esterino montino e monica cirinna 2

PERCHÉ LA SERVA, SERVE! IMPROVVISAMENTE ABBANDONATA DALLA PROPRIA DOMESTICA MONICA CIRINNA’, GIÀ TURBATA E VIOLATA NELL'INTIMO PER LA VICENDA DEI 24MILA EURO TROVATI NELLA CUCCIA DEL CANE, È UNA DONNA DISTRUTTA. ORA PER LA NOSTRA ESAUSTA PALADINA DEI DIRITTI UMANI SI TRATTA DI TROVARE UNA NUOVA COLLABORATRICE CHE SIA UN INCROCIO FRA IL MAGGIORDOMO ALFRED DI BATMAN, UNO ZELANTE FUNZIONARIO DI GREENPEACE E UN...

Francesco Specchia per “Libero quotidiano”

 

monica cirinnà

La verità è che non esiste più la servitù d'una volta. In queste ore, dall'intero arco costituzionale, esala una profonda solidarietà, un'umana costernazione nei confronti della senatrice Dem Monica Cirinnà improvvisamente abbandonata dalla propria domestica. Monica è una donna distrutta. Perché la serva serve, diceva Totò.

 

Già turbata e violata nell'intimo per la nota vicenda dei 24mila euro trovati nella cuccia - che aveva costruito lei stessa, a mani nude - del cane, nell'agriturismo di famiglia CapalBioFattoria, Monica è stata intervistata dal collega Tommaso Labate sul Corriere della sera. E, ad un tratto, nella concitazione del racconto, le è partito l'embolo: «Ero già nei pasticci di mio, nelle ultime settimane. Nei pochi giorni di ferie, cinque per la precisione, sto facendo la lavandaia, l'ortolana, la cuoca. Tutto questo perché la nostra cameriera, strapagata e messa in regola con tutti i contributi Inps, ci ha lasciati da un momento all'altro». Non nel senso che la cameriera è morta. No.

 

cirinnà montino villa capalbio

È proprio scomparsa, inghiottita dalla campagna grossetana. «La cameriera mi ha telefonato un pomeriggio e mi ha detto, di punto in bianco: "Me ne vado perché mi annoio a stare da sola col cane"», inveisce Monica. Una reazione comprensibilissima, la sua. Che chiunque di noi avrebbe avuto, parliamoci chiaro. Suvvia.

 

Se all'improvviso sei costretta a caricare la lavatrice, a fare la spesa e a crocefiggerti ai fornelli; se questa apocalisse si abbatte tra i filari di Sauvignon della tua villa di Capalbio mentre sei impegnata nella terrazza a discettare di diritti civili nel clangore delle erre mosce; e se frotte di operai dabbasso rassettano i capannoni e sfamano a tagli di scottona il tuo cane Orso (sì, il cane si chiama "Orso"); be' se accade tutto questo, è naturale che la colpa sia di quella stronza della cameriera. Mi pare ovvio, no?

 

FIDUCIA TRADITA

cirinnà montino villa capalbio

Non c'è nulla di male a fustigare la servitù come nei film di Lina Wertmuller. Tra l'altro Cirinnà evoca assai la figura di Raffaella Pavone Lanzetti/Mariangela Melato, la ricca, charmant signora borghese travolta da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto dell'omonimo film; era la capalbiese che, dallo yacht, dava del villico e vessava il cameriere Gennarino Carunchio/Giancarlo Giannini.

 

Ecco, fate conto che la colf della Cirinnà sia un po' come Gennarino Carunchio. Solo che, oltre a cucinare, lavare, stirare, pulire, cucinare, la domestica della Cirinnà era costretta a convivere, da sola, con un maremmano iperattivo e la compagna di lui in attesa di una cucciolata: tutti cagnoni che ricordano molto i tratti caratteriali della padrona. Poi uno si chiede perché la cameriera s' è data alla fuga. Cirinnà, insomma, si è sentita giustamente tradita. Alla cameriera aveva dato le chiave del suo mondo; le aveva concesso fiducia, pasti e alloggio gratuiti, perfino il regolare versamento dei contributi. Perfino. Ché non è cosa da tutti, attenzione.

 

Mica Monica si comportava come la Laura Boldrini accusata, ai tempi, dalla sua colf di non averle liquidato il tfr (e l'ex presidente della Camera, allora, rispose: «Perché dovrei imbrogliare Lilia? Era sempre stata regolare. Per duemila euro? Ma per favore...». La sbranarono). Monica, no. Monica è una che osserva le leggi dello Stato, dato che ha pure una laurea in legge; sente "il peso enorme della felicità degli altri"; cammina sul filo del rispetto dei diritti mentre produce e smercia olio, vini e marmellate.

