
IL POTERE E' UNA DROGA E I DITTATORI NON VOGLIONO MORIRE - PUTIN È OSSESSIONATO DALLA VITA ETERNA: IN PIÙ OCCASIONI HA DETTO DI CREDERE ALLA POSSIBILITÀ CHE UN GIORNO LA VITA UMANA POSSA ARRIVARE FINO A 150 ANNI – NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI, IL CREMLINO HA MOLTIPLICATO PER SEI GLI INVESTIMENTI PUBBLICI NELLA RICERCA SCIENTIFICA DEDICATA ALLA LONGEVITÀ – GUARDA CASO, IL PROGETTO CHE HA RICEVUTO PIÙ FINANZIAMENTI È QUELLO DIRETTO DA MARIA VORONTSOVA, ENDOCRINOLOGA E NIENTEPOPODIMENO CHE…FIGLIA DI "MAD VLAD"
Estratto dell’articolo di Paolo Valentino per il “Corriere della Sera”
Nella Russia di Vladimir Putin l’immortalità è un tema, ma soprattutto è un affare di famiglia. Che il capo del Cremlino sia ossessionato dalla vita eterna, lo abbiamo capito in diretta mondiale lo scorso 3 settembre a Pechino, quando un microfono lasciato aperto inavvertitamente catturò la conversazione tra Putin e il leader cinese Xi Jinping, entrambi settuagenari, mentre avanzavano verso la tribuna: «Una volta — diceva quest’ultimo — la gente raramente viveva oltre i 70 anni, adesso a questa età, lei è un bambino».
VLADIMIR PUTIN XI JINPING E KIM JONG UN - PARATA MILITARE IN PIAZZA TIENANMEN A PECHINO
Putin, annuendo con un sorriso sornione, ribatteva tradotto dall’interprete: «Gli organi umani possono essere trapiantati in permanenza al punto che le persone possono ringiovanire e perfino diventare immortali». «Fino a 150 anni» […]
Ma nella conferenza stampa al termine del vertice lo zar era tornato sull’argomento, dicendo di credere alla possibilità che un giorno, forse già entro la fine del secolo, la vita umana possa arrivare fino a 150 anni: «La medicina moderna, soprattutto il trapianto di organi, consente di sperare in un aumento significativo dell’aspettativa di vita». […]
Putin fa sul serio e negli ultimi cinque anni ha moltiplicato per sei gli investimenti pubblici nella ricerca scientifica dedicata al prolungamento della vita. Secondo una inchiesta della Novaia Gazeta Europa , dai sette progetti approvati tra il 2016 e il 2022, per un totale di 20 milioni di rubli (circa 200 mila euro), si è passati ai 43 finanziati negli ultimi tre anni, con stanziamenti pari a 172 milioni di rubli (poco più di 2 milioni di euro). Non solo, altri e più importanti programmi di ricerca sull’invecchiamento hanno ricevuto fondi statali, che si sono sommati a generose donazioni degli oligarchi amici del presidente.
Ed è in quest’ultimo dettaglio che si nasconde il trucco: il più importante e meglio finanziato di questi progetti infatti ha per titolo «Regolazione dei processi di rinnovamento delle cellule del corpo, base fondamentale per il mantenimento a lungo termine dell’attività funzionale degli organi e dei tessuti, della salute e della longevità attiva».
A dirigerlo è l’endocrinologa Maria Vorontsova, 40 anni, maggior azionista e capa del gruppo farmaceutico Nomeko, che di recente ha acquisito tutte le cliniche e i centri di ricerca del fondo pensioni di Gazprom. Vorontsova è anche membro del consiglio d’amministrazione del vasto programma pubblico da 127 miliardi di rubli (1 miliardo di euro) destinato allo sviluppo della genetica russa, il cui presidente è un amico e vecchio sodale dello zar, Michail Kovalchuk.
RAMPOLLE IN ASCESA
Dulcis in fundo , Maria Vorontsova è la figlia di Vladimir Putin e dell’ex moglie Ludmilla. Lei e la sorella Katerina Tikhonova hanno cambiato cognome per ragioni di sicurezza, ma la loro vera identità è conosciuta a tutti. Entrambe in forte ascesa, la loro presenza al Forum di San Pietroburgo nel 2024 è stato il segnale che sono pronte ad acquisire un ruolo pubblico crescente. […]
Parafrasando Erich Fromm, Vladimir Putin vuole allo stesso tempo essere e avere. Ma a pensarci bene, per rimanere alla prima parte della dicotomia, il suo anelito a una longevità senza fine ha una precisa radice filosofica, quella del cosmismo russo, movimento sorto nell’Unione Sovietica dagli scritti di Georgy Fiodorov e abbracciato dal regime bolscevico.
La sua utopia immaginava viaggi interspaziali, alla ricerca di mondi dove la nuova scienza sovietica avrebbe permesso la resurrezione degli antenati, il sogno dell’immortalità, la colonizzazione del cosmo, in ultima analisi la creazione di un universo socialista egualitario. Le prime parole dallo spazio di Yuri Gagarin, il primo astronauta, furono: «Non vedo nessun Dio, ringrazio Fiodorov e il cosmismo se sono qui». Potrebbe essere un’idea: per farlo diventare immortale, si potrebbe mandare Putin nello spazio. E farvelo rimanere.