napoli renzi contestazioni bagnoli

JAMME JAMME, 'O CAZZONE ARRIVA A NAPOLI! - TENSIONI, SCONTRI E FUMOGENI, NEL CORTEO DI PROTESTA C’È DI TUTTO: STUDENTI, LICENZIATI FIAT, DISOCCUPATI, COLLETTIVI E CENTRI SOCIALI - PITTIBULLO DOVREBBE PARTECIPARE ALLA CABINA DI REGIA SU BAGNOLI (VIDEO)

 

Da www.ilmattino.it

NAPOLI CONTESTAZIONE RENZINAPOLI CONTESTAZIONE RENZI

 

Tensioni, scontri e fumogeni per l'arrivo del premier Renzi a Napoli. E' accaduto sul lungomare dove è giunto un corteo di protesta contro il presidente del Consiglio, atteso nel pomeriggio in città per partecipare alla cabina di regia su Bagnoli. Il corteo era partito da piazza Dante.

 

Al raduno ci sono i licenziati Fiat travestiti da Pulcinella, i comitati di cittadini di Bagnoli, i collettivi studenteschi e i centri sociali. Ad aprire il corteo uno striscione con la scritta: «Napoli sfiducia il Governo Renzi» e un grande pupazzo di Pinocchio che indossa una maglia con la scritta Pd. Tra i cartelli: «Napoli città ribelle», «No al Governo delle lobby e degli speculatori», «Non c'è trippa per ratti, Renzi torna nelle fogne». Da un palazzo laterale in piazza Dante, alcuni manifestanti hanno esposto uno striscione: «Renzi via da Napoli».

NAPOLI CONTESTAZIONE RENZINAPOLI CONTESTAZIONE RENZI

 

DIRETTA TESTUALE

(a cura di Giuseppe Crimaldi, Paolo Barbuto, Ilenia de Rosa e Maria Pirro)

 

ORE 15.10

Felpe nere e volti coperti. Da viale Dohrn adesso verso Riviera di Chiaia. Il corteo si sta ricompattando. Zona consolato usa

 

ORE 15.07

Cittadini spaventati, fuggono via da ristoranti e bar. La polizia avanza. I manifestanti continuano ad arretrare verso Mergellina

 

ORE 15.05

NAPOLI CONTESTAZIONE RENZINAPOLI CONTESTAZIONE RENZI

I manifestanti si stanno ora muovendo verso la rotonda Diaz, nella direzione opposta rispetto alla redazione del «Mattino» dove è atteso il presidente del Consiglio Matteo Renzi. La zona è controllata anche dall'alto da un elicottero della Polizia. Il corteo aveva tentato la strada del porto per raggiungere la redazione del Mattino, trovando la via bloccata dalle forze dell'ordine in assetto antisommossa.

 

I manifestanti hanno quindi cambiato percorso attraversando i Quartieri Spagnoli e i gradoni di Chiaia, per poi riversarsi sul lungomare: qui lo scontro con le forze dell'ordine.

 

ORE 15.03

Dopo scontri corteo si ricompatta e riprende la marcia in direzione Mergellina

 

ORE 15.01

Scene di scontri sul lungomare di Napoli dove manifestanti, circa un centinaio, continuano a lanciare pietre contro le forze dell'ordine e dove si sparano a ripetizione lacrimogeni. Alcuni manifestanti si stanno 'armandò di bottiglie di vetro per lanciarle contro l'idrante della Polizia. Gli attivisti hanno appena bloccato il traffico sul lungomare e ci sono ferme diverse auto con cittadini a bordo che stanno cercando di passare tra i divisori di plastica.

NAPOLI CONTESTAZIONE RENZINAPOLI CONTESTAZIONE RENZI

 

ORE 14.55

Clima di guerriglia: i manifestanti creano una barriera con i new jersey. Polizia coi mezzi blindati.

 

ORE 14.40

Esplosi diversi petardi e fumogeni in prossimità della sede del Mattino. Momenti di tensione sul lungomare di Napoli tra le forze dell'ordine e un gruppo di manifestanti che sta partecipando al corteo di protesta contro l'arrivo in città del premier Matteo Renzi. Sono stati sparati lacrimogeni e anche alcune bombe carte.

