ECCOLA LA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE NELL’AMERICA DI TRUMP – L'EX POLIZIOTTO LARRY BUSHART È STATO ARRESTATO NEGLI STATI UNITI PER AVER PUBBLICATO UN MEME SU TRUMP CON LA SCRITTA “DOBBIAMO VOLTARE PAGINA”, IN RISPOSTA ALL’ANNUNCIO DI UNA VEGLIA FUNEBRE IN MEMORIA DI CHARLIE KIRK (LA CITAZIONE RICORDA LE PAROLE PRONUNCIATE DAL TYCOON ALL'INDOMANI DELLA SPARATORIA IN UNA SCUOLA IN IOWA, DOVE SONO MORTI UNO STUDENTE 11ENNE E IL PRESIDE) – L’ACCUSA? AVER “MINACCIATO DI COMPIERE UNA VIOLENZA” – IL 61ENNE, CHE HA TRASCORSO 37 GIORNI IN PRIGIONE, ADESSO VUOLE FARE CAUSA ALLO SCERIFFO CHE HA ORDINATO IL SUO ARRESTO…
Estratto dell’articolo di Velia Alvich per www.corriere.it
In prigione per 37 giorni perché considerato pericoloso per la società. La cauzione fissata a due milioni di dollari. L'accusa? Aver minacciato di compiere violenza di massa. La prova? Un meme. […] La faccia di Donald Trump campeggia sull'immagine, a sinistra una citazione: «Dobbiamo voltare pagina». Queste sono le parole che aveva pronunciato il presidente americano all'indomani della sparatoria nella scuola Perry High School di Butler, in Iowa, dove sono morti uno studente undicenne e il preside.
L'immagine l'aveva pubblicata Larry Bushart — 61 anni, agente di polizia in pensione ed ex vicesceriffo — in risposta all'annuncio di una veglia funebre in memoria di Charlie Kirk. […] ora l'ex agente rilasciato da poco dopo la misura cautelare sta facendo causa contro lo sceriffo della contea di Perry, in Tennessee. La controaccusa adesso è che sono state violati i diritti dell'uomo sulla base del primo e del quarto emendamento, che proteggono la libertà di parola e di non essere arrestati senza una «causa probabile».
il meme che e' costato il carcere a larry bushart
[…] La vicenda di Bushart ha causato non poche proteste nella comunità locale, che vedono nel suo arresto un pericoloso precedente contro la libertà di parola. Non solo. L'accusa mossa all'uomo potrebbe basarsi anche su un equivoco. Il post che richiama la citazione di Trump, infatti, fa riferimento a una sparatoria che era avvenuta più di un anno prima alla scuola Parry High School. In Iowa.
Una scuola dallo stesso nome esiste anche nella contea dove vivono sia Bushart e lo sceriffo Weems. «Il suo commento sottolinea l'ipocrisia nel'onorare Charlie Kirk mentre si ignorano gli altri incidenti tragici causati dalla violenza di massa», ha commentato così il figlio Tyler in un commento su Instagram.
«Ho trascorso oltre trent'anni nelle forze dell'ordine e nutro il massimo rispetto per la legge», ha affermato Larry Bushart tramite Fire (Foundation for Individual Rights and Expression), un associazione americana per la difesa della libertà di parola. «Ma conosco anche i miei diritti e sono stato arrestato solo per essermi rifiutato di subire la censura».
E per questo motivo sta facendo causa allo sceriffo Weems, che lo ha arrestato con il pretesto di avere provocato «isteria di massa» con il suo post pubblicato su un gruppo Facebook privato dove in questo momento sono registrati 6816 utenti.




