pestaggio davanti all'azienda dreamland di prato

VOGLIONO ESPORTARE IL MODELLO CINESE IN ITALIA – A PRATO DIECI MANIFESTANTI PACHISTANI SONO STATI PESTATI DA UOMINI CINESI ARMATI DI BASTONI E MAZZE DA BASEBALL DURANTE UNO SCIOPERO DAVANTI ALL’AZIENDA DREAMLAND, AZIENDA DI MODA GESTITA DA PERSONALE CINESE: CINQUE LAVORATORI SONO RIMASTI FERITI, UNO DI LORO È IN GRAVI CONDIZIONI - I DIPENDENTI PROTESTAVANO CONTRO LE CONDIZIONI DI SFRUTTAMENTO E… - VIDEO

 

Maria Elena Gottarelli per "www.fanpage.it"

 

pestaggio davanti all'azienda dreamland di prato 6

Prato, 11 ottobre 2021. In via Galvani, di fronte all'azienda di pronto moda gestita da personale cinese Dreamland, dieci manifestanti pachistani sono stati pestati da uomini cinesi armati di bastoni e mazze da baseball, durante uno sciopero. Cinque lavoratori sono rimasti feriti e uno di loro è in gravi condizioni. Appoggiati dal sindacato SiCobas, gli operai protestavano contro le condizioni di sfruttamento all'interno della Dreamland.

 

pestaggio davanti all'azienda dreamland di prato 5

Durante l'estate l'Ispettorato del Lavoro, in seguito alla denuncia di uno dei lavoratori pestati, aveva effettuato dei controlli speciali all'interno della ditta e aveva rilevato gravi irregolarità quali lavoro in nero, turni di 12 e 14 ore e assenza di ferie e tutele. Gli operai stavano manifestando contro questa situazione quando alcune automobili sono giunte sul posto con a bordo uomini cinesi armati di mazze e bastoni, che hanno iniziato a pestare i lavoratori disarmati.

 

Non è ancora chiaro se gli aggressori, tutti cinesi, fossero o meno legati alla Dreamland.  Sul posto erano presenti anche agenti della Digos che hanno ripreso l'intera scena. Il coordinatore del SiCobas di Prato Luca Toscano denuncia anche il non intervento delle forze dell'ordine. "Gli agenti della Digos, che erano circa quattro, si sono limitati a riprendere quello che stava succedendo senza intervenire nemmeno a parole. Non hanno letteralmente detto nulla". Secondo il racconto di Toscano nemmeno la polizia è intervenuta e, in seguito al pestaggio, gli aggressori se ne sono andati indisturbati a bordo delle loro auto.

pestaggio davanti all'azienda dreamland di prato 4

 

Il più grave dei ricoverati è Altaf, che nel video è l'uomo steso a terra. L'uomo avrebbe perso i sensi durante i pestaggi e, stando alla testimonianza di Toscano, al suo risveglio nella tarda serata dell'11 ottobre non ricordava nulla dell'accaduto. Era stato proprio Altaf l'operaio che, a giugno scorso, aveva fatto scattare i controlli dell'Ispettorato del Lavoro denunciando le condizioni all'interno della Dreamland.

 

Controlli alla Dreamland

 

pestaggio davanti all'azienda dreamland di prato 3

Insieme ad altre 64 aziende del circuito tessile pratese tutte soggette a controlli e perizie, la Dreamland ha subito delle sanzioni la scorsa estate, ma, secondo Luca Toscano, "le è bastato pagare la multa per tornare a pieno regime". "È questo il meccanismo che viene messo in atto regolarmente qui a Prato e che permette a questo circolo vizioso di continuare ad alimentarsi", denuncia Toscano.  "L'Ispettorato effettua i controlli, vengono rilevate gravi irregolarità, l'azienda subisce sanzioni ridicole, paga la multa grazie al suo mastodontico fatturato, e torna ad agire sfruttando i lavoratori come se niente fosse".

pestaggio davanti all'azienda dreamland di prato 2

 

Non è la prima volta che Prato si trasforma nel teatro di pestaggi e violenze contro operai stranieri. A giugno dei lavoratori della ditta di stamperia tessile Texprint s.r.l. erano stati picchiati con dei mattoni dai rappresentati dell'azienda a conduzione cinese. Come nel caso della Dreamland, i lavoratori protestavano contro turni massacranti, ferie, infortuni e malattia non pagati e assenza di qualsiasi diritto garantito dalla Costituzione italiana.

pestaggio davanti all'azienda dreamland di prato 1

 

 

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…