astrazeneca boris johnson joe biden angela merkel ursula von der leyen

PER ASPERA AD ASTRAZENECA – PIETRO SENALDI SUL VACCINO ANGLO-SVEDESE: “LA COLPA È DI COSTARE POCO. NESSUNO PUÒ AFFERMARE CHE CI SIA STATA UNA VOLONTÀ POLITICA TEDESCA DI OSTACOLARLO, ANCHE SE ATTRAVERSO BIONTECH LA GERMANIA È SOCIA DELLA STATUNITENSE PFIZER. ALLO STESSO MODO, NESSUNO PUÒ DENUNCIARE UN COMPLOTTO DELL'AMMINISTRAZIONE AMERICANA AI DANNI DI ASTRAZENECA. PERÒ È INCONTESTABILE CHE LA PROFILASSI SIA UN AFFARE DA 150 MILIARDI DI DOLLARI…”

Pietro Senaldi per “Libero Quotidiano”

 

vaccino astrazeneca

La colpa è di costare poco. Lo stop alla profilassi con il vaccino inglese è solo l' ultimo capitolo di una serie di falsi allarmi che hanno rallentato il cammino del ritrovato di Astrazeneca. Equivoci, contestazioni infondate, contrattempi che, se voluti, avrebbero richiesto la regia di entità superiori, sono arrivati al risultato di delegittimare in Europa il vaccino che costa poco. È stata Berlino a fermare per quattro giorni il siero britannico, obbligando Italia e Francia a seguirla sulla strada dell'allarmismo ingiustificato. Il risultato è che decine di milioni di europei oggi diffidano del prodotto di Astrazeneca, eppure nessuno può affermare che ci sia stata una volontà politica tedesca di ostacolarlo, anche se attraverso Biontech la Germania è socia della statunitense Pfizer, rivale dell'azienda farmaceutica inglese, e patria del vaccino Curevac, di prossima approvazione.

 

ANGELA MERKEL

Allo stesso modo, nessuno può denunciare un complotto dell'amministrazione americana ai danni di Astrazeneca. Però è incontestabile che la profilassi sia un affare da 150 miliardi di dollari nel solo 2021 e ci siano interessi geopolitici enormi dietro di essa. Per questo la scelta della casa inglese di non guadagnare dalla vaccinazione di massa può aver infastidito chi scommette sul mercato e chi lo muove. Non si può affermare che il colosso britannico sia stato punito per tutelare interessi economici superiori, ma certo una comunicazione gratuitamente così ostile e costante nel tempo, partita dai grandi giornali americani e seguita da quelli tedeschi, orientata sempre in senso negativo, spinge a porsi domande, anche perché ogni accusa è inesorabilmente caduta.

 

pietro senaldi

Chissà se qualcuno ricorda il comunicato stampa che il gruppo delle multinazionali impegnate nella produzione dei vaccini Usa, riunite a New York l'8 settembre 2020, mandò in rete. C'era scritto che le società firmatarie si impegnavano a non chiedere l'autorizzazione al commercio del loro vaccino fino a quando non avessero avuto la certezza della sicurezza ed efficacia del prodotto. Una cosa davvero singolare e incomprensibile. Come se i dirigenti dei commissariati di polizia si riunissero per impegnarsi a non arrestare gli innocenti.

 

JOE BIDEN

LA YALTA DEI VACCINI Riunione e relativo comunicato davvero inutili, a meno che l'incontro non sia stato la Yalta dei vaccini anti-Covid-19, con l'assegnazione all'inglese e generosa Astrazeneca dell'influenza pressoché esclusiva sul mercato del Commonwealth e dei Paesi poveri di Africa, Sud America e Asia (in concorrenza con cinesi e russi), in cambio di un rallentamento della registrazione da parte dell'Agenzia del Farmaco degli Stati Uniti (Fda), che tutti aspettavano a brevissimo, e di una non aggressività sui mercati ricchi di Usa ed Europa. Infatti il paradosso di Astrazeneca è che, alla fine, immunizzerà mezzo mondo, Inghilterra a parte quello più povero, mentre l'Occidente ha preferito perdere tempo e aumentare la lista dei decessi anziché prenotare il vaccino inglese.

