prete sesso preti

LA MESSA È FINITA - LA FIGURA DEL PRETE, “INVENTATA” DAL CONCILIO DI TRENTO, RISCHIA DI SPARIRE - NON E’ COLPA SOLO DELLA CRISI DELLE VOCAZIONI (IN ITALIA IN 90 ANNI I SEMINARISTI SONO PASSATI DA 15 MILA A 2,7 MILA) MA È LA DIFFICOLTA’ DEL SACERDOTE A TROVARE IL SUO RUOLO NELLA SOCIETA’ - TRA SCANDALI, PEDOFILIA, SESSO E RUBERIE, I RELIGIOSI SONO SEMPRE MENO AMATI

Alberto Melloni per “la Repubblica”

 

campagna per il sacerdozio femminilecampagna per il sacerdozio femminile

Alcuni grandi cicli storici si chiudono con eventi fragorosi. Altri cicli, invece, si chiudono quasi in sordina, pur non essendo meno importanti di quelli ai quali un monumento o una riga di sussidiario fornisce eterna gloria.

 

In sordina si è esaurito un grande ciclo: quello del prete. Quella formidabile invenzione cinquecentesca che ha plasmato la cultura e la politica, la psicologia e la vita interiore, l'arte e la teologia dell'Occidente e delle sue antiche colonie non si è estinta (sono circa 420mila i preti nel mondo), ma da oltre un secolo è in crisi: in Italia siamo passati in novant' anni da 15mila a circa 2.700 seminaristi.

 

donne pretedonne prete

Certo hanno peso alcuni fattori estrinseci: domani il disdoro della pedofilia che nella lente dei media fa apparire quel delitto come specifico del prete; ieri la pigrizia delle autorità nel discutere del celibato ecclesiastico; oggi la simonia soft che remunera regalando episcopati- premio a chi "fabbrica" preti o numerosi o vistosi. Conta in questa fase storica il riverbero sul clero della caduta della qualità intellettuale delle classi dirigenti alle quali appartiene sia chi sceglie il sacerdozio che chi glielo conferisce. Ma la questione si incunea più profondamente nella storia.

 

prete prete

Il prete che abbiamo conosciuto ha una data di nascita precisa: il concilio di Trento che si chiuse nel 1563. E l'enorme sforzo con cui esso cercò di segnare una cesura (contestata dai protestanti che invece accusavano la chiesa cattolica di continuità con l'abuso) a valle della riforma di Lutero. Tardi, ma con coraggio il concilio cercò di inventare farmaci sconosciuti: ad esempio impose ai vescovi la residenza in diocesi, impedendo loro di bazzicare la corte papale.

 

PRETE PEDOFILOPRETE PEDOFILO

E inventò il prete: quello preso in giro dalla letteratura e dal cinema, l' uomo reso saggio solo dagli insuccessi, santificato dalla pesantezza istituzionale di ciò a cui si dà. Il prete che non ha figli da crescere, il prete con un ciclo di studi standard e lunghissimo, il prete che porta i proletari a diventare classe dirigente, il prete che interpreta la "suprema lex salus animarum" che è la misericordia. Questo "prete tridentino" sembra attraversare la svolta della modernità senza danni: anzi la nascita dei nuovi ordini e società di preti dell'Ottocento, e lo zelo nel fare seminari grandi come fabbriche, sembrano garantire che la sua funzione resti intatta dentro lo stesso guscio istituzionale e teologico.

 

PRETE SEDOTTO PRETE SEDOTTO

Ma non è vero: la chiesa che si arrocca a difesa del proprio recinto ne fa un funzionario il cui profilo interiore si usura nel controllo sociale. Lo scrutinio della coscienza di una umanità di cui non ha esperienza ne indebolisce la compassione. La sua antica scienza comparata a trasmissioni del sapere sempre più sofisticate, ne fa un sotto-acculturato. Lo zelo ecclesiastico nel condannare tutto ciò a cui si può attaccare il suffisso "ismo", ne impoverisce le letture e lo rende estraneo ai "suoi", che diventano di colpo "lontani".

DON BRUNO IL PRETE BALLERINO DON BRUNO IL PRETE BALLERINO

 

La perdita di ruolo e l'incuria affettiva lo espone al peggio: fino alla svenevole esaltazione del celibato che intrappola le sessualità in cerca di sublimazione e attira nel presbiterato persone irrisolte o addirittura malate. La sua qualifica diventa il nome di un vizio mai combattuto abbastanza: il clericalismo.

 

E nella storia europea recente il mestiere di prete viene appaltato, come le mansioni marginali, a chierici d' importazione, eletti a badanti di comunità abbandonate. Perfino la discussione sulla donna-prete (dimenticando che il "sacerdozio" che si riceve col battesimo le donne lo hanno già, e che non è poco) si mescola pericolosamente alla logica tutta maschilista che concede all' altro genere i mestieri diventati obsoleti.

 

PRETE GAY PRETE GAY

Il calo quantitativo delle ordinazioni disegna da due secoli una curva calante davanti al quale si chiudono gli occhi, specie quelli che stanno sotto una mitria episcopale. Ci sarebbe infatti bisogno e perfino urgenza di ripensare il prete partendo proprio dall'eucarestia e dalla comunità, e non da dettagli di vita o di genere. Ma di questo, però, sembra impossibile parlare, anche nell' ultimo mezzo secolo.

 

ALAN MCKEAN PRETE SCRITTORE HARDALAN MCKEAN PRETE SCRITTORE HARD

Non ne ha parlato il Vaticano II che si è limitato a tentare di togliere al prete quel tono semi-monastico che aveva. Non il papato che si limita a confezionare una poetica del prete. Non ne parlano i vescovi che impacchettano le comunità in quelle che in Italia si chiamano "unità pastorali", e condannano i preti a diventare funzionari affannati, travolti da una poligamia comunitaria in cui nessuno vuol loro bene e loro non riescono a voler bene, col rischio di diventare santi o naufragare su scogli erotici non sempre candidi. È cosa così grave che non ne parla neanche papa Francesco.

 

Il prossimo sinodo, infatti, ha un tema general-generico come quello dei "giovani": quasi che perfino l'infaticabile papa riformatore avesse voluto cercare una pausa alle polemiche. E se l'enciclica prossima come si dice sarà sulla religiosità "popolare" avrà anch'essa lo stesso limite.

pubblicita scandalo di Oliviero Toscani per Benetton nel 1991 - bacio tra un prete e una suorapubblicità scandalo di Oliviero Toscani per Benetton nel 1991 - bacio tra un prete e una suora

 

D'altronde la decisione più significativa del pontificato, quella contenuta in Evangelii Gaudium, non è stata ancora recepita dai vescovi: è quella che afferma che le conferenze episcopali hanno «autentica autorità dottrinale». Toccherebbe dunque ai vescovi episcopati sollevare un tema sul quale si gioca la vita delle loro chiese: ma l' indolenza prevale, incoraggiata dalla speranza che la riforma domani abbia lo stesso coraggio di quella che "inventò il prete". Figura che mentre svapora accende i ricordi e i rimpianti di credenti, ex credenti e non credenti.

preti preti

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…