voleva uccidere, insomma. Del resto, si sa, che quando si infila un ombrello nell' occhio lo si fa per amicizia, come segno di affetto, per fare del bene, in una parola. In base a questo logico presupposto (chi è che non va in giro a infilare ombrelli negli occhi altrui? Sono cose che capitano) si era arrivati alla condanna a 16 anni.

doina matei arrestata

 

La Cassazione ha confermato. E poi, come sempre accade in Italia, a buonismo si è unito altro buonismo: alla pena (già di per sé mite per un omicidio di quel genere) si è aggiunto lo sconto per buona condotta, quarantacinque giorni per ogni sei mesi in cella. Così, anziché 16 anni ne ha scontati solo 12. Il debito con la giustizia è saldato. Ora non resta che saldare quello con i succhi gastrici che questa giustizia avvelena.

 

doina matei 7

Per altro, ho sbagliato: ho appena scritto che lo sconto di pena scattava «per ogni sei mesi di cella». Sono un inguaribile ottimista. Lo sconto, infatti, scattava anche se Doina stava fuori. Nella sua cella al carcere della Giudecca, ormai, ci stava ormai solo di notte, dalle 22 alle 6 del mattino. Nel 2015, infatti, le era stata concessa la semilibertà: appena otto anni dopo l' omicidio già se ne andava a zonzo liberamente per Venezia. E per non farsi mancare nulla si fotografava anche in costume, selfie a gogò, divertimento al Lido, e pubblicava tutte le immagini spensierate su Facebook. Il papà di Vanessa, potete immaginare, non la prese benissimo.

 

«Ci offende», disse. Scoppiò la polemica, ne parlarono giornali e tv. Il giudice di sorveglianza, sull' onda della ribellione mediatica, tolse a Doina la semilibertà. Ma subito dopo, appena spenti i riflettori, alla chetichella, gliela ridiede. Fino a ieri. Quando le ha dato la libertà totale e definitiva. Per buona condotta. Nonostante le foto e il resto.

doina matei a destra

Dio perdona, la giustizia italiana di più. Avanti di questo passo un assassino per rimanere in carcere in Italia che cosa deve fare? Importunare la figlia del magistrato? Investire con l' auto la sua mamma?

 

È vero che alla certezza della pena ormai abbiamo smesso di credere da un pezzo.

Soltanto nella giornata di ieri, su questo fronte, abbiamo registrato altre due notizie choc: quella di una mamma che ha ammazzato le tre figlie e che ha ottenuto la semilibertà appena cinque anni dopo la strage; e quella di uno stupratore condannato ad appena a venti mesi, per di più con la sospensione condizionale. In pratica quest' ultimo non ha fatto neppure un giorno di carcere.

doina matei 6

 

«Ora mi ride in faccia, alla fine ha vinto lui», lamenta la sua vittima, una ragazzina di 15 anni, assai sconfortata. E come non capirla? Alla certezza della pena ormai noi abbiamo smesso di credere da un pezzo. Ma c' è un limite anche all' offesa delle vittime.

Soprattutto quando hanno 15 anni e magari credono ancora nello Stato. Ecco, l' offesa delle vittime.

 

È questo, Doina, che non torna nella tua libertà dopo 12 anni appena. È questo che non torna nel tuo legittimo desiderio di rifarti una vita, di essere dimenticata, nell' aspirazione a essere cambiata, come dice il tuo avvocato («Era un animaletto, ora è una signora»).

Perché tu adesso, a 33 anni, puoi cominciare una nuova vita, con i tuoi figli, con il tuo debito saldato, con il tuo lavoro nella ristorazione e pure la soddisfazione di aver scritto un libro (La ragazza con l'ombrello, è il titolo, e anch' esso è una pugnalata). Sono stati in molti a pensare a te. A recuperarti. A preoccuparsi di farti diventare «una signora».

doina matei 5

 

Ma a Vanessa chi ha pensato? Chi si è preoccupato? Nessuno, come dice suo papà. La vittima, in Italia, paga sempre. Paga e basta. Infatti Vanessa, a differenza tua Doina, non tornerà mai libera. Non girerà per Venezia. Non avrà figli. Non sarà signora, pur non essendo mai stato animaletto. Non si farà selfie. A differenza tua, per altro, se potesse, chiederebbe di essere ricordata. Non dimenticata.

 

doina matei 4

E invece l' hanno dimenticata tutti. Lo Stato, il Comune, le istituzioni, l' Atac, nessuno ha speso un centesimo o una parola per risarcire il dolore di un padre che, certo, è un dolore così grande che non potrà mai essere cancellato. Ma che, almeno, non deve essere umiliato in questo modo. Da una giustizia perfettamente dentro le regole. Eppure evidentemente fuori dal mondo.

doina matei 1doina matei 2doina matei 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...