LA FRANCIA IN GUERRA – ARRESTI PIÙ FACILI, PIÙ POTERI AI PM NEI CASI DI TERRORISMO, ESPULSIONE RAPIDA DEGLI INDESIDERATI, 10 MILA MILITARI NELL’ILE DE FRANCE – CON LA DESTRA DI MARINE LE PEN SUL COLLO, HOLLANDE SEGUE LE ORME DI BUSH JR E VARA IL SUO PATRIOT ACT

BATACLAN MATTANZABATACLAN MATTANZA

Bernardo Valli per “la Repubblica

 

E’ un patriot act alla francese. Meno costrittivo di quello adottato negli Stati Uniti dopo l’11 settembre, ma nella sostanza abbastanza simile. Il socialista François Hollande insegue in queste ore (quasi) le tracce del conservatore Bush jr. Il confronto col terrorismo azzera le differenze. La strage parigina del 13 novembre ha condotto il presidente francese a ricalcare metodi adottati dopo la tragedia newyorchese delle Torri gemelle.

 

Rivolgendosi al Congresso, dove si riuniscono per i grandi eventi, a Versailles, i due rami del Parlamento, ha assunto toni da capo di guerra. È stato asciutto, concreto. Ha avanzato la necessità di «far evolvere la Costituzione» della Quinta Repubblica.

 

FRANCOIS HOLLANDEFRANCOIS HOLLANDE

La situazione, a suo avviso, esige che lo Stato di emergenza, già in vigore, sia integrato nell’articolo 36 riguardante lo stato d’assedio. Quest’ultima è una misura estrema che trasferisce il potere all’autorità militare. Un aspetto al momento non d’attualità. Quella in corso non è infatti un conflitto convenzionale, non è materia per Stati maggiori.

 

Coinvolge soprattutto l’intelligence e in generale la polizia e i magistrati. E tuttavia è necessario uno strumento efficace per imporre, nel rispetto delle libertà repubblicane, misure eccezionali, attraverso i prefetti e le autorità di polizia, senza passare provvisoriamente attraverso le procedure giudiziarie troppo lente.

 

UN MINUTO DI SILENZIO DI HOLLANDE E VALLS ALLA SORBONAUN MINUTO DI SILENZIO DI HOLLANDE E VALLS ALLA SORBONA

Cosi le detenzioni amministrative saranno più facili e veloci, quindi più efficaci. I poteri dei magistrati saranno estesi nei casi di terrorismo. Le persone con la doppia nazionalità (come molti arabi) implicate o gravemente sospette potranno essere private di quella francese. Le espulsioni di cittadini stranieri indesiderabili saranno agevolate. Hollande ha chiesto al Parlamento di approvare al più presto, domani, anche una legge che prolunghi di tre mesi lo stato d’emergenza.

 

vittime del ristorante la bell equipevittime del ristorante la bell equipe

Il quale, benché ampliato con prerogative simili a quelle dello stato d’assedio, viene gestito dal potere politico e dai servizi che da esso dipendono. I militari non saranno però lasciati nelle caserme. Diecimila di loro saranno dispiegati nell’Ile de France con il compito di proteggere i possibili obiettivi dei terroristi. Alle forze armate non saranno ridotti i finanziamenti come previsto. E gli effettivi della polizia, della gendarmeria e della magistratura saranno aumentati di ottomila cinquecento unità. Il patto di stabilità imposto dall’Unione europea ne soffrirà. Ma la Francia ha bisogno di un patto di sicurezza. La contabilità nazionale passa in secondo piano.

erdogan hollandeerdogan hollande

 

Hollande era teso, la faccia segnata dalla stanchezza, quando è arrivato davanti al Parlamento riunito in seduta straordinaria. La prova che doveva affrontare era doppia. Da un lato rassicurare il paese. dall’altro tentare di creare un’unione nazionale, vale a dire prevenire, rendere vane le critiche dell’opposizione. Nei drammi il presidente più impopolare della Quinta Repubblica assume una indubbia dignità. È veloce nelle decisioni.

 

HOLLANDE ALLO STADIO DURANTE ATTENTATI HOLLANDE ALLO STADIO DURANTE ATTENTATI

È presente nei luoghi colpiti. Si rivolge costantemente al paese con toni calmi. Nelle tragedie, come accadde in gennaio per Charlie Hebdo, cambia carattere. Di solito almeno in apparenza impacciato, acquista sicurezza. A Versailles ha esordito con un lapidario «siamo in guerra» e ha proseguito annunciando iniziative, che hanno tolto l’iniziativa alla destra, in particolare a quella estrema del Front National.

