rider cocaina

LA PANDEMIA È UNA PACCHIA PER I PUSHER - LE RESTRIZIONI IMPOSTE CONTRO IL CONTAGIO HANNO FATTO INGEGNARE I TRAFFICANTI DI DROGA, CHE TRA OFFERTE ONLINE E CONSEGNE A DOMICILIO HANNO FATTO AFFARI D’ORO - DURANTE IL LOCKDOWN LE VENDITE DI CANNABIS ONLINE SONO AUMENTATE DI QUASI UN TERZO – NEL MIRINO CI SONO ANCHE I RIDER DELLE APP DI FOOD DELIVERY CHE TRA UNA PIZZA E L’ALTRA CONSEGNAVANO ANCHE DROGA…

spaccio droga ai tempi del coronavirus 4

Tommaso Montesano per “Libero Quotidiano”

 

L' emergenza Coronavirus non ferma il business della droga. Anzi, con le restrizioni imposte nel tentativo di arginare il contagio, il mercato del narcotraffico sta scoprendo nuove strade per essere sempre più redditizio. Ad esempio ricorrendo alle offerte on line e alle consegne a domicilio. Tecnologia al posto dei contanti.

 

spaccio droga ai tempi del coronavirus 5

A documentarlo è il Report sull' impatto della pandemia sul mercato internazionale della droga curato dall'«European monitoring centre for drug and drug addiction». Si tratta di un' analisi dell' Europol che però mette le mani avanti: è presto per dire se le vecchie piazze di spaccio, con il passaggio furtivo della dose dalla mano del pusher a quella del cliente, siano destinate al tramonto, ma è certo che in tempi di lockdown, anche parziali, e di controlli di polizia sempre più rigorosi, stanno mutando le modalità operative dello spaccio.

spaccio droga ai tempi del coronavirus 6

 

La tendenza a rifornirsi in rete - soprattutto per cannabis e sostanze sintetiche - era segnalata da tempo, ma in epoca di "distanziamento sociale" sembra avere assunto nuovo slancio.

Principalmente all' ombra del darknet. Nel periodo di chiusura generalizzata, comune a diversi Paesi, le vendite di cannabis online sarebbero aumentate di quasi un terzo pur a fronte di ricavi inferiori, segno che cresce il numero degli acquirenti, ma cala il valore degli ordini.

 

fare i rider durante l'emergenza coronavirus 7

Circostanza poco rassicurante secondo l' Europol, visto che, «a lungo termine, potrebbe tradursi nella familiarità di un numero sempre maggiore di consumatori con questo modo di rifornirsi delle sostanze preferite».

 

L' evoluzione hi tech del mercato appare confermata anche dal ricorso in diversi Paesi europei ad App mobili e a sistemi crittografati, che complicano il monitoraggio da parte degli investigatori. Una tecnica innovativa, ad esempio, è quella usata nell' Est europeo, ma poi esportata anche nel Belgio e nel Regno Unito, dei dead drops. Ovvero con l' acquirente che accredita la somma pattuita al venditore e quest' ultimo che gli fa avere - magari usando i social network o i servizi di messaggistica - le coordinate del luogo dove trovare la droga.

spaccio droga ai tempi del coronavirus 3

 

Europol mette nel mirino il circuito del food delivery, la consegna di cibo a domicilio. Secondo il report sono tanti i pusher che nelle città svuotate dalle restrizioni anti-Covid hanno vestito i panni di distributori di prodotti alimentari, di fattorini e di addetti alla consegna di pizze per spostarsi in determinate fasce della giornata. Sono stati numerosi, del resto, i sequestri di certificati falsi, di pseudo furgoni commerciali e di falsi giubbotti aziendali.

 

In crescita anche le consegne di farmaci via posta: i trafficanti hanno puntato soprattutto sulla domanda di mascherine, guanti e gel igienizzanti nella speranza che per questo tipo di forniture, in tempo di emergenza, i controlli alle frontiere possano essere meno rigorosi. A livello mondiale, la produzione e la grande distribuzione non sembrano risentire troppo della pandemia.

 

cartelli della droga e coronavirus in messico 5

La domanda di cannabis - per «noia» o per «stress» - viene stimata in crescita mentre quella di cocaina potrebbe contrarsi. La "polvere bianca" è una sostanza - spiegano gli esperti - di cui si fa un largo uso soprattutto in contesti ricreativi e le chiusure di locali, discoteche e pub, oltre alla sospensione dei grandi raduni musicali, non ne agevola la distribuzione.

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