armi iran, italiani1

UN PO’ LOQUACI GLI SPIONI PARTE-NOPEI E PARTE-IRANIANI – LA COPPIA CONVERTITA ALL’ISLAM CHIACCHIERA DALLE “CARAMELLE AL NAPALM” AGLI OSTAGGI IN LIBIA – IL DRAMMA DELLA FIGLIA E DI QUEL FIDANZATO CARABINIERE – IL LISTINO PREZZI DEI FUCILI MITRAGLIATORI VIA MAIL

 

Dario Del Porto e Conchita Sannino per la Repubblica

 

Per l’anagrafe italiana: ingegnere napoletano. Per l’Islam: il fedele Jafaar. È il ritratto di Mario Di Leva, trafficante internazionale di armi, grazie ai legami della moglie, Anna Maria Fontana.

armi iran, italianiarmi iran, italiani

 

“LE TRIANGOLAZIONI”

 

Era lui, per gli 007 del Gico e i pm, uno dei perni della raffinata organizzazione criminale che «gestiva la vendita di armamenti verso Libia o Iran attraverso triangolazioni» con società con sedi a Panama o in altri paesi stranieri «al fine di eludere i divieti internazionali » legati all’embargo cui sono soggetti quei paesi. Fondamentale è la perquisizione eseguita, nel novembre 2015 nelle case dei Di Leva. A riprova «degli ulteriori legami tra Di Leva e l’Iran», gli inquirenti trovano una lettera.

 

armi iran, italiani2armi iran, italiani2

È «una mail datata 28 novembre 2010, inviata dall’ingegnere a tale Salam Alaykom Hosseini in cui, prima di effettuare un aggiornamento sulle loro trattative, Mario Di Leva precisa che il suo nome da musulmano è Jafaar, in onore del sesto Imam. Dichiarando la sua conversione all’Islam — continuano gli inquirenti — Di Leva spiega che in Italia non gli conviene rinunciare al suo nome di battesimo, dicharandosi musulmano, in quanto la cosa gli causerebbe notevoli difficoltà commerciali».

 

LA LISTA E I PREZZI

 

FUCILE M14FUCILE M14

Vengono sequestrati dai finanzieri «manoscritti» con numeri e elenchi di armi e munizioni, con relativi prezzi. Ad esempio, nella casella mail della società dell’indagato Pardi, è allegato nel gennaio 2015 un contratto «sulla fornitura dei 13.950 fucili da guerra, M14 rifle, fabbricazione Usa. Prezzo singolo: 3mila dollari, totale 41 milioni e 850mila». Così, decine di mail, incartamenti e pizzini riguardano anche gli altri. Come un appunto manoscritto, nella disponibilità dei Di Leva, in cui si parla di «armamenti ».

 

“GLI OSTAGGI? STO IN CONTATTO”

 

libialibia

Tre messaggi audio, ritenuti di particolare rilevanza da due Procure, Napoli e Roma. Tre file che viaggiano via WhatsApp, tra moglie e marito il 22 luglio 2015. È il giorno in cui vengono sequestrati in Libia quattro lavoratori italiani. Mario e Annamaria si messaggiano, in voce. Mario: «Hey hanno rapito quattro italiani in Libia». Annamaria: «Già fatto, notizia vecchia, già sto in contatto ». «Ce li hanno proprio quelli dove noi siamo andati — continua ancora a raccontare la donna — già sto facendo, già sto operando con molta tranquillità e molta cautela».

 

Dichiarazioni sulle quali i pm devono approfondire: non escludono «una loro possibile attività nel complicato meccanismo di liberazione che solitamente avviene tramite il pagamento di riscatti o la mediazione con altri affari ritenuti di interesse dai miliziani». Aggiungono gli inquirenti: «Appare significativo il fatto che i coniugi, ammettano di essere in contatto con soggetti appartenenti a milizie tribali libiche implicate in azioni terroristiche ».

 

L’AMICA DEL PRESIDENTE

armi iran, italiani3armi iran, italiani3

 

Da un ruolo di assessore comunale, nella città vesuviana, quasi 30 anni fa con il Psi prima e il Psdi poi, al profilo di donna manager col velo. È l’ascesa di Anna Maria Fontana, in grado di «intrattenere rapporti con esponenti di alto rango, civile e militare, di paesi del Medio Oriente». È la bionda signora che già nel 2008 compariva sorridente accanto al presidente iraniano (allora nel pieno potere) Mahmoud Ahmadinejad. In quelle stesse foto compare anche un cittadino iraniano, ex esponente di Hezbollah, che oggi vive a Napoli in un quartiere residenziale, e ufficialmente fa l’interprete. Contatto che, per i pm, «desta una particolare preoccupazione ».

 

LA FIGLIA E IL CARABINIERE

 

armi iran, italiani5armi iran, italiani5

È la stessa signora degli intrighi internazionali ad affrontare con occhio materno le frequentazioni “a rischio” di sua figlia. Il dialogo captato è tra Anna Maria e suo figlio Luca. Oggetto: la pericolosa simpatia tra l’altra figlia ed un carabiniere. Scrivono gli inquirenti: «Poi discutono del fatto che non è bene che la ragazza frequenti il carabiniere. La madre replica: “Ma è un bravo ragazzo”. Luca però obietta: “È lei che ha la bocca larga”. Ma è ancora Annamaria a rassicurare: “Volesse il cielo, lui è un bravo ragazzo». La madre conosce i rischi, ma fida sull’intelligenza della ragazza. Difatti replica: «Lei conta a tutti i fatti suoi... sulle scemità, ma sulle altre cose è una tomba».

armi iran, italiani4armi iran, italiani4

 

“CARAMELLE AL NAPALM”

 

In una telefonata dell’aprile 2015, Pardi parla con una donna di «ex aerei militari da trasporto che vengono usati per scopi umanitari anche dall’Onu». Ma aggiunge che loro «aprirebbero i portelloni e lancerebbero caramelle al napalm». Ridono entrambi, appuntano gli inquirenti. E Pardi aggiunge «che con lui non si scherza».

 

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A STOCCOLMA E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....