
“SPESSO I GIOVANI SI RADICALIZZANO ATTRAVERSO INTERNET E I SOCIAL MEDIA. È DIFFICILE INTERVENIRE” – IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA BELGA PARLA DEL FALLITO ATTENTATO AL PREMIER BART DE WEVER: “A VOLTE SI TRATTA DI CELLULE TERRORISTICHE MOLTO PICCOLE” - LA POLIZIA HA ARRESTATO TRE GIOVANI, DI 18, 23 E 24 ANNI: VOLEVANO COSTRUIRE UN DRONE IN GRADO DI TRASPORTARE ESPLOSIVI PER UCCIDERE IL PRIMO MINISTRO BELGA…
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IN BELGIO SMANTELLATA CELLULA TERRORISTICA CHE AVEVA PIANIFICATO UN ATTENTATO CON UN DRONE...
1 - BELGIO, 'FALLITO ATTENTATO AL PREMIER UN CAMPANELLO D'ALLARME'
(ANSA) - "Grazie all'aiuto e alle attività dei nostri servizi di intelligence e di sicurezza, siamo stati in grado di intervenire tempestivamente" per sventare un attentato contro il primo ministro belga Bart De Wever (N-Va). Questo deve anche essere un campanello d'allarme, per me, è molto importante continuare a difendere i nostri valori come la libertà di parola, valori fondamentali che sono anche alla base dell'Unione Europea".
Lo ha dichiarato la ministra della Giustizia belga Annelies Verlinden al suo arrivo alla riunione dei ministri della Giustizia dei Ventisette a Lussemburgo. "Quel che vediamo è che la situazione sta diventando sempre più diversificata. Spesso i giovani si radicalizzano attraverso internet, attraverso le piattaforme dei social media" ha spiegato la ministra parlando di un "rischio molto serio".
"A volte - ha aggiunto - si tratta di cellule, piccoli gruppi di giovani, di persone. Quindi è molto più difficile per i servizi di sicurezza e di intelligence andare a caccia di informazioni e capire quando intervenire. È qualcosa che va monitorato molto, molto attentamente".
2 - BELGIO, TENTATO ATTACCO TERRORISTICO AL PRIMO MINISTRO BART DE WEVER
Estratto da www.eurofocus.adnkronos.com
Arrestate tre persone in Belgio per tentato omicidio ai danni del primo ministro Bart De Wever. Di matrice jihadista, secondo la stampa locale, l’attentato prevedeva la costruzione di un drone con esplosivi montati sopra. Gli attentatori hanno 18, 23 e 24 anni ed erano già indagati perché sospettati di essere coinvolti in attività di tipo terroristico. Uno di loro è stato rilasciato, gli altri due saranno interrogati oggi venerdì 10 ottobre.
La procuratrice federale Ann Fransen ha annunciato gli arresti affermando che il gruppo è sotto inchiesta per “tentato omicidio terroristico e partecipazione alle attività di un gruppo terroristico”, secondo quanto riportato dall’emittente pubblica belga Rtbf. “Alcuni elementi indicano che i sospettati intendevano compiere un attacco terroristico di ispirazione jihadista contro personaggi politici“, ha detto Fransen ai giornalisti.
[...] L’ARRESTO
Secondo quanto riportato dal quotidiano belga Gazet van Antwerpen, un edificio di Anversa, a poche centinaia di metri dalla residenza del primo ministro De Wever configurava come base per gli attentatori. Lì la polizia ha trovato un ordigno esplosivo improvvisato ancora in fase di costruzione, un sacco di sfere d’acciaio e una stampante 3D. La polizia ritiene che il gruppo stesse cercando di costruire un drone in grado di trasportare un carico esplosivo. Il ministro è già stato oggetto, in passato, di minacce: all’inizio di quest’anno, un tribunale belga aveva condannato cinque persone per aver preparato un attacco contro di lui.