 

candele per le vittime di parigicandele per le vittime di parigi

Ha informato l’Assemblea di avere chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza per decidere un’azione internazionale contro Daesh. Che è «la più grande fabbrica di terroristi» ed è il nemico contro il quale la Francia intensificherà le operazioni. Già la notte scorsa dodici caccia bombardieri hanno colpito con venti missili il comando e i centri di addestramento di Daesh in Siria, con l’aiuto degli Stati Uniti che hanno indicato gli obiettivi.

HOLLANDE MERKELHOLLANDE MERKEL

 

STRAGI DI PARIGI STRAGI DI PARIGI

Inoltre nelle prossime ore la portaerei Charles de Gaulle salperà e una volta in Medio Oriente, consentirà di triplicare le incursioni aeree francesi.Prima della fine di novembre incontrerà Obama e Putin per cercare di varare un’azione comune delle coalizioni che adesso operano indipendenti una dall’altra, e spesso puntando su obiettivi diversi. Gli aerei russi colpiscono di rado le basi di Daesh e si interessano agli altri gruppi ribelli, finora a quelli aiutati dagli americani.

 

Lui, Hollande, si prodigherà per favorire la già avviata intesa tra Obama e Putin, dopo l’incontro al G20 in Turchia. In quanto all’Europa, chiede con solennità che i membri dell’Unione si dimostrino solidali con la Francia, citando la clausola 42.7 del Trattato. Le sue parole sono risuonate a Versailles come un appello.

 

 

PARIGIPARIGI

Le misure di sicurezza destinate a combattere il terrorismo e a rassicure il paese avevano anche lo scopo di creare un’atmosfera favorevole a un’unione nazionale. Molti dei provvedimenti annunciati potevano essere condivisi anche dalla destra e dall’estrema destra. L’applauso intenso, prolungato di tutti i settori della platea versagliese (ad eccezione di due esponenti del Fronte nazionale), era un’ovazione rituale ma sentita in un momento difficile della nazione, in quel momento incarnata dal capo dello Stato. La Marsigliese poi cantata da deputati e senatori ha aggiunto un tocco patriottico necessario.

una vittima del bataclanuna vittima del bataclan

 

Ma il consenso corale, anche se inevitabilmente passeggero, era dovuto anche alla meticolosità con cui François Hollande ha saputo raccogliere e riassumere le istanze della frastagliata società politica francese. Le critiche, a conclusione della seduta del Congresso di Versailles, non sono mancate. Marion Le Pen, nipote di Marine, presidente del Front National ha deplorato che Hollande non abbia condannato l’ideologia islamista dei terroristi. Ma sul delicato, sensibile argomento della religione, il presidente aveva abilmente sorvolato. Evitando soprattutto di soffermarsi sul problema dei migranti, provenienti dalla Siria, e destinati a ingrossare la presenza musulmana in Europa.

vigili del fuoco aiutano un ferito del bataclanvigili del fuoco aiutano un ferito del bataclan

 

 

le lacrime sul volto di una donna francese dopo gli attacchi di venerdile lacrime sul volto di una donna francese dopo gli attacchi di venerdifotomontaggi isis su parigifotomontaggi isis su parigiun sopravvissuto attacco isisun sopravvissuto attacco isis

Tra breve ci saranno in Francia le elezioni regionali, le ultime prima di quelle presidenziali del 2017. Il trauma subito dal paese dovrebbe tradursi in un aumento dei voti islamofobi, attribuiti al Front National, nei sondaggi già saliti al trenta per cento nei mesi successivi all’assassinio dei giornalisti di Charlie Hebdo. 

 

PARIGI DOPO ATTENTATIPARIGI DOPO ATTENTATI

L’ondata dei profughi e la simultanea strage di venerdì tredici novembre, pur non essendoci alcun nesso tra i due avvenimenti, possono contribuire a un’ulteriore crescita di quegli imbarazzanti voti virtuali destinati, non è escluso, a diventare reali. A Versailles François Hollande doveva garantire la sicurezza dei francesi e rassicurarli, e prevenire nei limiti della decenza, con un discorso civile e decoroso, una frana politica.

 

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO