nicolo zanon marilisa d amico

TOGA NON MANGIA TOGA - NON SOLO LA MOGLIE: ALTRI PARENTI HANNO SFRUTTATO L’AUTO DI SERVIZIO IN USO AL GIUDICE ZANON - MA IL CONSIGLIERE DELLA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE USCIRE INDENNE DALL’INDAGINE: DI FRONTE A UNA RICHIESTA DI RINVIO A GIUDIZIO, SARA’ IL PLENUM DELLA CONSULTA A DOVER CONCEDERE L’AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE…

Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”

 

Il consigliere della Consulta Nicolò Zanon potrebbe uscire indenne dall' indagine per peculato sull' auto di servizio con autista che utilizzava sua moglie Marilisa D' Amico.

NICOLO ZANON

Di fronte a un' eventuale richiesta di rinvio a giudizio dei magistrati romani, dovrà infatti essere il plenum della Corte costituzionale a valutare se concedere l' autorizzazione a procedere. E dopo la decisione di due giorni fa di respingere all' unanimità le sue dimissioni, non è affatto scontato che arrivi il via libera.

 

Anche se nuovi dettagli emergono dall' indagine, compreso il fatto che la vettura sia stata utilizzata anche da altri parenti della coppia. Testimone chiave è uno dei due autisti assegnati a Zanon, un carabiniere che è stato interrogato dai magistrati coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e ha ricostruito tutti gli spostamenti avvenuti nel corso dei due anni di servizio: dal 9 novembre 2014 al 9 marzo 2016.

 

È stato proprio l' autista - al quale erano state contestate alcune irregolarità dai vertici della Consulta - a scrivere una relazione di servizio per giustificare «eccedenze» che riguardavano le spese relative al carburante. E le ha giustificate proprio con i continui spostamenti fatti per conto della moglie del giudice, ma non solo.

NICOLO ZANON

 

Nel corso dell' interrogatorio ha raccontato che la dottoressa D' Amico spesso comunicava con lui via sms dando disposizioni sui luoghi e orari dei propri appuntamenti. E almeno in un caso gli avrebbe chiesto di recarsi alla stazione per attendere l'arrivo della sorella.

 

La Procura ritiene che ciò rappresenti un peculato d'uso, mentre Zanon ha contestato questa tesi ritenendo che «l'uso esclusivo» della vettura con autista concesso ai giudici costituzionali equivalga a poterla utilizzare senza limitazioni riguardanti anche la famiglia. L'avviso di chiusura delle indagini dovrebbe essere notificato a Zanon entro una decina di giorni.

 

NICOLO ZANON

Il giudice ha già depositato una memoria e dunque - se non chiederà di essere nuovamente interrogato - entro un paio di mesi l'inchiesta sarà chiusa. Se dovesse esserci la richiesta di rinvio a giudizio, gli atti dovranno essere trasmessi alla Consulta.

 

Ad alcuni colleghi Zanon - che è sospeso soltanto per quanto riguarda la partecipazione

alle camere di consiglio - avrebbe detto che solleciterà il via libera all'eventuale processo. In ogni caso la discussione si concentrerà proprio sui benefit elencati nell'allegato al bilancio che la Consulta pubblica ogni anno sul proprio sito Internet.

 

Marilisa D Amico

Scorrendo il documento si scopre che a ogni giudice costituzionale oltre alla retribuzione che dal 1 gennaio 2014 è di 360 mila euro lordi annui «è assegnato un cellulare, un pc portatile e un'autovettura. La Corte sostiene i costi di viaggio dei giudici residenti fuori Roma nonché, per tutti i giudici, le spese di viaggio fuori sede relative agli impegni in rappresentanza della Corte. A ciascun giudice costituzionale è assegnata una piccola foresteria (monolocale o bilocale) nell' ambito della Corte, prevalentemente utilizzata dai giudici che risiedono fuori Roma».

Marilisa D Amico Marilisa D Amico

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…