UN MISTERO LUNGO UNDICI ANNI – A FINE DICEMBRE RIPRENDERANNO, DOPO OLTRE UN DECENNIO, LE RICERCHE DEL VOLO MH370 DI MALAYSIA AIRLINES CON 239 PERSONE A BORDO SPARITO L’8 MARZO 2014 MENTRE STAVA VOLANDO DA KUALA LUMPUR A PECHINO – LA SOCIETÀ OCEAN INFINITY, SPECIALIZZATA IN ROBOTICA MARINA, CERCHERÀ IL VELIVOLO IN UNA ZONA SPECIFICA DELL’OCEANO INDIANO GRANDE CIRCA 15MILA CHILOMETRI QUADRATI – IL GIORNO DELLA SCOMPARSA LA ROTTA DELL’AEREO VENNE MODIFICATA MANUALMENTE, MA NON SI È MAI ARRIVATI A DELLE CONCLUSIONI SULL’INCIDENTE…
Estratto dell'articolo di www.corriere.it
Oltre undici anni dopo la scomparsa in mezzo all’Oceano Indiano, a fine dicembre riprendono le ricerche del volo MH370 di Malaysia Airlines sparito l’8 marzo 2014 mentre stava volando da Kuala Lumpur a Pechino. Lo ha annunciato il ministero malese dei Trasporti, confermando un nuovo incarico affidato alla società britannica Ocean Infinity, specializzata in robotica marina.
Dal 30 dicembre la compagnia condurrà le operazioni in una zona precisa (grande circa 15 mila chilometri quadrati) del sud dell’Oceano Indiano. È l’area considerata con «la più alta probabilità» di localizzare i resti dell’aereo e gli apparecchi di ultima generazione passeranno sui fondali marini a intermittenza per un totale di 55 giorni. A bordo del Boeing 777-200 c’erano 239 persone: 153 cittadini cinesi, una quarantina di malesi e passeggeri di altre 13 nazionalità, tra cui quattro francesi, australiani, indiani, statunitensi e olandesi.
[…] dell’aereo non è mai stata trovata traccia. Il nuovo contratto tra Kuala Lumpur e l’azienda britannica vale 70 milioni di dollari. Ma l’intesa prevede che la somma venga versata soltanto in caso di ritrovamento del velivolo entro i 18 mesi previsti.
La ripresa delle ricerche fa sperare i parenti delle vittime che da anni chiedono maggiori sforzi. Ma la sparizione del volo MH370 resta uno dei più grandi misteri dell’aviazione moderna. Il rapporto ufficiale malese pubblicato nel 2018 ha evidenziato gravi lacune nel controllo del traffico aereo e ha confermato che la rotta del velivolo fu modificata manualmente, senza però giungere a conclusioni definitive.
Gli investigatori non escludono che qualcuno diverso dai piloti possa aver dirottato l’aereo, anche se il consenso tra gli addetti ai lavori punta il dito contro il comandante. […]
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