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PSICOSI TERRORISMO A TORINO - IL FILM ERA DI FANTASCIENZA, MA LA FUGA DAL CINEMA È REALTÀ: LA MAGGIORANZA DEI 150 SPETTATORI ABBANDONA LA SALA PRIMA DELLA TERMINE DELLA PROIEZIONE PERCHÉ TERRORIZZATI DALLA PRESENZA DI UNA FAMIGLIA MAROCCHINA

Paolo Coccorese per La Stampa

 

the space - torinothe space - torino

I racconti delle maschere evocano uno degli episodi simbolo della storia del cinema. All' improvviso una gran parte degli spettatori della sala numero cinque ha deciso di uscire prima dei titoli di coda del film spiegando che c' era un problema in platea, racconta uno dei giovani che strappa i biglietti al The Space di via Livorno a Torino, un multisala dove il primo gennaio non aveva in cartellone la pellicola dei fratelli Lumière, L' arrivo del treno alla stazione di La Ciotat, che per il suo realismo scatenò il fuggi-fuggi in sala, ma un avvincente film di fantascienza che aveva scelto di guardare anche una famiglia magrebina.

 

Una delle tante che frequenta il quartiere attorno al Parco Dora, ma che questa volta ha attirato i sospetti degli altri spettatori che scambiandoli per dei potenziali terroristi, hanno deciso di abbandonare le proprie poltroncine rosse prima della termine della proiezione.

 

In via Livorno, la squadra del personale che permette il funzionamento di uno dei più grandi cinema del Piemonte ammette di non aver mai assistito a nulla di simile. Di solito - raccontano chiedendo l' anonimato -, quando qualcuno dei nostri clienti si lamenta i problemi sono di tipo tecnico: l' audio non funziona a dovere, le luci d' emergenza non si sono spente in sala o la proiezione è stata cancellata. Una lunga serie di difficoltà che fanno parte della normale amministrazione di una multisala come il The Space, una delle attrazioni della galleria commerciale Parco Dora dove lunedì si è scatenata la psicosi terrorismo.

the space - torinothe space - torino

 

Secondo le ricostruzioni, la maggioranza dei 150 spettatori avrebbe abbandonato la sala perché terrorizzati dalla presenza di una famiglia marocchina. La signora aveva il velo, raccontano all' ingresso del cinema dove si sospetta che a scatenare il fuggi-fuggi siano state alcune risate e commenti in lingua araba dei bambini, di cui uno sordomuto, che si sarebbero coperti gli occhi e inviato alcuni messaggi su WhatsApp dopo aver assistito a una inaspettata scena osé di Passenger di Morten Tyldum.

 

Niente di speciale, se non fosse che negli occhi di alcune delle persone presenti in platea erano ancora ben vive nella memoria altre immagini: quelle della strage di Capodanno a Istanbul. Fotogrammi terribili dell' ennesimo attacco terroristico, ma che sembra quasi impossibile che qualcuno possa aver collegato alla tranquilla famiglia del The Space.

DUOMO MILANO MUSULMANIDUOMO MILANO MUSULMANI

 

Dalla direzione del cinema non rilasciano dichiarazioni. In via Livorno, sono intervenuti i carabinieri con due pattuglie del Nucleomobile e una del Primo Intervento: in pochi minuti hanno svelato che dietro il fuggi fuggi dalla sala, non c' era nient' altro che un' esagerata e ingiustificata paura.

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