 

Nella buona tradizione del Pd capalbiese così deliziosamente radical chic, ella è vissuta col marito Montino ex senatore e sindaco di Fiumicino in case di campagna; o, al massimo, in case da affitti mensili miserrimi, e poco importa se il prezzo stracciato di quegli appartamenti della Madonna nel cuore di Roma rientrasse ambiguamente nelle proprietà di Propaganda Fide. Non è questo il punto.

cirinnà montino cani villa capalbio

 

Chiunque di noi, così profondamente ferito dall'ingenerosità della serva, avrebbe reagito con la stessa stizza di quando la stessa Monica lottava in Parlamento per introdurre la famosa "legge Cirinnà" sulle unioni civili e saliva sui carri festosi del Gay Pride brandendo quel cartello così vezzoso: «Dio, patria e famiglia: che vita de merda».

 

O di quando le comunicarono che il fratello era probabilmente latitante a Dubai, inseguito da un ordine di cattura per traffico di carburanti. Chiunque, stramato da queste avversità, s' incazzerebbe con la serva; e la relegherebbe, come minimo chiusa a chiave, ai piani bassi della magione, come nel film Gosford Park o nei romanzi di Dickens.

 

 Infatti io proprio non capisco la reazione bizzarra di Selvaggia Lucarelli, la quale non pensa allo smacco della padrona ma agli incubi della cameriera. Scrive, infatti, Selvaggia delle dichiarazioni di Monica: « Si tratta di un passaggio illuminante da un punto di vista sociologico, di quelli da "nuovo salariato e capitale" in salsa maremmana... Curioso definire normali lavori domestici adottando un lessico dal sapore verghiano, trasformando banali mansioni casalinghe in vecchi mestieri, ci mancava solo che lamentasse di dover fare anche il cocchiere e la carbonaia".

Esterino Montino E MONICA CIRINNA

 

E aggiunge, maliziosamente, buttandola sull'antropologia culturale: «Quel sottolineare che lei la cameriera la pagava eh, era in regola eh, le pagava i contributi eh. Si avverte lo stupore pure nelle virgole. È stupita di se stessa, della sua magnanimità. Poteva non pagarla e farla dormire nella cuccia col cane, su un giaciglio di banconote». Che, poi, Selvaggia cara, non è nemmeno una cattiva idea. Non capisco il problema. Un conto è curarsi pazientemente dei quattro gatti, delle due cavalle degli asini amiatini, dei cani Arno, Luna e Orso e di Libera, una piccola Beagle «che ho salvato dalla morte per sperimentazione nel terribile canile Green Hill», ricorda sempre fieramente Monica. Un altro conto è preoccuparsi della confort zone della cameriera.

 

Che, tra l'altro dev' essere sicuramente fascista. Stronza e fascista. Annamo bene. Magari non sembrava ma lo era senz' altro, fascista: Monica, per il fascismo, possiede il fiuto di Togliatti, Cossutta e Tomaso Montanari messi insieme: è in grado di vedere orbaci e simboli littori in persone, luoghi, esseri animati imperscrutabili. Non capisco perché, poi, l'attacco contro la servitù disattenta abbia suscitato ironie tanto facili tanto da far esplodere la plebaglia del web.

Esterino Montino E MONICA CIRINNA

 

LE SCUSE VIA TWITTER

 Io non l'avrei fatto, ma Monica che è una generosa, in serata si è scusata via Twitter per le parole usate la sera prima: «Quando si sbaglia» ha scritto la senatrice dem «ci si scusa. Mi scuso quindi per le parole errate usate in questo momento difficile per dire che senza l'aiuto prezioso di una nostra collaboratrice ho avuto difficoltà. La nostra azienda si avvale dell'ottimo lavoro di tanti senza i quali tutto si complica». E sta bene, brava Monica. Ora per la nostra esausta paladina dei diritti umani si tratta di trovare una nuova collaboratrice che sia un efficiente incrocio fra il maggiordomo Alfred di Batman, uno zelante funzionario di Greenpeace e un militante dell'Ente protezione animali. Hai detto niente. Ah, la servitù di una volta...

montino cirinnamontino cirinna 19cirinnàcirinnàEsterino Montino E MONICA CIRINNA

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...