obeso pesticidi

SIETE OBESI O DIABETICI? POTREBBE ESSERE COLPA DEI PESTICIDI – UN MONUMENTALE STUDIO DI ALCUNI RICERCATORI FRANCESI METTE IN CORRELAZIONE L’ESPOSIZIONE AGLI ANTIPARASSITARI CON LE MALATTIE METABOLICHE – I TEST SUI RODITORI HANNO REGISTRATO UN…

Franca Giansoldati per www.ilmessaggero.it

 

pesticidi 8

L'uso dei pesticidi in agricoltura finisce per entrare nella catena alimentare causando un aumento di malattie come il diabete e l'obesità. Sta diventando sempre più difficile non vedere le correlazioni tra l'abbondante uso di queste molecole di sintesi chimica selezionate per combattere organismi nocivi in agricoltura. L'ultimo allarme è contenuto in un monumentale studio pubblicato sulla rivista Environmental Health Perspectives e condotto da ricercatori francesi dell'Istituto Nazoinale della ricerca agronomica e dell'Istituto Nazionale di Sanità e ricerca medica (Inserm) che dimostrano i test fatti nei laboratori.

obeso

 

I roditori esposti ad una alimentazione basata su verdure e ortaggi coltivati con i sei pesticidi più largamente utilizzati, hanno registrato un forte aumento di massa grassa e di diabete. Secondo gli istituti di ricerca d'Oltralpe è la prima volta che gli effetti dell'obesità e del diabete vengono così evidenziati. Sembrano esserci ben pochi dubbi sui danni provocati.

 

pesticidi 2

“Questi studi ci hanno permesso di fare emergere il legame di causalità tra l'esposizione della popolazione ai pesticidi e i rischi metabolici” ha spiegato Laurence Payrastre, uno dei ricercatori, intervistato dal quotidiano Le Monde che rileva, inoltre, che il diabete è aumentato in modo esponenziale in tutti i paesi. Entro l'anno dovrebbe essere pubblicata la ricerca effettuata dall'Efsa, l'agenzia europea per la sicurezza alimentare, sulla valutazione tra gli effetti dei pesticidi sulla tiroide e il sistema nervoso.

 

diabete

Recentemente il tema dei legami tra i pesticidi e le malattie è stato al centro di un approfondimento sia alla Fnsi, Federazione nazionale stampa italiana, che alla Gregoriana. Uno dei relatori, Antonella Litta, medico di medicina generale, specialista in Reumatologia, referente nazionale dell’Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment), ha chiarito che dall’inizio negli ultimi 50 anni di storia industriale sono state immesse nell’ambiente oltre centomila sostanze di sintesi chimica (vari tipi di plastiche e suoi componenti, pesticidi, ritardanti di fiamma, diossine etc., molecole generate dalla combustione di petrolio, carbone, metano e dall’incenerimento dei rifiuti e da tante altre attività industriali), oltre a l’aver reso disponibili quantità elevate di metalli pesanti, energia ionizzante e incrementato l’esposizione ai campi elettromagnetici.

pesticidi 9

 

«Queste sostanze ed energie sono risultate avere azione tossica, cancerogena, di interferenza endocrina capaci di mimare l’azione degli ormoni naturalmente prodotti dal nostro organismo e quindi di sostituirli nella loro funzione di fisiologica regolazione dei metabolismi e quindi di favorire malattie, in grande aumento, come il diabete, l’obesità, malattie cardiovascolari, le malattie immunomediate, i disturbi della sfera neuroendocrina, l’infertilità, i disturbi dello sviluppo genito-urinario e sessuale nei bambini e nelle bambine».

OBESO AMERICANO jpeg

 

Non solo. Litta ha denunciato che l’esposizione materno fetale e anche quella preconcezionale è quella che più preoccupa, visto che nei cordoni ombelicali «vengono rilevati inquinanti ambientali come pesticidi, metalli pesanti, diossine, sostanze chimiche industriali che superano la barriera placentare e interferiscono con quello che chiamiamo fetal programming di fatto sprogrammando, alterando così il progetto di vita e di vita sana iniziato con il concepimento di ogni essere umano nella sua unicità.

pesticidi 3

 

pesticidi pesticidi 4pesticidi 7pesticidi vigneto pesticidi 6PESTICIDI

 

pesticidi 1

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…