 

astrazeneca

E questo nonostante Trump abbia finanziato robustamente Astrazeneca. Grazie a Donald oggi gli Stati Uniti hanno trenta milioni di dosi del prodotto inglese, ma esse restano inutilizzate perché non c'è il via libera della Fda e ciononostante Biden non consente che le fiale siano vendute all'estero, bloccando il mercato a vantaggio dei vaccini americani. Altro giallo è il blocco della sperimentazione del vaccino inglese ordinato da Fda lo scorso autunno, che ha preteso che Astrazeneca ripetesse la fase 3, già eseguita a Londra, negli Usa. Uno stop che ha permesso nel frattempo l'approvazione dei prodotti come era stato posto, e il limite d'età è salito a 65 anni, dopo la ribellione della politica, che temeva che la decisione dell'Aifa facesse saltare il piano nazionale di profilassi.

donald trump esulta per l'inizio delle vaccinazioni negli usa

 

Infine c'è stato l'allarme arrivato dalla Norvegia, che ha bloccato Astrazeneca prima inNord Europa, poi nei Paesi satelliti di Berlino, come l'Austria, infine anche in Germania. Il vaccino inglese fa venire le bolle rosse e la trombosi a uno su cinquantamila, era l'accusa, piuttosto debole anche se fosse stata vera. Ma è bastata a bloccare tutto malgrado l'Ema avesse dichiarato in proposito che «il vaccino è sicuro, efficace e utilizzabile senza limiti d'età in quanto tra i vaccinati si sono verificati meno casi di trombosi rispetto alla media».

 

vaccino astrazeneca 1

UN BILANCIO Tutto è bene quel che finisce bene? Dipende per chi. Certo non va bene per Astrazeneca, che deve ricostruire la propria immagine. E neppure bene va agli italiani, che hanno visto aumentare le proprie paure e hanno perso tempo. Per sei sospetti ammalati in Germania, nel nostro Paese per una settimana abbiamo avuto quasi cinquecento morti al giorno. Ma neppure bene va per Aifa, la nostra agenzia del farmaco, che dopo aver alimentato i dubbi è stata costretta ad approvare il vaccino senza limiti d'età. In compenso è andata bene a Pfizer, e anche alla tedesca Biontech, che ne è socia, che hanno visto aumentare da cento a seicento milioni il numero di dosi richiestele dall'Europa, al prezzo di dodici euro l'una.

 

draghi

Colpa anche di Draghi? Lo stop imposto dal premier forse era comprensibile, vista la situazione. L'opinione pubblica era stata messa in allarme dall'estero e il nostro esecutivo non avrebbe retto la pressione. E ora, torneremo a vaccinarci con Astrazeneca? Il presidente della filiale italiana del colosso inglese, Lorenzo Wittum, è indagato per omicidio colposo per la morte di un militare inoculato con il siero inglese in Sicilia, malgrado il pm che ha promosso l'inchiesta abbia già stabilito che non ci siano nessi tra siringa e decesso. Cionondimeno, il manager si sta industriando per far arrivare nel nostro Paese quante più fiale possibili.

coronavirus vaccinazioni a fiumicino

 

Ma non sarà facile convincere la multinazionale inglese ad avere un occhio di riguardo per l'Italia dopo che l'ex premier Conte ha minacciato di portarla in tribunale per i ritardi nelle consegne. Dopo aver bloccato le dosi destinate agli altri Paesi, come l'Australia, ci dovremo accontentare di quelle che produrremo in Europa e sperare che gli americani ci diano le loro fiale, che costano quattro volte di più.

vaccino astrazenecaastrazenecavaccini astrazenecavaccino astrazenecavaccino oxford astrazenecaROBERTO SPERANZA E MARIO DRAGHIdraghivaccino astrazeneca

Ultimi Dagoreport

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)