
MA CHE BELLA CARROZZERIA ’STA MERCEDESZ! - LA FIGLIA DI EVA HENGER E RICCARDO SCHICCHI CRESCE ED ESPLORA IL SUO LATO SEXY (FOTO) - INFANZIA TOSTA: “MI DICEVANO: SICURAMENTE SEI UNA ZOCCOLA COME TUA MADRE. PER REAZIONE, ERO DIVENTATA TIMIDISSIMA. BALBETTAVO”
Da “Oggi.it”
pal21 riccardo schicchi eva henger
Fare l’amore? “È bellissimo”. Parola di Mercedesz Henger, figlia di Eva Henger e di Riccardo Schicchi e forse non è un caso che la confessione arrivi proprio dalla figlia della pornostar e del produttore. “Per me era normale andare nell’ufficio di mio padre e vedere i poster di donne nude sulle pareti. Ne ha sempre parlato come di un’arte. Mia madre, diceva, era un’artista”.
La bella Mercedesz racconta, però, che a causa del lavoro della madre, lei è stata oggetto di pesante bullismo nella sua infanzia. Un periodo per lei traumatico e che ricorda con dolore ancora oggi.
UMILIATA PERCHÈ FIGLIA DI PORNOSTAR
Mercedesz, che è tra le reduci più seguite dell’Isola dei Famosi, racconta di quando da bimba è stata vittima di bullismo. Già ne aveva accennato durante l’Isola, ma adesso si confessa completamente con il magazine Vanity Fair:
“Avevo 8 anni, credo, e un bambino mi chiese: tua madre è una pornostar? Io, che non ci vedevo nulla di male, risposi: Sì. E la tua? È cominciato tutto da lì. Improvvisamente nessuno giocava più con me. Persino alcuni insegnanti hanno cominciato a trattarmi diversamente. Lo stesso alle medie. Mi dicevano: sicuramente sei una zoccola come tua madre. Per reazione, ero diventata timidissima. Balbettavo”.
LA MAMMA EVA: “COMBATTI”
Mercedesz racconta poi come la madre abbia cercato di aiutarla a superare il trauma: “Il più delle volte facevo finta di niente. Ma ci fu un periodo in cui tornavo a casa piangendo. Supplicai mia madre di farmi cambiare scuola. Mi disse: puoi anche scappare, ma le persone sono le stesse dappertutto”.
E con grande sincerità Mercedesz conclude:”Uno degli aspetti più brutti del bullismo è che, a un certo punto, la vittima comincia a pensare che è colpa sua. Mi dicevo: non mi tratterebbero così se fossi più simpatica, meno timida. Mi sono “svegliata” verso i 16 anni: “Come vi permettete? Se rispetti te stessa, anche gli altri cominciano a farlo”.
LE SCUSE DEI COMPAGNI DOPO L’ISOLA
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Alla fine dell’intervista Mercedesz rivela che alcuni compagni le hanno chiesto scusa per i comportamenti passati. E lei dice: “È stato importante”.