joe biden benjamin netanyahu israele usa gaza hamas

“NON CI SARÀ MAI UNO STATO PALESTINESE CON HAMAS” – IL PORTAVOCE DEL CONSIGLIO PER LA SICUREZZA NAZIONALE USA, JOHN KIRBY, SBATTE LA PORTA IN FACCIA AL MOVIMENTO TERRORISTA, CHE OGGI AVEVA APERTO ALLA POSSIBILITÀ DI UNA TREGUA: “GLI STATI UNITI SOSTENGONO UNA SOLUZIONE A DUE STATI, MA AFFINCHÉ QUESTO AVVENGA CI VUOLE UNA LEADERSHIP DA ENTRAMBE LE PARTI CHE GARANTISCA LA PACE…” - L'ESERCITO ISRAELIANO AL GOVERNO: SIAMO PRONTI PER L'OPERAZIONE A RAFAH

USA, 'NON CI SARÀ MAI UNO STATO PALESTINESE CON HAMAS'

JOHN KIRBY

(ANSA) - "Non ci sarà mai uno stato palestinese con Hamas". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, in un briefing a bordo dell'Air Force One.

 

"Gli Stati Uniti sostengono una soluzione a due Stati affinché questo avvenga ci vuole una leadership da entrambe le parti che garantisca la pace", ha aggiunto.

 

HAMAS, 'LE PRESSIONI USA NON SERVONO, ISRAELE SI RITIRI'

 (ANSA) - Hamas ha ribadito la richiesta che Israele ponga fine alla guerra nella Striscia di Gaza come parte di qualsiasi accordo per la liberazione degli ostaggi. Lo riferisce Times of Israel. Le pressioni Usa su Hamas "non hanno alcun valore", ha detto Sami Abu Zuhri, alto funzionario di Hamas, alla Reuters. 

 

ESERCITO ISRAELIANO AL GOVERNO, PRONTI PER L'OPERAZIONE A RAFAH
(ANSA)
- L'esercito israeliano (Idf) ha informato il governo che le sue forze hanno completato i preparativi per una prossima operazione a Rafah e che la data ora dipende dal gabinetto di guerra. Lo riferisce Haaretz. L'Idf ha aggiunto che come parte dei preparativi, la brigata 162, che era stata posizionata nel nord e nel centro della Striscia dall'inizio dell'operazione di terra, si è avvicinata alla città meridionale di Rafah. L'esercito attende la decisione del governo, quando arriverà inizierà l'evacuazione di Rafah. Ad oggi, circa 150.000 palestinesi hanno lasciato Rafah verso Khan Yunis e Al-Mawasi. Secondo le stime dell'esercito, l'evacuazione della restante popolazione di Rafah - circa un milione di persone - richiederà settimane e le forze entreranno nel territorio solo dopo il suo completamento

 

netanyahu biden

FONTE EGITTO, 'SE ISRAELE SI AVVICINA AL CONFINE VIOLA TRATTATO'

(ANSA) - "La presenza militare israeliana al confine con l'Egitto costituirebbe una violazione del trattato di pace" e "la risposta del Cairo sarebbe decisiva": lo ha detto una "fonte informata" al sito egiziano Al Ahram.

 

L'Egitto ha riaffermato il suo rifiuto categorico di qualsiasi tentativo di invasione israeliana della città palestinese di Rafah. La fonte ha affermato che qualsiasi presenza militare dell'esercito di occupazione israeliano nella zona di confine tra Egitto e Israele, conosciuta come area D (che corrisponde alla Rafah palestinese), costituirebbe una violazione del trattato di pace egiziano-israeliano firmato nel 1979.

 

BA-HAMAS - MEME BY EMILIANO CARLI

SISI, 'NON CEDEREMO UN SOLO GRANELLO DEL SUOLO DEL SINAI'

(ANSA) - Il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi ha celebrato, insieme a tutto l'Egitto, la liberazione del Sinai dalle truppe israeliane del 1982, una celebrazione quest'anno particolarmente sentita, con Israele impegnato a Gaza e che preme per spingere gli sfollati oltre i confini e prendere il controllo del Corridoio Philadelphia.

