funerale funerali joseph ratzinger benedetto xvi

MORTO UN PAPA...SI FA UN FUNERALE PIÙ SNELLO - ARRIVANO LE NUOVE REGOLE PER LE ESEQUIE DEI PONTEFICI: VIA LE TRE BARE, SONO PREVISTE INDICAZIONI PER LA EVENTUALE SEPOLTURA FUORI DAL VATICANO - TRA LE NOVITÀ INTRODOTTE VI È ANCHE LA CONSTATAZIONE DELLA MORTE NON PIÙ NELLA CAMERA DEL DEFUNTO MA NELLA CAPPELLA, LA DEPOSIZIONE IMMEDIATA DENTRO LA BARA E…

 

FUNERALE JOSEPH RATZINGER

 (ANSA) - Arrivano le nuove regole per i funerali dei Pontefici. Tra le novità introdotte vi è la constatazione della morte non più nella camera del defunto ma nella cappella, la deposizione immediata dentro la bara, l'esposizione alla venerazione dei fedeli del corpo del Papa già dentro la bara aperta, l'eliminazione delle tradizionali tre bare di cipresso, piombo e rovere. Lo scrivono i media vaticani parlando dell'aggiornamento dell'Ordo Exsequiarum Romani Pontificis.

 

Un altro elemento di novità consiste nell'introduzione delle indicazioni necessarie per l'eventuale sepoltura in un luogo diverso dalla Basilica Vaticana. L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha curato la redazione e la pubblicazione della seconda edizione tipica dell'Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, approvata il 29 aprile 2024 da Papa Francesco, che ha ricevuto la prima copia del volume stampato lo scorso 4 novembre.

 

GIOVANNI BATTISTA RE - FUNERALI RATZINGER

"Una seconda edizione si è resa necessaria - spiega l'arcivescovo Diego Ravelli, Maestro delle Celebrazioni Liturgiche di Pontefici, ai media vaticani - anzitutto perché Papa Francesco ha chiesto, come dichiarato da lui stesso in diverse occasioni, di semplificare e adattare alcuni riti in modo che la celebrazione delle esequie del Vescovo di Roma esprimesse meglio la fede della Chiesa in Cristo Risorto. Il rito rinnovato, inoltre, doveva evidenziare ancora di più che le esequie del Romano Pontefice sono quelle di un pastore e discepolo di Cristo e non di un potente di questo mondo".

 

Sono state mantenute le tre "stazioni" classiche, quella nella casa del defunto, quella nella Basilica Vaticana e al luogo della sepoltura. "Tuttavia - spiega ancora l'arcivescovo Ravelli - la struttura interna delle stazioni e dei testi sono stati rivisti alla luce dell'esperienza maturata con le esequie di san Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, dell'attuale sensibilità teologica ed ecclesiale e dei libri liturgici recentemente rinnovati".

funerali di ratzinger foto di massimo sestini dall elicottero della polizia 10

 

Tra le novità più rilevanti, la semplificazione dei titoli pontifici: è stata ripresa la terminologia usata nella terza edizione del Missale Romanum (2008), cioè gli appellativi di Papa, di Episcopus [Romæ] e di Pastor, mentre nelle premesse generali e nelle rubriche si è optato per l'espressione Romanus Pontifex, in conformità al titolo del libro liturgico. La prima stazione "nella casa del defunto" prevede le novità della constatazione della morte nella sua cappella privata, anziché nella camera, e la deposizione della salma nell'unica bara di legno e in quella interna di zinco, prima di essere traslato in Basilica. È stata eliminata la prima traslazione nel Palazzo Apostolico.

 

funerali papa ratzinger

Sono stati meglio precisati alcuni passaggi rimodulando anche la seconda stazione: poiché la deposizione nella bara è già avvenuta dopo la constatazione della morte, la sera prima della Messa esequiale si procede alla sua chiusura. La seconda stazione "nella Basilica Vaticana" considera un'unica traslazione in San Pietro, la chiusura della bara e la Messa esequiale. Nella Basilica Vaticana il corpo del Papa defunto è esposto direttamente nella bara e "non più su un alto cataletto". Infine, la terza stazione "nel luogo della sepoltura" include la traslazione del feretro al sepolcro e la tumulazione. "Questa stazione - spiega Ravelli ai media vaticani - ha subito un significativo snellimento a causa dell'eliminazione della deposizione e chiusura della bara di cipresso in una seconda di piombo e in una terza di rovere o di altro legno".

funerali di ratzinger

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?