 

La gran parte del corteo si è divisa e allontata dal punto di scontro dove restano manifestani che lanciano pietre contro le forze dell'ordine, che hanno azionato gli idranti. Scappano via diversi passanti tra cui alcune mamme coi passeggini. I manifestanti hanno risposto alle forze dell'ordine con lancio di uova e letame.

NAPOLI CONTESTAZIONE RENZINAPOLI CONTESTAZIONE RENZI

 

ORE 14.37

Il corteo è appena giunto in piazza dei Martiri

 

ORE 14.33

Un elicottero della polizia sorvola la zona di via Chiatamone e di via Chiaia, dove i manifestanti in protesta contro il governo Renzi, circa 500 persone, si stanno dirigendo.

 

ORE 14.22

Gli assessori comunali di Napoli, Carmine Piscopo ed Alessandro Fucito, hanno partecipato all'apertura della manifestazione di questa mattina in piazza Dante. «Siamo andati a portare la nostra vicinanza alle associazioni, ai comitati studenteschi, alle donne ed agli uomini che oggi in occasione della visita del presidente del Consiglio hanno deciso di esprimere le proprie istanze.

 

Istanze con le quali l»amministrazione comunale si confronta e sulle quali lavora ogni giorno. Abbiamo riscontrato un clima di grande partecipazione democratica e pacifica e ci auguriamo che lo stesso clima accompagni la manifestazione fino al termine della giornata», concludono gli assessori.

 

ORE 14.19

I manifestanti si spostano nei Quartieri Spagnoli esponendo gli slogan "Napoli sfiducia il governo Renzi". Il loro obiettivo resta la redazione del Mattino, dove il premier arriverà intorno alle 16.30. I manifestanti, attraverso i vicoli, tentano di raggiungere via Chiatamone.

NAPOLI ASPETTA RENZINAPOLI ASPETTA RENZI

 

ORE 14.10

Improvvisa decisione dei manifestanti. Il gruppo risale via Cavalli di Bronzo. Non ci sono stati scontri

 

ORE 14.09

All'altezza della galleria Vittoria sono schierate decine di agenti in assetto antisommossa. Bloccato il corteo. La tensione sale

 

Ore 14.05

Dopo una breve trattativa non andata a buon fine, i leader del corteo hanno compattato il gruppo e si avvicinano alle forze dell'ordine schierate. In volo c'è un elicottero della polizia che si muove a bassa quota sui manifestanti

 

ORE 13.50

Intorno alle 13.50 il corteo è giunto in via Acton dove è stato bloccato dalle forze dell'ordine schierate che ne impediscono l'ingresso in Galleria Vittoria.

 

NAPOLI ASPETTA RENZI 3NAPOLI ASPETTA RENZI 3

ORE 13.30

 Alla manifestazione anche tanti semplici cittadini, come Palma Fioretti, «non iscritta ad alcun partito ma impegnata nel sociale», che spiega: «Ho voluto partecipare a questa manifestazione di accoglienza a Renzi per rappresentare la posizione di molti napoletani: il commissariamento non serve, l'abbiamo già visto con l'emergenza rifiuti. Mi auguro che si possa scegliere un'altra strada».

 

ORE 13

Il corteo lentamente ha raggiunto piazza Matteotti. Il palazzo della Questura è protetto da un cordone di carabinieri. Il corteo è appena passato dinanzi la questura e procede per via Guglielmo Sanfelice e si infila nel vicoletto Loggia dei Pisani e si dirige verso via Depretis. Paralizzata la strada. Adesso i manifestanti si spostano in direzione di via Marina. I manifestanti proseguono lungo via Acton. In direzione della galleria Vittoria.

 

ORE 12

NAPOLI ASPETTA RENZI 2NAPOLI ASPETTA RENZI 2

Il corteo poi si dirige verso piazza Carità: poliziotti e carabinieri indossano i caschi di protezione, e lì solo un manifestante con la maschera di Pulcinella si avvicina alle forze dell'ordine in assetto antisommossa. Alza le braccia e guarda gli agenti mentre il corteo procede senza fermarsi in direzione della Questura.

