allevamento di capre a caltanissetta siccita in sicilia

MINCHIA, ANCHE GLI INGLESI SONO PREOCCUPATI PER LA SICCITÀ IN SICILIA – IL “GUARDIAN” LANCIA L'ALLARME SULLA MANCANZA DI ACQUA SULL'ISOLA ITALIANA: “IL DESERTO STA INVADENDO LA SICILIA, DOVE LE PRECIPITAZIONI SONO DIMINUITE DI OLTRE IL 40% DAL 2003. GLI AGRICOLTORI SI TROVANO DI FRONTE A UN FUTURO INCERTO: ‘NON POSSIAMO LASCIARE MORIRE GLI ANIMALI’. PER TRE DECENNI, LA MANUTENZIONE ESSENZIALE DELLA RETE DI IRRIGAZIONE È STATA TRASCURATA…”

Estratto dell’articolo di “The Guardian” - dalla rassegna stampa estera di “Epr comunicazione”

 

allevamento di capre a caltanissetta siccita in sicilia (3)

Ogni mattina, appena sveglio, Luca Cammarata guarda il cielo nella speranza che qualche nuvola all'orizzonte porti qualche goccia d'acqua. Nella sua fattoria, nell'entroterra siciliano, non piove da mesi. Le 200 capre di Cammarata pascolano in un paesaggio arido che assomiglia a una superficie lunare, costrette a mangiare erbacce secche e a bere da uno stagno fangoso, scrive The Guardian.

 

Il 53enne non ha mai vissuto una siccità simile. "Se le cose continuano così", ha detto, "sarò costretto a macellare il mio bestiame e a chiudere la mia fattoria".

 

Luca Cammarata con le sua capre a caltanissetta - siccita in sicilia

Il deserto sta invadendo la Sicilia, l'isola più grande e popolosa del Mediterraneo, dove nel 2021 è stata registrata una temperatura massima europea di 48,8°C. Le precipitazioni sono diminuite di oltre il 40% dal 2003. Negli ultimi sei mesi del 2023 sono caduti appena 150 mm di pioggia.

 

"La situazione è drammatica, non c'è più acqua da bere per gli animali", ha detto Cammarata. "L'unica risorsa idrica che abbiamo è questo stagno artificiale, ma ora c'è solo fango. Chiediamo alle autorità di inviare l'esercito per aiutarci a portare l'acqua alle fattorie. Non possiamo lasciare che gli animali muoiano. Un contadino non può sopportare di vedere i propri animali morire di sete".

 

allevamento di capre a caltanissetta siccita in sicilia (2)

A maggio il governo di Roma ha dichiarato lo stato di emergenza per la siccità in Sicilia, stanziando 20 milioni di euro di aiuti, ben al di sotto dei 130 milioni di euro richiesti dal governo regionale.

 

[…]

 

Tradizionalmente, l'acqua potabile dell'isola proviene dalle falde acquifere, strati rocciosi sotterranei saturi d'acqua, mentre l'acqua per l'agricoltura viene immagazzinata in grandi serbatoi costruiti dopo la seconda guerra mondiale. Entrambi i sistemi si basano su precipitazioni invernali sempre più scarse. Per tre decenni, la manutenzione essenziale della rete di irrigazione è stata trascurata, riducendo la capacità dei serbatoi dell'isola.

 

[…]

siccita e autobotti in sicilia 8

Nell'ottobre 2023, le temperature medie dell'isola hanno oscillato tra i 28 e i 30°C, con picchi che hanno raggiunto i 34-35°C, rendendolo l'ottobre più caldo degli ultimi 100 anni in Sicilia.

 

Ma il vero problema arriva in estate, quando le temperature sfiorano i 48°C e le ondate di incendi polverizzano quel poco di vegetazione rimasta. L'anno scorso, secondo una stima dell'agenzia regionale di protezione civile, gli incendi hanno causato danni per oltre 60 milioni di euro (51 milioni di sterline). Più di 693 ettari di boschi sull'isola sono stati distrutti.

 

[…]

 

La produzione agricola nazionale è diminuita dell'1,8% nel 2023 a causa dell'impatto dell'emergenza climatica, secondo l'agenzia nazionale di statistica. L'agenzia ha segnalato una diminuzione del 17,4% della produzione di vino e dell'11,2% della produzione di frutta.

 

siccita e autobotti in sicilia 4

La Coldiretti, la più grande associazione italiana di agricoltori, si sta impegnando a sostenere gli allevatori con l'acquisto di acqua per riempire i laghi artificiali. Ma questo sforzo da solo non è sufficiente.

 

"La situazione continua a peggiorare", ha dichiarato Francesco Ferreri, presidente siciliano della Coldiretti. "I danni subiti dal settore agricolo si stanno ora riverberando su altri ambiti economici. Dobbiamo affrontare questo problema e gestire con prudenza le limitate risorse a disposizione, dando priorità agli agricoltori più bisognosi".

 

allevamento di capre a caltanissetta siccita in sicilia (1)

[…]

 

Secondo gli scienziati, l'emergenza climatica potrebbe spazzare via dal Mediterraneo le colture agricole tradizionali, costringendo i coltivatori a cercare alternative tropicali. Negli ultimi tre anni la produzione di avocado, mango e papaya è raddoppiata in Sicilia, mentre nell'orto botanico di Palermo i ricercatori hanno registrato per la prima volta la fioritura della welwitschia, una pianta originaria del deserto del Namib dell'Africa meridionale. Nel 2021 la famiglia Morettino, con una storia centenaria nell'industria del caffè, ha coltivato con successo il proprio caffè in un piccolo appezzamento di terreno in Sicilia, con l'obiettivo di creare la piantagione di caffè più a nord del mondo.

 

siccita e autobotti in sicilia 7

"È vero che la Sicilia sta diventando più tropicale [in termini di temperature]", ha detto Mulder. "Ma nelle aree tropicali non è raro avere 2-3 metri di precipitazioni all'anno, un valore ben lontano dalle medie della Sicilia".

 

In provincia di Enna i bacini idrici sono in secca e il paesaggio rurale in estate assomiglia ai deserti del West americano. La scorsa settimana il sindaco ha annunciato che l'acqua sarà razionata a giorni alterni. […]

siccita in sicilia 9siccita in sicilia 8siccita in sicilia 7capre bevono nel fango in sicilia

Ultimi Dagoreport

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…