vittorio iacovacci

NON SI PUO' MORIRE COSI' - LA MISSIONE IN CONGO DI VITTORIO IACOVACCI DOVEVA FINIRE TRA DIECI GIORNI - ERA PARTITO PER IL CONGO, A KINSHASA, LO SCORSO SETTEMBRE - FIGLIO DI UN OPERAIO DI LATINA, IL CARABINIERE SI SAREBBE DOVUTO SPOSARE IL PROSSIMO GIUGNO - QUAND'ERA NELL'ESERCITO, ERA STATO ANCHE PARACADUTISTA DELLA FOLGORE A LIVORNO...

VITTORIO IACOVACCI

Grazia Longo per "la Stampa"

 

La villetta in cui il carabiniere Vittorio Iacovacci è cresciuto prima di arruolarsi e partire in missione per il Congo dove ha trovato la morte a soli 30 anni, è immersa nelle campagne di Sonnino, provincia di Latina. Il cancello è sempre aperto per accogliere parenti e amici che vengono a offrire una parola di conforto a papà Marcello, operaio, mamma Angela e ad Alessia, la sorella di 27 anni del militare ucciso. L' altro fratello, Dario, è anch' egli in missione in Libia come incursore della Marina.

 

Un cordone di carabinieri della compagnia di Terracina presidia l' ingresso della casa a protezione della famiglia. Ma uno zio si ferma a parlare con i cronisti per raccontare chi era Vittorio. Un altro si fa portavoce del dolore e della disperazione dei genitori del giovane. «Mio nipote era un ragazzo stupendo, un vero servitore dello Stato - dice lo zio Angelo -. I miei cognati non riescono a darsi pace per quello che è accaduto.

CONGO - LA MORTE DI LUCA ATTANASIO E VITTORIO IACOVACCI

 

Marcello, che tra l' altro è a letto malato con la febbre, mi ha detto "Che ci vuoi fare? Lo sai anche tu che fare il carabiniere era il suo sogno, tanto che ha lasciato l'esercito per arruolarsi. Uno pensa che certe tragedie non capitano mai e invece poi succedono". Mia cognata Angela invece non ha la forza neppure di parlare, piange a dirotto insieme alla figlia».

 

Sarà proprio Alessia, impiegata in una ditta di corrieri espresso, insieme a Domenica, fidanzata di Vittorio, assistente in uno studio dentistico, a partire per il Congo per riportare in Italia la salma.

 

fdlr foca forze democratiche per la liberazione del ruanda

«Ci vanno insieme per farsi coraggio l'una con l'altra - interviene un altro zio, Giovanni -. Domenica e Vittorio erano fidanzati da alcuni anni, lui con i risparmi aveva costruito una villetta qui, proprio dietro a quella dei suoi genitori. Avevano programmato di sposarsi l'anno scorso ma poi hanno dovuto rimandare per colpa del coronavirus. Ora si parlava di giugno, ma ancora una data non era stata fissata».

 

Quel che è certo che a breve i due fidanzati si sarebbero potuti riabbracciare: la missione di Vittorio in Congo stava per scadere, sarebbe dovuto rientrare in Italia il 10 marzo. «Dire che siamo di fronte a uno scherzo del destino è dire poco - osserva un amico, Marco -. Vittorio avrebbe compiuto 31 anni il 6 marzo, il 10 sarebbe dovuto ritornare a Sonnino e invece ce lo riporteranno chiuso in una bara. Era un ragazzo straordinario, un carabiniere con i calli alle mani, come diciamo qui in paese per spiegare che era un gran lavoratore».

vittorio iacovacci

 

Il militare - che quand' era nell' Esercito era stato anche paracadutista della Folgore a Livorno - era partito per il Congo, a Kinshasa, lo scorso settembre. Nel 2016, dopo il trasferimento nell' Arma, era stato destinato al Tredicesimo Reggimento carabinieri «Friuli Venezia Giulia» con sede a Gorizia. Lì ha svolto diversi corsi di addestramento per le operazioni militari all' estero e nel 2018 anche quello per la sicurezza nelle ambasciate.

fdlr foca forze democratiche per la liberazione del ruanda 2

Sino a ieri ha fatto parte del team di «close protection», insieme ad altri operatori del XIII Reggimento, dal quale provengono molti militari dell' Arma destinati alle missioni all' estero. Come alcuni fra i caduti dell'attentato di Nassiriya del novembre 2003. Il ministro della difesa Lorenzo Guerini dichiara «profondo dolore per l'attacco nel quale oggi hanno perso la vita l'ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci. Alle famiglie delle vittime, all'Arma dei carabinieri il più profondo cordoglio, vicinanza e solidarietà a nome mio e di tutta la Difesa».

 

luca attanasio 2

Il comandante generale dell'Arma, generale Teo Luzi esprime vicinanza alle famiglie delle due vittime e bolla l'agguato come «un gesto vile che ci lascia sgomenti. I carabinieri ancora una volta pagano un prezzo altissimo per il loro servizio fatto di impegno e sacrificio a tutela delle sicurezza dei cittadini, delle Istituzioni in Italia e all' estero. Sono 16 le ambasciate a rischio nel mondo, Vittorio Iacovacci era stato addestrato ma purtroppo lo hanno ucciso».

 

«La comunità di Sonnino è sgomenta per questa giovane e tragica perdita» afferma il sindaco Luciano De Angelis. «Era andato a portare la pace - aggiunge - ed è stato ucciso.

Ci stringiamo attorno alla famiglia. Il giorno del funerale proclamerò il lutto cittadino». E il governatore del Lazio Nicola Zingaretti conclude: «Alla famiglia e ai suoi amici la vicinanza di tutta la Regione Lazio, non dimenticheremo mai il sacrificio di Vittorio Iacovacci».

vittorio iacovacci

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...