 

ORE 11.30

La prima sfida alle forze dell'ordine è immediatamente lanciata. Mentre il cordone di polizia e carabinieri precede il corteo, la testa della sfilata svolta all'improvviso su via Tarsia e si smarca dai controlli. Resta solo il blocco delle camionette della polizia in coda alla sfilata. Poi il corteo si inoltra nella zona della Pignasecca, polizia e carabinieri in assetto antisommossa hanno creato un blocco in piazza Carità. Obiettivo: non far passare i contestatori su via Toledo ma indirizzarli verso la Questura. In piazza anche gli assessori Carmine Piscopo e Alessandro Fucito, che affermano: «Siamo vicini a chi vuole far sentire la propria voce di dissenso. Voce che il comune sa ascoltare e il governo no».

Ultimi Dagoreport

massimo martinelli azzurra francesco gaetano caltagirone guido boffo roberto napoletano

FLASH! – MISTERO BOFFO! È DURATO APPENA UN ANNO GUIDO BOFFO ALLA DIREZIONE DE “IL MESSAGGERO”, CHE SARÀ AFFIDATA AD INTERIM AL DIRETTORE EDITORIALE MASSIMO MARTINELLI – BOFFO FU UNA SCELTA DI AZZURRA CALTAGIRONE, IN BARBA A PAPÀ CALTARICCONE – ALLA SCADENZA, ESATTAMENTE DOPO UN ANNO, IL CONTRATTO DI BOFFO NON È STATO RINNOVATO – NEL CUORE DI CALTA C’È IL RITORNO DI ROBERTO NAPOLETANO, ATTUALE DIRETTORE DE “IL MATTINO” DI NAPOLI, ALTRO QUOTIDIANO DEL GRUPPO CALTAGIRONE…

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI TRA I TRE CABALLEROS DEL GOVERNO - MELONI E TAJANI HANNO MESSO ALL’ANGOLO IL "PATRIOTA" TRUMPUTINIANO SALVINI, ACCUSANDOLO DI SABOTARE L'ESECUTIVO CON LE SUE POSIZIONI ANTI-EUROPEE E GLI ATTACCHI A MATTARELLA SUL CODICE ANTI-MAFIA DEL PONTE DELLO STRETTO – QUANDO SONO ARRIVATI I RISULTATI DELLE COMUNALI, CON LA DEBACLE DEL CENTRODESTRA, "IL TRUCE" DELLA LEGA E' PARTITO ALL'ATTACCO, INCOLPANDO LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' (COLLE OPPIO E GARBATELLA) PER LA SCONFITTA A GENOVA: SE NON AVESSE CONVINTO BUCCI A LASCIARE LA POLTRONA DI SINDACO DI GENOVA PER CORRERE PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA (STOPPANDO IL LEGHISTA RIXI), IL SINDACO SAREBBE RIMASTO AL CENTRODESTRA. A QUEL PUNTO, SI E' SVEGLIATO TAJANI CHE HA RICORDATO A ENTRAMBI CHE SENZA I VOTI DI CLAUDIO SCAJOLA OGGI CI SAREBBE IL PD DI ANDREA ORLANDO ALLA REGIONE LIGURIA…

benjamin netanyahu matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE AI 50MILA MORTI DI GAZA? LA DUCETTA NON VUOLE SCARICARE NETANYAHU PER NON LASCIARE A MATTEO SALVINI LA "PRIMAZIA" DEL RAPPORTO CON "BIBI". MA ANCHE PER NON IRRITARE LA POTENTE COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA, STORICAMENTE PENDENTE A DESTRA – ORMAI ANCHE URSULA VON DER LEYEN E ANTONIO TAJANI (NON CERTO DUE CUOR DI LEONE) CONDANNANO LE STRAGI NELLA STRISCIA CON PAROLE DURISSIME: “AZIONI ABOMINEVOLI” – ANCHE LA POPOLAZIONE ISRAELIANA VUOLE SFANCULARE “BIBI”, COME STA FACENDO GIÀ TRUMP, CHE NEI GIORNI SCORSI HA ATTACCATO LA CORNETTA IN FACCIA A SEMPRE PIÙ IN-GAZATO PREMIER ISRAELIANO (OGGI HA RIVELATO DI AVERGLI "DETTO DI NON ATTACCARE L'IRAN")

