fredy pacini vitalie tonjoc

PERCHE’ IL LADRO UCCISO NON ERA IN CELLA? IL 29ENNE MOLDAVO AMMAZZATO MENTRE TENTAVA DI INTRUFOLARSI NELL’AZIENDA DI FREDY PACINI VICINO AREZZO AVEVA UNA SFILZA DI PRECEDENTI E SU DI LUI PENDEVA UN ORDINE DI CARCERAZIONE - IL GOMMISTA TOSCANO SOTTO ACCUSA PER AVER SPARATO AL RAPINATORE: "HA DETTO UN SACCO DI BUGIE. I FURTI DENUNCIATI SONO SOLO 6, NON 38" - SALVINI: “COSA CAMBIA? ASSURDO COLPEVOLIZZARE CHI SI È SOLO DIFESO”

Nino Materi per il Giornale

fredy pacini

 

E così, tanto per non farci mancare nulla, è partito il «toto-denunce». «Trentotto»? No, «sei»; anzi, «quattro».

Sulla ruota della sfortuna si danno i numeri: ci sarebbe da giocarseli, se non fosse che qui siamo dinanzi a una storia drammatica: un uomo (il ladro) ammazzato e un altro uomo (la vittima del furto) ora sospettato di aver ecceduto nel difendersi, «percependo un tasso di pericolo superiore a quello reale»; come se, in quei momenti terribili, le vittime pesare emozioni e reazioni col bilancino del codice penale.

 

In Italia il rischio di trasformare la tragedia in commedia è sempre alto, e questa vicenda del gommista «pistolero» Fredy Pacini di Monte San Savino (Arezzo) ne è l'ennesima riprova. I titoloni in prima pagina che qualche giorno fa accompagnarono la notizia li ricordiamo tutto: «Commerciante spara e uccide il ladro. Aveva già subito 38 furti».

 

io sto con fredy striscione di solidarieta al gommista aretino che ha ucciso un ladro

 Ora si scopre che le denunce presentate negli ultimi quattro anni dal signor Pacini sono «appena» sei, di cui «solo» due a seguito di un furto consumato (nelle altre quattro si sarebbe trattato di «semplici» tentati furti). Attenti alle parole: «solo», «appena», «semplici»; termini dietro cui si cela chi guarda il dito e ignora la luna. Ne è convinto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini: «Ma cosa cambia se le denunce sono 38 o 6? La verità è che un onesto lavoratore si è difeso perché si è sentito in pericolo di vita aggredito all'interno della sua proprietà». Ma le inchieste giudiziarie servono anche a questo: ad accertare verità che i titoli di giornali non possono decodificare in tempo reale. Ma la domanda resta? È un elemento decisivo o no che Pacini abbia «mentito» sul numero delle denunce presentate? Cosa cambia questa circostanza rispetto all'episodio specifico in cui un moldavo di 29 anni ha perso la vita?

la rimessa di fredy pacini

 

Il comandante del nucleo operativo dei carabinieri di Arezzo, Giovanni Rizzo, precisa all'Agi: «A noi risultano sei denunce da parte di Pacini dal 2014 a oggi, che diventano forse una decina andando più indietro negli anni. Certo, non 38», come invece dichiarato da Pacini che, per sentirsi più sicuro, aveva deciso di restare in azienda anche di notte.

 

la rimessa di fredy pacini

Ieri l'esito dell'autopsia sul corpo del moldavo ucciso: «È stato raggiunto da un proiettile alla gamba e da un altro all'altezza di un fianco». Il commerciante toscano, 57 anni, è indagato per eccesso colposo di legittima difesa, ma non ha ancora risposto alle domande del pm.

 

fredy pacini

Pacini più volte in passato aveva raccontato di essere «esasperato per i continui furti», e così quando ha visto il moldavo (un pregiudicato, latitante e dalla falsa identità sul passaporto) entrare nella sua ditta «impugnando un piccone», ha fatto fuoco con la sua Glock semiautomatica «mirando alle gambe». Uno dei cinque proiettile esplosi ha però reciso l'arteria femorale, e il moldavo è morto dissanguato mentre il complice è fuggito. L'avvocato del commerciante è sicuro: «È stata legittima difesa». Pacini dice: «Ho il cuore a pezzi, ma sono tranquillo con la coscienza. Ringrazio le migliaia di persone che su Facebook mi sostengono». Ma per lui l'incubo continua.

 

fredy pacini

2. IL LADRO UCCISO DOVEVA ESSERE IN CELLA

Simona Pletto per Libero Quotidiano

 

 

Altro che ladruncolo incensurato come lui stesso faceva sembrare utilizzando un passaporto col cognome della moglie (Tonjoc) e diversi alias. Vitalye Mircea, questo il vero nome del moldavo 29enne sorpreso e ucciso martedì notte mentre tentava di intrufolarsi nella azienda di Fredy Pacini a Monte San Savino (Arezzo) insieme ad almeno due complici, era un ladro professionale, e come tale aveva una sfilza di precedenti per reati commessi in Italia dal 2011 ad oggi. E non certo da solo.

la rimessa di fredy pacini

 

 

Nel suo "curriculum" ci sono innumerevoli furti commessi in aziende e in abitazioni tra la Lombardia, il Veneto, il Piemonte e l' Emilia Romagna; e ci sono tanti altri reati a suo carico, tra cui riciclaggio, danneggiamenti e persino lesioni personali, a riprova della pericolosità dell' individuo che il commerciante toscano si è trovato davanti, con un piccone nelle mani, prima di sparare.

