vagina 1

PATATA IN MOSTRA – LONDRA SI PREPARA ALL’APERTURA DEL PRIMO MUSEO DELLA VAGINA A CAMDEN MARKET: LO SPAZIO ESPOSITIVO NON NASCE SOLO PER SCOPRIRE QUALCOSA IN PIÙ SULLA SESSUALITÀ, MA PER COMBATTERE IL PREGIUDIZIO SUI GENITALI E ABBATTERE I PUDORI SUPERFLUI CHE IMPEDISCONO AD ALCUNE DONNE DI SOTTOPORSI A SCREENING CONTRO IL CANCRO – IL MUSEO OSPITERÀ ANCHE…(VIDEO)

 

Giordano Tedoldi per “Libero quotidiano”

 

museo della vagina 10

Il 16 novembre aprirà a Londra, a Camden Market, il primo Museo della Vagina. Nasce grazie a una campagna di crowdfunding che ha raccolto 50mila sterline (oltre 56mila euro). Come ogni museo, anche questo ha lo scopo di insegnare qualcosa, e in particolare tutto ciò che riguarda l' igiene e la salute dell' organo genitale femminile nel suo complesso, del quale, in sondaggi effettuati non molti anni fa, molte donne (per tacere degli uomini) ignoravano la conformazione e, quando veniva chiesto loro di disegnarlo, ne uscivano fantasiosi sgorbi.

 

museo della vagina 8

Non è un caso dunque che la fondatrice del museo lo descriva come «il primo museo vero e proprio dedicato all' anatomia ginecologica» e, in collaborazione con le associazioni reali di Ostetricia e Ginecologia, le sue attività si svilupperanno in mostre d' arte, recite teatrali, laboratori e serate comiche, filmati su argomenti come il consenso, l' immagine del corpo, la salute mentale e ovviamente la sessualità, nel duplice intento di far conoscere l' anatomia della vagina e di «combattere lo stigma sul corpo e il pregiudizio sui genitali, considerati indipendentemente da età, sesso e genere», una frase un po' convoluta per dire «combattere la vergogna del proprio sesso», che naturalmente non ha nessuna ragione d' essere.

museo della vagina 7

 

In verità, è da molto tempo che il tema del corpo è liberamente discusso, senza temere tabù di alcun genere, soprattutto per merito della letteratura femminile.

Ed è abbastanza significativo che l' idea di un Museo della vagina sia venuta alla direttrice Florence Schechter nel 2017, dopo aver visitato, in Islanda, il Museo fallologico, che espone la più grande collezione di peni. Schechter, constatata l' inesistenza di un analogo museo per la vulva, ha provveduto a crearlo, con un ristabilimento di eguaglianza tipico del pensiero femminista.

 

museo della vagina 6

PUDORI SUPERFLUI Che un museo di questo genere sia importante, lo dice anche il fatto che alcune associazioni inglesi per la lotta contro il cancro alla cervice uterina hanno rivelato che molte donne tra i 25 e i 29 anni non si sottopongono allo screening cervicale perché «si sentono troppo imbarazzate».

 

museo della vagina 9

Il museo offrirà anche programmi rivolti ai bambini e alle famiglie, proprio per liberare i giovani da superflui pudori, insegnando loro a discutere di sessualità come una cosa naturale. «La vagina è una parte del corpo che dovrebbe essere celebrata», ha affermato alla BBC la direttrice Schechter, esprimendo un' opinione condivisibile dalle femmine e dai maschi, «il museo è un modo fantastico per diffondere il messaggio che non c' è nulla di vergognoso o offensivo circa le vagine o le vulve».

vagina

 

Sono previste anche consulenze e contributi di medici a sostegno di donne e transessuali. A questo proposito, il museo, che sarà a ingresso libero, intende essere "inclusivo" verso tutti i generi sessuali, dal momento che, come dice Schechter, «non chiunque ha una vagina è una donna, e non ogni donna ha una vagina», affermazione che costituisce uno dei pilastri portanti della controversa teoria gender, secondo la quale il proprio genere sessuale è una "scelta culturale" o comunque un sentimento indipendente dalla conformazione degli organi sessuali primari.

 

La prima mostra in programma al Museo della Vagina di Londra sarà «Muff Busters: Vagina Myth and How to Fight Them» sui miti che circondano la vagina e come combatterli. Comunque la si pensi, se esiste un museo sul fallo è giusto che esista un museo sulla vagina.

vagina 2

 

Si può non condividere la teoria gender (e noi non la condividiamo in tutti i suoi aspetti) ma è certo che la sessualità, come si vede dal terremoto del movimento "Metoo", è ancora un argomento divisivo, a proposito del quale è facile che a momenti di maggiore libertà, consapevolezza o trasgressione seguano atteggiamenti non lontani dalla bigotteria, e spesso ciò accade non solo nelle società, ma anche nelle singole persone che possono cambiare atteggiamento più volte a riguardo.

 

museo della vagina 4

Una maggiore conoscenza di sé, del proprio corpo, e delle complesse, delicate dinamiche con cui si costruisce un rapporto con il desiderio e la sessualità, non possono che essere un beneficio, purché sia una vera conoscenza, cioè spregiudicata, e non un indottrinamento, rischio che però ci pare non si corra in questo c

museo della vagina 5masturbazione femminilemuseo della vagina 1museo della vagina 2vagina 2vagina 3vagina 5vagina 4vagina 1vagina 6vagina 7vagina 2museo della vagina 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…