ostia

OSTIA SCONSACRATA: GLI EX DELLA BANDA MAGLIANA DICHIARANO GUERRA AI CLAN - NELLE INDAGINI SULLE SPARATORIE DEL LITORALE TORNANO VECCHI GRUPPI CRIMINALI - LE FAMIGLIE SPADA E FASCIANI ATTACCATE ANCHE DA UOMINI LEGATI A COSA NOSTRA

 

ostia clan geografia criminale

Alessia Marani e Sara Menafra  per Il Messaggero

 

Riprendere terreno, a tutti i costi, correndo il rischio di scatenare telecamere e retate come quella interforze partita ieri mattina e che ha tutta l' aria di non essere una mossa isolata. Sono gli investigatori che conoscono la criminalità lidense da anni a consigliare di guardare ai fatti di queste ore, la gambizzazione di Alessio Ferreri, nipote di Terenzio Fasciani e l' assalto alle abitazioni di due appartenenti della famiglia Spada a Nuova Ostia, come a una lunga catena di vendette e ritorsioni. Una guerra di clan che riparte dalla voglia di rivincita di quei rivoli della Banda della Magliana che con usura, estorsioni e narcotraffico fanno affari - e a volte scatenano conflitti - con i ranghi più alti delle organizzazioni mafiose.

 

CATENA DI SANGUE Ma c' è un episodio non troppo lontano nel tempo, secondo gli investigatori, da cui ripartire. Spada e Fasciani sono riusciti ad allargare il proprio potere nella zona quando Giovanni Galleoni, detto Baficchio, viene ammazzato nel del 2011 mentre segue i lavori di un locale che vuole aprire in via Forni (Nuova Ostia) e Massimo Cardoni gambizzato (alcuni anni dopo);

ostia macchina bruciata

 

contemporaneamente gli interessi della famiglia Triassi (considerata mandataria dei clan agrigentini sul litorale romano, sebbene assolta a Roma dall' accusa di mafia) vengono fortemente indeboliti a suon di aggressioni e pistole. Ma oggi, quella stessa nuova alleanza scricchiola: Roberto Spada, il boxeur protagonista della testata ad un inviato di Rai 2 è in carcere di alta sorveglianza, a Tolmezzo. Il fratello, Romoletto, capo della famiglia nuovamente sotto indagine per mafia è stato recentemente condannato a 10 anni per estorsione aggravata dal metodo mafioso. Dopo la sentenza della Cassazione, il clan Fasciani dovrà affrontare un nuovo processo di appello e rispondere ancora dell' accusa di mafia, inizialmente cancellata in secondo grado. Una situazione di debolezza che, secondo alcuni analisti, Roberto Spada aveva già in mente quando venti giorni fa ha aggredito il giornalista Daniele Piervincenzi stando ben attento a che lo inquadrasse la telecamera e un piccolo pubblico lo applaudisse entusiasta.

 

ostia far west

Una parte di questa storia, che ora potrebbe vedere un nuovo capitolo, è stata raccontata da Tamara Ianni, testimone di giustizia insieme al marito, Michael Cardoni, legato ai Baficchio: «Almeno fino al 2011, Galleoni Giovanni, zio di mio marito e alleato di Paolo Frau della Banda della Magliana, rivestiva un ruolo di vertice nell' ambito della malavita di Ostia. In data 22/11/2011 insieme al suo amico Antonini Francesco, Sorcanera fu ucciso. I mandanti sono stati gli Spada. Quando è morto Giovanni Galleoni gli Spada hanno fatto in modo che in piazza Gasparri venissero fatti esplodere fuochi pirotecnici per festeggiare la cosiddetta pax mafiosa, una situazione che tutti gli abitanti del quartiere hanno riconosciuto essere più tranquilla».

 

spada

Paoletto Frau, considerato il luogotenente del boss della Magliana Danilo Abbruciati venne ammazzato sotto casa nel 2002, in pieno giorno. Due sicari in moto si avvicinano, lo chiamano per nome e gli sparano. Aveva appena preso la gestione di un parcheggio, intendeva allargare il giro degli affari, lui che era in contatto con pezzi di mala ostiense trapiantati in Sudamerica.

 

Un omicidio ancora oggi insoluto: sui poliziotti che indagavano piombarono false denunce che li misero fuorigioco. Chi allora come oggi ha armato la mano di sicari che dettano la loro legge a suon di piombo? Il doppio avvertimento è stato recapitato.

 

CARMINE FASCIANI

Chi si è mosso lo ha fatto dimostrando una forza logistica capace di sfidare i riflettori puntati su Ostia. Per gli investigatori quei gruppi che hanno saputo abbassare la testa al momento opportuno, potrebbero avere deciso di rialzarla per riprendersi spazi lasciati liberi, con il beneplacito di Cosa Nostra, i cui interessi su Roma a volte mutuano quelli dei napoletani.

ostia far westostia far westspari contro la casa di un componente della famiglia spada

 

CLAN FASCIANI OSTIAspada

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)