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - IL GARBUGLIO DEL SUPER RISIKO BANCARIO SPACCA NON SOLO LA FINANZA MILANESE (DUELLO UNICREDIT-INTESA) MA STA FACENDO DERAGLIARE ANCHE IL GOVERNO DI DESTRA-CENTRO -GONG! OGGI È ANDATO IN SCENA UN PESANTISSIMO SHOWDOWN TRA MELONI, CHE È FAVOREVOLE AD APERTURE SUL GOLDEN POWER A UNICREDIT SULL’OPERAZIONE BANCO BPM CON TAJANI SOSTENITORE INDEFESSO DEL LIBERO MERCATO, E LA LEGA DI SALVINI CHE È PRONTA A FAR CADERE IL GOVERNO PUR DI NON MOLLARE IL “SUO” BANCO BPM A UNICREDIT - OGGI, ARMATO DI BAZOOKA, È SCESO IN CAMPO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, GIANCARLO GIORGETTI. INCALZATO DAI CRONISTI SULLE POSSIBILI APERTURE DEL GOVERNO ALLE PRESCRIZIONI DEL GOLDEN POWER APPLICATE ALLA BANCA DI ORCEL, L’ECONOMISTA DI CAZZAGO È SBOTTATO COME UN FIUME IN PIENA: “SE CI FOSSE IL MINIMO DISALLINEAMENTO (CON MELONI), NON CI SAREBBE UNA MINACCIA DI DIMISSIONI, MA LE DIMISSIONI STESSE. NON SI ANNUNCIANO LE DIMISSIONI, LE SI DANNO…”

donald trump zelensky vladimir putin russia ucraina

DAGOREPORT - TRUMP STREPITA MA NON COMBINA UN CAZZO – ZELENSKY PROPONE UN INCONTRO A TRE CON IL TYCOON E PUTIN MA NESSUNO LO CONSIDERA: PUTIN SI CHIAMA FUORI (“SOLO DOPO ACCORDI SPECIFICI”). E IL TYCOON? NON VUOLE UN INCONTRO DIRETTO CON PUTIN PERCHE', IL MOLTO PROBABILE BUCO NELL'ACQUA, SAREBBE L'ENNESIMA CONFERMA DELLA SUA INCAPACITA' DI RISOLVERE LA CRISI UCRAINA. LUI, CHE PRIMA DELLE ELEZIONI DICEVA “PORTERÒ LA PACE IN 24 ORE”, E A PIU' DI QUATTRO MESI DALL’INSEDIAMENTO SI RITROVA CON I DRONI E I MISSILI RUSSI CHE MARTELLANO PIÙ CHE MAI KIEV...

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – UCCI UCCI, SENTO AVVICINARSI GLI ANGELUCCI! IN ALLARME PER LA DECRESCITA INFELICE DEI LORO TRE QUOTIDIANI, ALESSANDRO SALLUSTI AVREBBE I GIORNI CONTATI ALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE” - GIA’ CADUTO IN DISGRAZIA CON MARINA BERLUSCONI, REO DI AVER SOSTITUITO “PAPI” CON GIORGIA, ORA GIAMPAOLO ANGELUCCI AVREBBE IN MENTE DI RIMPIAZZARE IL BIOGRAFO DELLA DUCETTA CON QUEL RAMPANTISSIMO “BEL AMI” DEL POTERE CHE SI CHIAMA TOMMASO CERNO: SENZA FARE UN PLISSE’, DA DIRETTORE DELL’’’ESPRESSO” E DEPUTATO DEL PD BY RENZI, OGGI E’ ALLA GUIDA DE “IL TEMPO”, TALMENTE SCHIERATO CON LA DESTRA CHE VEDE I FASCISTI A SINISTRA… (VIDEO STRACULT!)