“OCCUPIAMO LA FABBRICA, MILLE POSTI DI LAVORO SONO A RISCHIO” - A GENOVA GLI OPERAI DELL’ILVA BLOCCANO LA STRADA CON I MEZZI DOPO LA ROTTURA DELLA TRATTATIVA A SEGUITO DEL PIANO DEL GOVERNO CHE PORTA ALLA CHIUSURA DELLA FABBRICA: “NON È PIÙ UN PROBLEMA DEL CASSINTEGRATO IN PIÙ O IN MENO. QUA STANNO CHIUDENDO LA SIDERURGIA D'ITALIA” - LA FIOM: “CHIEDIAMO A REGIONE E COMUNE DI FARSI SENTIRE E VEDERE”
Fabrizio Cerignale e Matteo Macor per repubblica.it - Estratti
A GENOVA GLI OPERAI DELL’ILVA BLOCCANO LA STRADA CON I MEZZI
Gli operai Ilva dopo l’assemblea interna sono usciti dalla fabbrica percorrendo la strada Guido Rossa con i mezzi diretti nel centro di Cornigliano per un presidio che viene annunciato come ad oltranza.
Alle 9 i lavoratori hanno bloccato via Cornigliano davanti alla stazione
"Il piano del governo porta alla chiusura della fabbrica con la conseguenza che a Genova abbiamo mille posti di lavoro a rischio, mille famiglie che rischiano di perdere il loro sostentamento e la fine della siderurgia nella nostra città e nel paese". Così Armando Palombo storico delegato Fiom Cgil della ex Ilva di Cornigliano e Stefano Bonazzi Segretario Generale Fiom Cgil Genova.
A GENOVA GLI OPERAI DELL’ILVA BLOCCANO LA STRADA CON I MEZZI
"Quel poco che si produce si vende subito a Taranto per fare cassa -spiega Palombo - Ovviamente gli stabilimenti del Nord, Genova in primis, poi Novi eccetera, non avranno più prodotto e quindi chiudono. Vuol dire che a Genova, perché adesso siamo a Genova, si perdono 1.000 posti di lavoro.
E chiediamo agli enti locali, al Comune, alla Regione, di sospendere ogni attività come segno di solidarietà e di cominciare a trovare soluzioni serie a 1.000 posti di lavoro. Quindi non è più un problema del cassintegrato in più o cassintegrato in meno. Qua stanno chiudendo la siderurgia d'Italia”.
"Dal primo gennaio - proseguono Palombo e Bonazzi - saranno in 6 mila a livello nazionale a trovarsi in cassa integrazione e dal primo di marzo chiuderanno tutti gli impianti.".
A GENOVA GLI OPERAI DELL’ILVA BLOCCANO LA STRADA CON I MEZZI
Nicola Apicella Coordinatore RSU Fiom CGIL: “Oggi c'è l'annuncio di 24 ore di sciopero. Noi abbiamo dichiarato l'occupazione della fabbrica. Con i nostri mezz andremo a Ponte Morigiano e aspetteremo lì. Qualcosa succederà. Chiediamo agli enti locali, Comune e Regione, non solo a solidarietà con comunicati, ma che sospendano le sedute e che si facciano vedere.
(...9