amis isis 9

L’ISIS PRESO ALL’AMIS - ''I TERRORISTI SONO PIU' POTENTI PERCHE' VENERANO LA MORTE PIU' DELLA VITA. TANTE AFFINITA’ COL NAZISMO'' - ''SI DEVE COLPIRE CIÒ CHE FINANZIA IL FONDAMENTALISMO, A COMINCIARE DAL PETROLIO E LE ARMI" (CIOE', L'OCCIDENTE)

isis isis

Antonio Monda per “la Repubblica”

 

Martin Amis sta seguendo con angoscia l’escalation degli attacchi terroristici per mano del fondamentalismo islamico e arricchisce una riflessione che ha avviato sin dall’11 settembre lamentando uno smarrimento che può essere causa di ulteriori tragedie. «Nessuno sembra avere un’idea chiara su come reagire», racconta nella sua casa di Brooklyn, dove sta preparandosi per andare a Parigi.

 

«Non ce l’hanno i politici, a cominciare da Obama, non ce l’hanno gli intellettuali, e non ce l’hanno neanche i giornalisti: è un orrore al quale non siamo preparati, nonostante siano ormai decenni che ci siano degli evidenti segni terribili. E questo è un ennesimo elemento tragico, che aggrava la situazione ».

ABBAOUD JIHADISTIABBAOUD JIHADISTI

 

In occasione dell’uscita del suo romanzo “La zona d’interesse” lei ha paragonato il fondamentalismo islamico al nazismo.

«È una minaccia ugualmente grave per la civiltà: ci sono ovviamente molte differenze, ma anche varie affinità, a cominciare dalla barbarie delle idee professate, alla violenza estrema anche nei confronti dei più indifesi, alla capacità di conquistare alle rispettive cause i più deboli, frustrati e ignoranti. Io continuo a sperare che questo radicalismo così estremo si riveli insostenibile a lungo: Hitler è durato 12 anni, e, per cambiare colore politico, Pol Pot ancora meno».

 

MARTIN AMISMARTIN AMIS

Quando ha usato questo paragone ha parlato di “nichilismo”. Ma nel caso del fondamentalismo islamico ci troviamo di fronte ad una fede religiosa, che non è nichilista, e anzi, come tutte le religioni, ha delle promesse.

«Quello che è successo a Parigi e in Mali sembra lasciare pochi margini di speranza, ma non voglio desistere: credo che proprio in questa estrema virulenza ci siano i germi di qualcosa che prima o poi ne causerà la fine. Quando ho parlato di nichilismo pensavo ai massacri di giovani e bambini e al totale disprezzo per la vita.

 

AMIS ISISAMIS ISIS

Oggi stiamo affrontando qualcosa di inedito: ad esempio l’uso di terroriste donne, cosa che Al Qaeda non faceva. E non si può sottovalutare l’attrazione nei confronti dei giovani che vedono qualcosa di forte in quel messaggio di morte e distruzione. Quello che per noi è abominevole per questi ragazzi è motivo di vita: un’opportunità di riscatto, anche sociale, e di redenzione.

 

È necessario poi ricordare che il bacino nel quale crescono questi fermenti è all’interno di stati falliti e disastrati. È su queste basi che si forma un nuovo tipo di essere umano, un fanatico che ha il disprezzo della vita, della morale e della pietà».

hitlerhitler

 

Il disprezzo della vita oggi sembra l’arma più forte nelle mani dei terroristi.

«Per comprendere quello che sta succedendo consiglio la lettura dell’Agente Segreto di Joseph Conrad, scritto nel 1907. C’è un personaggio, chiamato il “professore”, che spiega che i terroristi sono più potenti perché venerano la morte più della vita».

 

L’Is ha conquistato adepti anche in Occidente.

«Questo è un altro tragico elemento nuovo. Anche in questo caso bisogna riflettere sull’ignoranza, la frustrazione, e la necessità di affermarsi: un personaggio come Jihadi John voleva essere potente e temuto. È necessario riflettere anche sulla perdita di valori forti: fin quando il loro credo è assoluto come è la religione, e il nostro è relativo come è il nostro pensiero attuale, saremo più deboli».

 

petrolio isis iraq pozzi finanzapetrolio isis iraq pozzi finanza

Raccontando l’hitlerismo lei ha affermato che ci sono molti elementi incomprensibili: si può affermare lo stesso sul fondamentalismo islamico?

«È certo che in questa loro violenza ci siano molti elementi irrazionali, ma per quanto riguarda Hitler riprendevo pareri di molti storici illustri, che ritengono che sia fuori dalla logica e in qualche modo fuori dalla storia.

 

Oggi ci troviamo di fronte alla degenerazione di una religione professata da più di un miliardo di persone: non si può affatto sottovalutare questa matrice, anche se la violenza è perpetrata da un’esigua minoranza. La loro arma nasce dalla fede, prima ancora dei mitra o le bombe».

 

Gli attacchi parigini sono stati ad uno stadio, un ristorante e una sala da concerto.

MARTIN AMISMARTIN AMIS

«È evidente il significato simbolico: odiano quello che siamo, il nostro modo di vivere e le nostre libertà. C’è un elemento propagandistico per cui colpiscono la “Babilonia di corruzione dell’occidente”».

 

Nella lectio magistralis pronunciata a Ratisbona, Benedetto XVI parlò di violenza insita in alcuni passi del Corano.

«Fece un discorso molto preciso e colto, sul quale bisogna riflettere senza volgarizzarlo o strumentalizzarlo. C’è un dato oggettivo, sul quale tuttavia si deve riflettere: Maometto è stato non solo un profeta, ma anche un soldato. È stato Cristo e Cesare».

 

Lei crede nella possibilità di dialogo con l’Islam moderato?

«Più che credere lo auspico, ma vedo un mondo, certamente maggioritario, intimidito e tenuto sotto scacco da un’identità religiosa».

soldi terroristi isis milioni finanza soldi terroristi isis milioni finanza

 

C’è chi attribuisce parte del problema al conflitto israelo-palestinese.

«Quello che succede in Medio Oriente ha certamente un ruolo in questa tragedia, ma ho sempre paura quando si comincia ad accusare gli ebrei di responsabilità morali, sociali o economiche: la storia ci ha insegnato cosa ha generato questo modo di pensare».

 

AMIS ISIS 9AMIS ISIS 9

Ritiene che esistano alternative alla guerra?

«Neanche io ho risposte precise: posso solo augurarmi che il califfato venga distrutto o fallisca perché rigettato dalle stesse popolazioni. E penso che più dei bombardamenti sia efficace colpire ciò che finanzia il fondamentalismo, a cominciare dal petrolio e le armi».

 

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - MA "LA STAMPA"

DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI (POI SBARCHERA' FLAVIO CATTANEO?)

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?