 

"La storia della lotta del popolo egiziano per il Sinai si svolge come una monumentale saga di eroismo, altruismo e sacrificio, perseveranza e resilienza, impegno incrollabile per i diritti di questa grande patria e determinazione sconfinata a non cedere un solo granello del suo suolo", ha detto Al Sisi. "Liberato attraverso la guerra e la diplomazia, il Sinai resterà sempre una testimonianza della fermezza dell'Egitto".

 

bombardamenti sulla striscia di gaza

E lo è stato anche negli anni successivi, in una sanguinosa guerra al terrorismo. "Negli ultimi mesi nella regione si sono verificati sviluppi tragici, in primo luogo la guerra israeliana nella Striscia di Gaza" e "l'Egitto ha definitivamente affermato la sua ferma posizione e ha compiuto sforzi incessanti per raggiungere un cessate il fuoco immediato e urgente e garantire l'accesso degli aiuti umanitari al settore", fermo anche nell'obiettivo di fare della Palestina "uno Stato indipendente e sovrano affinché i palestinesi riconquistino i loro diritti legittimi".

 

JOE BIDEN SI FA IL SEGNO DELLA CROCE DAVANTI A NETANYAHU

Deciso a non mollare neanche un granello di sabbia della penisola del Sinai, l'Egitto ha dato da tempo il via alla costruzione di una serie di 'new city', prima fra tutte la nuova Rafah, oggi inaugurata ufficialmente dal governatore del Nord Sinai Mohammed Abdel Fadil Shousha, nell'intento di ripopolarla e farne un luogo con alti standard di vita.

 

"Proprio come la guerra per la liberazione del Sinai era un sacro dovere nazionale, così come lo era la sua epurazione dal terrorismo, anche lo sviluppo del Sinai è un sacro dovere nazionale - ha detto il presidente nel suo discorso alla nazione -. Oggi il Sinai è testimone di sforzi senza precedenti per raggiungere uno sviluppo globale nel campo della sanità, dell'istruzione, delle infrastrutture e di tutti gli elementi dell'urbanizzazione, dell'industria e dell'agricoltura come parte di un massiccio progetto nazionale che è degno dei sacrifici del popolo egiziano per salvaguardare e difendere la sicurezza e il benessere". Insomma un pezzo di Egitto che non sarà mai, il senso del suo discorso, terra di sfollati o di invasione

bombardamenti su khan yunis striscia di gaza

 

MEDIA, DELEGAZIONE EGIZIANA ATTESA IN ISRAELE PER I NEGOZIATI

(ANSA) - Una delegazione egiziana è attesa domani in Israele per continuare i negoziati per un accordo sul rilascio degli ostaggi in mano a Hamas. Lo riferisce Haaretz.

 

L'Egitto ha presentato ieri alla delegazione israeliana un'iniziativa che richiede il congelamento completo del progetto di assalto a Rafah in cambio di uno spostamento dei negoziati, dice l'emittente saudita al-Hadath, e l'emittente israeliana Channel 12 aggiunge che una delegazione egiziana sarebbe attesa per domani a Tel Aviv per negoziare lo scambio tra ostaggi e detenuti e un cessate il fuoco a Gaza.

 

biden netanyahu 2

L'Egitto ha trasmesso ieri alla delegazione israeliana la proposta di Hamas per un cessate il fuoco globale della durata di un anno in cambio della cessazione degli attacchi contro Israele, riferisce al-Hadath citando fonti anonime. Una fonte egiziana di 'alto livello' ha intanto dichiarato a Skynews Arabia che "qualsiasi violazione israeliana del trattato di pace e dei suoi annessi sulla sicurezza riceverà una risposta decisiva dal Cairo".

joe biden bibi netanyahu in israeleJOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”