
“MI HA OBBLIGATO AD AVERE RAPPORTI SESSUALI PER ORE” - L’INCUBO DI UNA 46ENNE DI MILANO PICCHIATA, SEQUESTRATA E VIOLENTATA PER DODICI ORE DELL’EX FIDANZATO 32ENNE - LUI LE HA CHIESTO DI ENTRARE IN CASA PER RECUPERARE DEGLI OGGETTI MA QUANDO HA VARCATO LA PORTA L’HA AGGREDITA, SEQUESTRANDOLE IL CELLULARE E CHIUDENDO A CHIAVE LA PORTA - SOLO DOPO UNA NOTTE DI BOTTE E ABUSI LEI È RIUSCITA A CHIEDERE AIUTO QUANDO LUI SI È ADDORMENTATO E…
Estratto dell’articolo di Carmine R. Guarino per "la Repubblica"
Il telefono squilla, suona senza sosta. Il cellulare si blocca per la serie incredibile di chiamate.
Sullo schermo non appare il numero, chi telefona lo fa con l'anonimo.
Lei, una donna italiana di quarantasei anni, teme di sapere chi è. «Mi facevo forza e rispondevo», il racconto che farà ore dopo.
I suoi timori sono quanto mai fondati, perché quando risponde riconosce subito la voce dall'altro lato: è quella di Andrea Oscar R.L., un trentaduenne italiano di origini peruviane, con cui ha avuto una breve relazione.
Ha bloccato il suo numero, ma lui riesce comunque a cercarla. Chiede di poterla raggiungere a casa per prendere delle cose che ha lasciato lì. La prega, insiste. Lei cede: «Per comprensione accettavo».
Sono da poco passate le 23 di domenica e per quella donna sta iniziando un incubo che durerà dodici ore almeno. Una notte e una mattina interi in cui diventa ostaggio dell'ex che la ferisce, la violenta e la tiene prigioniera nella sua stessa abitazione, un appartamento in zona Porta Romana a Milano. […]
L'aggressore […] le si scaglia subito addosso, le prende il cellulare, il cordless di casa e le chiavi con cui chiude la porta. Che "blinda" fissandoci contro una sedia e delle assi di legno.
Ormai la quarantaseienne è in balia del suo aguzzino, che — spiegherà ai carabinieri — ha conosciuto verso la fine dello scorso anno, quando lui, che lavora come rider, le aveva consegnato del cibo nell'abitazione. Ne era nata un'amicizia, poi una relazione extra coniugale durata sei, sette mesi e finita non molto tempo fa per la morbosa gelosia del trentaduenne.
Un rapporto complicato dall'inizio, tanto che già nel 2024 c'erano stati degli interventi delle forze dell'ordine per liti tra i due.
Lunedì sera per lui è la resa dei conti. Sequestrata la ex, la colpisce al collo con un cacciavite per farsi dare il pin del telefono e contatta il fidanzato di lei per raccontargli tutto. Quindi, la violenta più volte. Per ore. «Mi obbligava ad avere rapporti con la forza. Non facevo resistenza per paura», metterà a verbale la vittima. Che viene controllata anche mentre va in bagno e che attende soltanto che lui si distragga per poter chiedere aiuto: «Dopo continuava a bere e io speravo si addormentasse per poter recuperare il cellulare». Cosa che succede quando ormai sono le 13 di lunedì mattina.
La telefonata della donna al 112 è disperata: «Il mio ex ha tentato di uccidermi. È ancora qui». A bloccarlo sono i carabinieri del nucleo Radiomobile, che in un attimo sono fuori dall'appartamento. L'uomo, d'intesa con il pm di turno Matteo Delpini, viene arrestato con le accuse di sequestro di persona, violenza sessuale e violenza privata.
Quando i militari citofonano, lei finge di aver ordinato delle birre e apre. Finalmente l'incubo è terminato […]