jessica girado

UTERO MA NON DILETTEVOLE – IL DRAMMATICO RACCONTO DI JESSICA GIRADO, INFLUENCER CALIFORNIANA DIVENTATA MADRE SURROGATA DI DUE GEMELLI PER UNA COPPIA CINESE: “MI HA FATTO MOLTO MALE. IL MIO CORPO È RIMASTO FERITO” - “PER NOVE MESI HO PORTATO DENTRO DI ME QUESTI BAMBINI PER QUALCUNO. ERO DIVENTATA MAMMA MA…”

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Patrizia Floder Reitter per “la Verità”

 

«Sono una credente, una moglie, mamma casalinga di 5 figli e creativa». Così si presenta nel suo blog Jessica Girado, 35 anni, influencer californiana con la passione della fotografia, ma anche di creme e cure di bellezza che raccomanda ai follower su Instagram. Non consiglia solo come prendersi cura di sé, spiega quanto «i piani del Signore sono sempre buoni» pure se scegli di dare il tuo utero in affitto.

 

Jessica afferma di non farlo per soldi ma per «spirito di servizio», sembra una storia tutto sommato positiva malgrado abbia accettato di essere madre su commissione e dichiari: «Lo farei decisamente di nuovo», però non è così. A distanza di due mesi dalla nascita di due gemelli per conto di una coppia cinese, la donna ha raccontato al settimanale statunitense Parade che quella gravidanza surrogata «mi ha fatto male. Il mio corpo è rimasto ferito».

 

jessica girado, madre surrogata per una coppia cinese

Ha avuto problemi fisici e psichici. Ecco la sua storia, che molto dà da pensare mentre ci sono politici che vogliono rendere legale la maternità surrogata. Come la senatrice Monica Cirinnà, sostenitrice della pratica sebbene sia ritenuta dalla Consulta profondamente lesiva della dignità della donna. «Se l' utero è mio per interrompere la gravidanza, perché l' utero è meno mio per fare il figlio per qualcun altro?», ha urlato una settimana fa durante le celebrazioni a Ferrara dei tre anni della legge sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso.

 

jessica girado con il bambino che ha dato a una coppia cinese

Sposata con un pastore evangelico, la signora Girado un anno fa decise di comune accordo con il marito di «mettersi a disposizione» di coppie che non potevano avere figli, rivolgendosi a un' apposita agenzia. Selezionata, dopo aver superato test fisici e psicologici, aveva posto un' unica condizione: poter conoscere i genitori per i quali faceva da incubatrice vivente.

 

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Era stata accontentata, venne scelta da un uomo e da una donna di nazionalità cinese che volevano per il «loro» figlio, anzi per la coppia di gemelli che ordinavano, una che già fosse stata mamma e che avesse una grande famiglia. Si conobbero, si piacquero, firmarono l' accordo. Tutte le spese mediche e di farmaci pagate, conto aperto in negozi bio per alimentarsi con cibi sani, un massaggio al mese per drenare il corpo, altri extra. In base alle leggi dello Stato della California, ricevette un compenso di 52.000 dollari, 10.000 in più di quanto previsto perché i figli surrogati erano due.

 

MATERNITA' SURROGATA

Mentre nella prima parte dell' intervista Jessica ostenta sicurezza, afferma di aver pensato a tranquillizzare i suoi bambini spiegando che il suo «era un servizio e un dono per qualcuno che non era in grado di farlo da solo» e che la sua primogenita le rispose: «Oh mio Dio, anch' io voglio poterlo fare un giorno», proseguendo nel racconto lascia trapelare i problemi sofferti.

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La fecondazione assistita era stata difficile, scandita da undici settimane di iniezioni quotidiane e «molto dolorose» di progesterone per favorire l' annidamento dell' embrione. All' ottava settimana iniziò una nausea tremenda, mai provata in precedenza quando aspettava i cinque figli e che la tormenta per quattro mesi. «Certi giorni non riuscivo nemmeno a fare lezioni a casa», ricorda l' influencer che ha scelto l' educazione parentale per i suoi bambini. Riconosce che non era una gravidanza normale.ù

 

UTERO IN AFFITTO

Gli ultimi due mesi li trascorre sempre sdraiata, senza potersi alzare: «Anche scendere dal divano e camminare fino al lavello della cucina per prendere un po' d' acqua mi avrebbe procurato contrazioni». Per una giovane donna che ha messo al mondo cinque figli senza nessun problema di gestazione né di parto, l' esperienza stava diventando insopportabile sul piano fisico.

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«Ho anche sviluppato il diabete gestazionale, non l' avevo mai avuto, quindi ero costretta a controllare tutto ciò che mangiavo», aggiunge, completando la descrizione di quella gravidanza tormentata. Il marito deve smettere di lavorare per occuparsi dei bambini, i cinesi vogliono i gemelli e nessun problema. Pagano il fastidio. A settembre arriva il momento del parto, ma nemmeno quello va in modo naturale e dopo cinque figli messi al mondo in pochi minuti, Jessica deve sottoporsi a un cesareo per dare alla luce i gemelli, che nascono prematuri. Pensava di aver concluso la parte più difficile della sua «scelta di servizio», invece iniziò la sofferenza psichica.

UTERO IN AFFITTO

 

«Non ero affatto preparata per questo», ammette, «per nove mesi ho portato dentro di me questi bambini per qualcuno, e poi è tutto finito». Non se ne accorge subito, ci vuole un mese perché realizzi che i piccoli non li vedrà più se non in foto. «Ero diventata mamma ma non avevo un figlio da mostrare», riassume in una sola frase tutto il suo malessere.

jessica girado con la sua famigliaUTERO IN AFFITTOUTERO IN AFFITTO MEN HAVING BABIES - LA FIERA DELL'UTERO IN AFFITTOUTERO IN AFFITTOjessica giradoMEN HAVING BABIES - LA FIERA DELL'UTERO IN AFFITTO 1jessica girado 5

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