ROMANZO STAMINALE - IL METODO “STAMINA” BOCCIATO DAL COMITATO SCIENTIFICO, VANNONI SI RIBELLA

Da "la Repubblica"

E' stato inviato al ministero della Salute il parere redatto dal comitato scientifico sul metodo Stamina che utilizza cellule staminali. Il parere, secondo quanto anticipano le agenzie Ansa e Agi, esprime una sostanziale bocciatura del metodo, che non avrebbe consistenza scientifica tale da giustificare una sperimentazione.

Il parere, con valutazioni critiche rispetto alle basi del metodo messo a punto dal presidente della Stamina Foundation, Davide Vannoni, sarà vagliato dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Il comitato - presieduto dal presidente dell'Istituto superiore di sanità, Fabrizio Oleari - ha fornito un rapporto che non è comunque vincolante, ma è uno strumento di approfondimento scientifico a disposizione del ministro della Salute, la cui decisione è attesa in tempi brevissimi: Lorenzin potrà dar seguito alla sperimentazione, sospenderla sine die o coinvolgere nuovamente il Parlamento.

"Sarò l'ultimo a sapere la decisione", aveva detto ieri Davide Vannoni, presidente della Stamina Foundation, difendendo il suo metodo partecipando all'ennesima protesta dei familiari di malati davanti a Montecitorio. La decisione del comitato è in linea con il sentire della comunità scientifica italiana e internazionale, che più volte ne hanno contestato le basi di ricerca e la validità finale anche in termini durissimi, criticando il parlamento italiano per il decreto Balduzzi e persino la Chiesa cattolica.

La Stamina foundation, che si attendeva un esito simile, ha già annunciato un ricorso al Tar contro il parere del Comitato che ha da sempre giudicato "di parte" perché composto anche di esperti "che già si erano espressi chiaramente contro il metodo Stamina". "Il ricorso - annuncia Vannoni - era già pronto prima di conoscere la decisione del comitato, perchè eravamo già convinti che i membri fossero fortemente prevenuti.

Ora aspettiamo di conoscere le motivazioni di questa loro scelta, fermo restando che il Parlamento ha stabilito che la sperimentazione si deve fare, e ha già stanziato 3 milioni di euro. Non credo che il comitato possa bloccarla. Sono tranquillo - aggiunge - noi abbiamo quaranta pazienti in cura agli Ospedali Civili di Brescia che stanno meglio e questo vale più di qualsiasi documento ufficiale".

Con questo metodo, ricorda Vannoni, "sono curate in questo momento a Brescia 40 persone, senza effetti collaterali e con risultati evidenti che mostreremo al Tar il prossimo 7 ottobre. Nel frattempo, andiamo avanti con le terapie: abbiamo 150 persone in lista di attesa a Brescia". Quindi, ha sottolineato Vannoni, "se la strada per il metodo Stamina potrà essere solo quelle delle cure compassionevoli, proseguiremo con questa via, che è in ogni caso quella piu importante perchè è in grado di assicurare una risposta immediata ai pazienti". Anche il Movimento Vite Sospese ha annunciato ricorso.

Reazioni
"Se la notizia diffusa dalle agenzie stampa sulla bocciatura del metodo Stamina fosse vera, sarebbe la conferma di quanto da noi dichiarato nell'ultimo anno insieme con gli scienziati nazionali ed internazionali. Non c'è metodo scientifico, non c'è rispetto delle regole dietro il metodo di Davide Vannoni".

Lo sottolinea Filomena Gallo, segretario dell'associazione Luca Coscioni. "Il ministro Lorenzin - aggiunge - non può non prendere in considerazione la relazione degli esperti: dunque deve bloccare l'inizio della sperimentazione".

"Restiamo accanto a tutti i malati e le loro famiglie che credono svanire una speranza: non è così - afferma Gallo - . La possibilità di cura può provenire solo dai laboratori accreditati e dal lavoro di scienziati competenti che da anni si battono per sconfiggere determinate e invalidanti malattie. Ci impegneremo sempre di più affinché venga garantito il rispetto della scienza e dei pazienti senza creare false illusioni".

"Profondo rammarico perché la Commissione istituita per la sperimentazione del metodo Stamina, al momento, parrebbe non avere trovato nessuna ragione d'essere in questa cura - commenta il presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, Pierpaolo Vargiu - il Parlamento, in maniera molto chiara, ha investito nella speranza. Se questa speranza non ha ragion d'essere, è evidentemente una sconfitta".

Dall'ambiente della scienza, la bocciatura del comitato non è stata accolta con sorpresa. Elena Cattaneo, neo senatrice a vita e studiosa in prima fila nella critica del metodo proposto da Vannoni, ha rilasciato una dichiarazione laconica all'AdnKronos: "Sulla base dei fatti che conoscevamo e che si sono resi disponibili finora questa decisione era attesa".

Sulla stessa onda Michele De Luca, direttore del Centro di medicina rigenerativa 'Stefano Ferrari' dell'università di Modena e Reggio Emilia: "Tutta la comunità scientifica mondiale si era espressa sulla consistenza del metodo, quindi ritengo che la commissione tecnica abbia semplicemente verificato quanto espresso dal mondo scientifico a livello internazionale". De Luca dice di attendere la decisione del ministro, ma sottolinea che "a questo punto sarebbe opportuno che il protocollo venisse reso pubblico".

 

 

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