 

io sto con fredy striscione di solidarieta al gommista aretino che ha ucciso un ladro 2

Non solo: su Vitalye Mircea dal 2015 gravava un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Milano, per un residuo di pena di tre anni che avrebbe dovuto scontare in cella. Eppure da una quarantina di mesi era libero. Libero di continuare a delinquere, libero magari di tornare in quel capannone in provincia di Arezzo, già violato diverse volte dai ladri, attirati dall' alto valore delle biciclette da corsa custodite all' interno.

 

il sostegno a fredy pacini

Martedì notte, però, non hanno fatto i conti con la disperazione del signor Pasini, che da tempo, esasperato dalle continue visite dei ladri, aveva deciso di dormire dentro alla sua ditta per tutelare il frutto del suo lavoro. Quando ha sentito il rumore dei vetri infranti, è sceso dalla sua branda e dall' alto del soppalco dove si era ricavato una stanzetta per vigilare i suoi beni, ha visto i due ladri. Uno si era già introdotto all' interno, l' altro invece ha subito rinunciato ad entrare ed è fuggito.

 

la rimessa di fredy pacini

Fredy Pacini ha impugnato la sua pistola Glock calibro 9 ed ha iniziato a sparare cinque colpi mirando verso il basso; due di questi hanno raggiunto il ginocchio e l' arteria femorale di Vitalye. Quest' ultimo proiettile, rimasto all' interno della coscia, è stato letale: il moldavo - lo ha stabilito ieri l' autopsia eseguita dal medico legale Mattia Benvenuti dell' università di Siena -, è morto per una emorragia interna.

 

RIMBALZO ACCIDENTALE Tra le ipotesi che dovranno essere chiarite presto, attraverso un sopralluogo da parte dei periti e del pm Andrea Claudiani, nel capannone di Fredy Pacini, c' è anche quella di un rimbalzo accidentale del proiettile fatale finito nella coscia del ladro. La Tac eseguita ieri sul cadavere del 29enne, avrebbe infatti tracciato una traiettoria che non escluderebbe l' ipotesi della deviazione. Sarà inoltre importante capire se i colpi sparati abbiano raggiunto frontalmente (teoria più accreditata) o alle spalle il ladro.

 

fredy pacini

Intanto ieri Pacini, 57 anni, sposato e padre di due figlie, ha varcato la soglia della Procura di Arezzo per essere interrogato dal pm Claudiani, cui è affidata l' inchiesta. A carico del gommista è stato aperto un fascicolo per l' ipotesi del discusso reato "eccesso colposo di legittima difesa".

 

Provato dal lutto che ha colpito la sua famiglia (giovedì notte è morto il suocero e ieri si sono celebrati i funerali), sfinito dal pressing mediatico e dall' idea comunque di aver ucciso un uomo (anche se ha dichiarato «Ho avuto paura, quel ladro avanzava spavaldo. Sono dispiaciuto ma mi sento nel giusto perché ho difeso la mia persona e il mio patrimonio»), ha pianto davanti al pm e si è avvalso della facoltà di non rispondere.

 

Una decisione, questa, suggerita anche dai suoi legali Alessandra Cheli e Giacomo Chiuchini del Foro di Arezzo, perché: «Preferiamo aspettare l' esito dell' autopsia (attesa entro 60 giorni, ndr), dopodiché il signor Pacini parlerà con i magistrati. Del resto in questo momento è molto provato, e forse non è in grado di affrontare un interrogatorio».

 

Resta il mistero del piccone, trovato fuori dal capannone dai carabinieri della Compagnia di Cortona guidati dal capitano Monica Dallari, intervenuti subito sul posto.

 

LA SORELLA Sul fronte delle indagini prosegue la caccia ai complici. Una piccola svolta è stata data dalla sorella di Vitalye.

 

SALVINI CON LE MANI NEI CAPELLI

La giovane, che vive al Nord Italia, ha riconosciuto la foto del fratello pubblicata sui giornali e ieri mattina si è presentata alle forze dell' ordine dicendo, appunto, di essere la sorella del ladro ucciso. Sono scattati subito i controlli, per capire se stava raccontando il vero, e alla fine sono emersi nuovi particolari.

 

Il passaporto con regolare visto e con un ingresso in Italia segnato appena due mesi fa, non corrispondeva alla vera identità dell' uomo. Il documento che mostrava, infatti, era quello con il cognome della moglie, per deviare i controlli. In realtà, si è scoperto attraverso un incrocio di dati, che Vitalye era un ladro seriale latitante. Insomma, il colpo alla azienda di rivendita gomme e bici da corsa di Fredy Pacini, era di certo uno dei tanti.

 

il caso di fredy pacini vitalie tonjoc

Gli investigatori hanno già individuato il secondo complice, quello fuggito poco prima degli spari, e sono sulle sue tracce. In queste ore si analizzano anche le celle telefoniche e i filmati delle telecamere di sorveglianza per dare un nome al terzo complice che ha fatto da palo.

 

L' obiettivo, è comunque quello di arrivare alla banda di moldavi di cui Vitalye faceva parte.

 

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…