saman abbas

PERCHÉ LO ZIO DI SAMAN ABBAS HA RIVELATO IL LUOGO IN CUI SONO STATI SCOPERTI I PRESUNTI RESTI DELLA 18ENNE PAKISTANA? – DANISH HASNAIN, ACCUSATO DI ESSERE L'ESECUTORE MATERIALE DELL’OMICIDIO DELLA NIPOTE, FORSE HA PARLATO DOPO ESSERE STATO CONVINTO DA UN IMAM IN CARCERE. OPPURE SPERA IN UNO SCONTO DI PENA – DALL'INDAGINE ERA EMERSO CHE LO ZIO, I CUGINI E I GENITORI DELLA RAGAZZA AVEVANO GIURATO SUL CORANO DI NON PARLARE MAI DEL DELITTO. IL PADRE DI SAMAN, INTERCETTATO NEL GIUGNO 2021, URLAVA: “MA CHI HA PARLATO? CHI È QUEL FIGLIO DI UN CANE CHE HA PARLATO?...”

1 – È STATO LO ZIO DI SAMAN A ROMPERE L'OMERTÀ "CONVINTO DA UN IMAM"

Estratto dell'articolo di Giuseppe Baldessarro per “la Repubblica”

 

LA MORTA DI SAMAN ABBAS - IL RITROVAMENTO DI RESTI UMANI A NOVELLARA

Venerdì ha guidato i carabinieri attraverso i ruderi dell'ex latteria di Novellara fino a una stanza stretta. All'arrivo ha indicato verso la base di un muro per dire: «È lì». È stato Danish Hasnain, lo zio di Saman, accusato di essere l'esecutore materiale del suo omicidio a rivelare il luogo in cui la ragazza è stata seppellita la notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2021. I militari hanno così iniziato a scavare e quando i badili si sono impuntati nel telo che avvolgeva il corpo si sono fermati. Sabato mattina lo scavo è andato avanti fino a far riaffiorare la forma dei piedi, delle ginocchia e dei gomiti.

 

Danish Hasnain

Gli investigatori sono certi che si tratti della 18enne pakistana uccisa per aver rifiutato un matrimonio combinato, ma per avere la conferma ci vorrà l'analisi del Dna. Cosa abbia spinto l'uomo a rivelare la sepoltura a 500 metri dalla casa degli Abbas non è chiaro. Dall'inchiesta emerge che lo zio, i cugini (Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq) e i genitori (Shabbar Abbas e Nazia Shaheen), tutti accusati dell'omicidio, avevano «giurato sul Corano di non parlare mai del delitto».

 

Lo aveva detto il cugino Ijaz a un compagno di cella che poi lo ha riferito ai magistrati. Eppure, se Hasnain ha infranto il giuramento, qualcosa deve essere cambiato. Alcune fonti dicono che sarebbe stato convinto da un'autorità religiosa dell'Islam, forse un imam, che avrebbe incontrato in carcere. Altre affermano che lo avrebbe fatto solo per ottenere qualche sconto di pena di fronte alla prospettiva di un ergastolo.

 

Le prove contro di lui sono tante e, secondo il fratello minorenne di Saman (testimone chiave dell'accusa), sarebbe stato lo zio a strangolare Saman, per poi nasconderne il corpo aiutato dai cugini. C'è inoltre una chat in cui, dopo il delitto, Hasnain ha scritto a una donna: «Abbiamo fatto un lavoro fatto bene». [...]

novellara le ricerche dopo la scomparsa di saman abbas 3

 

Per avere certezza che si tratti del corpo di Saman ci vorranno alcuni giorni. I resti potranno essere riesumati e analizzati solo con un incidente probatorio per il quale i cinque imputati possono nominare propri consulenti da affiancare a quelli dei magistrati. Un atto che va notificato anche a Shabar Abbas, il padre di Saman, attualmente detenuto a Islamabad. Soltanto dopo, i resti potranno essere disseppelliti per stabilire l'identità e le cause della morte. [....]

 

 

2 – QUANDO IL PADRE DISSE: «GIURAMMO SUL CORANO, CHI DI VOI HA TRADITO?»

A. Full. Per il “Corriere della Sera”

 

novellara le ricerche dopo la scomparsa di saman abbas 1

«Avevamo giurato sul Corano... Ma chi ha parlato? Chi è quel figlio di un cane che ha parlato?...». Ore 15.32 del 6 giugno 2021. Shabbar Abbas, il padre di Saman, viene intercettato al telefono mentre discute animatamente, minacciandolo, con il fratellastro rimasto a Novellara, Zaman Fahkar. Una telefonata tra urla e insulti. Sui media italiani la notizia dell'indagine sulla scomparsa della figlia è raccontata con puntiglio. Per questo Shabbar ha già ben chiaro che, pur stando nel suo nascondiglio nella regione pachistana del Punjab dove si è rintanato dopo la fuga da Malpensa poche ore dopo il delitto, è un uomo braccato.

 

Parte della conversazione era nota, contenuta in un «brogliaccio» dei carabinieri, ma ora emergono nuovi particolari grazie alla puntigliosa traduzione dell'audio fatta fare dall'avvocato Riziero Angeletti che tutela l'Ucoii (Unione delle comunità islamiche d'Italia), parte civile nel processo al via a febbraio. Shabbar insiste, vuol sapere chi stia spifferando tutto agli investigatori: «Come è uscita questa cosa? Chi è stato? Sto cercando» urla apostrofando pesantemente la moglie del suo interlocutore. Poi ecco che parla dell'omicidio: «Sapevate voi due -Fahkar e un'altra persona, ndr - e sapevamo noi cinque», tutti gli incriminati: lo stesso Shabbar, la moglie Nazia, il fratellastro Danish Hasnain e i due cugini di Saman, Ikram Ijaz e Nomanulhaq Nomanulhaq.

 

DANISH HASNAIN - LO ZIO DI SAMAN ABBAS

«Avevamo giurato anche sul Corano» sbotta l'uomo, incredulo del fatto che la scomparsa della figlia, anzi l'uccisione, sia diventata una notizia di reato per i carabinieri. Shabbar è alticcio, il fratellastro prova a placarlo: «Quando tu bevi cominci a sparlare!...». Ma Abbas è una furia. Minaccia: «Se qualcuno ancora parla... non lo lascerò stare». Si mostra senza scrupoli: per scappare «ho lasciato mio figlio lì» in Italia. Infine ammette: «L'ho uccisa io, per la mia dignità, per il mio onore... non m' importa di nessuno» e «se qualcuno non mi conosce ancora ora sapranno tutti chi sono».

 

«Con queste frasi l'islam vero non c'entra nulla» riflette adesso l'avvocato Angeletti che ha fatto tradurre l'audio da persone provenienti dal Punjab «per non avere dubbi su ciò che ha detto il padre di Saman, frasi orribili». Interviene, infine, anche un'altra avvocata, Barbara Iannuccelli, che rappresenta l'associazione Penelope (familiari delle persone scomparse), parte civile al processo: «La fine di Saman? Deve dirci che la voglia di vivere non può essere il motivo di un omicidio».

SAMAN ABBASSAMAN ABBAS PADREDANISH HASNAIN ZIO DI SAMAN ABBAS

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”