auto a guida autonoma non si ferma al controllo della polizia

SONO PIU' INTELLIGENTI LE MACCHINE SENZA PILOTA O I POLIZIOTTI? - IN AMERICA È DIVENTATO VIRALE IL VIDEO DI DUE AGENTI CHE CERCANO DI FERMARE UN'AUTO A GUIDA AUTONOMA CHE VIAGGIA A FARI SPENTI - SI TRATTA DI UN VEICOLO DELLA "CRUISE" APPARTENENTE AL GRUPPO DI GENERAL MOTORS, CHE DOPO ESSERSI ACCOSTATA HA RIPRESO LA SUA CORSA PER ALCUNI SECONDI, DANDO L’IDEA DI UNA POSSIBILE FUGA - L'AZIENDA HA SPIEGATO CHE LA VETTURA NON HA TENTATO DI FUGGIRE, MA È AVANZATA PER… - VIDEO

Enrico Forzinetti per www.corriere.it

auto a guida autonoma non si ferma al controllo della polizia 3

 

Anche la polizia locale deve abituarsi alla presenza per le strade di auto a guida autonoma. Ma i primi approcci non sembrano dei migliori. Un video postato su YouTube lo scorso 9 aprile riprende una scena con elementi surreali in cui due poliziotti di San Francisco provano invano a intervenire su un veicolo senza conducente Cruise, appartenente al gruppo di General Motors, che stava circolando di notte con i fari spenti.

 

Uno dei poliziotti prova inizialmente ad aprire la portiera della vettura, ma non riuscendo torna sui suoi passi verso l’auto delle forze dell’ordine. A quel punto la Cruise però riprende la sua corsa per alcuni secondi, dando l’idea di una possibile fuga. Niente di tutto questo in realtà visto che il veicolo accosta nuovamente a bordo strada con le quattro frecce, ma sempre con i fari spenti. Questa volta provano a intervenire entrambi i poliziotti che però rimangono a girare attorno alla macchina senza concludere nulla.

 

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Cos’è successo

Sulla vicenda è intervenuta direttamente anche Cruise che tramite il proprio account Twitter ha chiarito che la vettura non ha in alcun modo tentato la fuga, ma è avanzata per cercare un posto più sicuro dove fermarsi. Inoltre la società ha anche comunicato la presenza di un numero dedicato proprio alla forze dell’ordine di San Francisco che riscontrano problemi con le vetture senza conducente.

 

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Un agente ha proprio contattato quel numero, fanno sapere dall’azienda, e questo spiegherebbe l’immagine del poliziotto al telefono che gira attorno all’auto. In ogni caso non è stata sporta nessuna denuncia, mentre non è ancora chiaro il motivo per cui il veicolo girasse di notte con i fari spenti. Una questione più che mai importante da comprendere dato che Cruise può effettuare queste corse solo nelle ore notturne. Negli scorsi mesi la società ha iniziato ad offrire corse gratuite con passeggeri a bordo.

 

auto a guida autonoma non si ferma al controllo della polizia 2

I problemi con la guida autonoma

Nel suo piccolo questa vicenda però dimostra ancora alcuni dei problemi che esistono nel mettere in strada i veicoli senza conducente. In questo caso si tratta ovviamente di disagi minori rispetto a incidenti avuti in passato, in alcuni casi anche mortali come successo a un’auto a guida autonoma di Uber nel 2018 a Tempe in Arizona. Dopo uno stop iniziale i test sono ripresi anche se, come dimostrano recenti dati condivisi dell’azienda, più volte è stato richiesto l’intervento della persona al posto di guida.

 

Il caso Tesla

auto a guida autonoma cruise 2

Problemi che interessano da vicino anche Tesla, il cui sistema di guida assistita (ma non autonoma) Autopilot è dallo scorso agosto al centro di approfondite indagini da parte delle autorità Usa per chiarire alcuni incidenti avvenuti contro veicoli a bordo strada. Alcuni studi hanno anche suggerito come lo stesso Autopilot favorisca la distrazione del guidatore, a cui è richiesto di mantenere sempre le mani sul volante.

 

auto a guida autonoma cruise 1

I servizi di Waymo

Ma a fronte di aspetti ancora da risolvere ci sono anche esempi di importanti passi avanti nel mondo della guida autonoma. La divisione Waymo di Alphabet offre già il suo servizio di trasporto Waymo One ai clienti nell’area di Phoenix. Solamente qualche settimana fa ha ottenuto il permesso di far pagare il servizio di trasporto ai clienti sulle strade di San Francisco. Fino ad ora nella città californiana la società non poteva infatti applicare tariffe alle persone a bordo.

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