uffici fase 2

CHI PUO’ CONTINUI CON LO SMART WORKING - DIVISORI E NIENTE RIUNIONI, LA RIVOLUZIONE NEGLI UFFICI - LA TASK FORCE DI COLAO PREPARA LA RELAZIONE AL GOVERNO SULLA BASE DEL REPORT TECNICO INAIL: GLI SPAZI DI LAVORO DEVONO ESSERE “RIMODULATI” NELL'OTTICA DEL DISTANZIAMENTO SOCIALE - DOVRÀ ESSERE MISURATA LA FEBBRE A TUTTI I DIPENDENTI CON IL TERMO-SCANNER, CHI HA PIÙ DI 37,5 VA RIMANDATO A CASA...

Rosario Dimito per “il Messaggero”

 

uffici fase 2

Le industrie manifatturiere (tessile, abbigliamento, automotive), cantieri e edilizia potrebbero aprire da lunedì 27 in base al codice Ateco e perchè fra le tre classificazioni di rischio contagio (esposizione, prossimità e aggregazione) hanno un «rischio basso o medio-basso e potrebbero avere priorità in un processo graduale di rimodulazione delle misure contenitive, unitamente ad una adeguata e partecipata strategia di prevenzione e organizzazione del ciclo produttivo e organizzativo anche mirata al contenimento del rischio di aggregazione correlato».

 

L' ALTA VELOCITÀ Nei primi giorni della prossima settimana Giuseppe Conte potrebbe varare un nuovo Dcpm per regolare le altre riaperture a partire da lunedì 4, e la novità maturata ieri sera è che potrebbero riaprire anche banche, attività finanziarie e assicurazioni.

 

uffici fase 2

Ci sono però mugugni in alcuni settori (bar, ristoranti, trasporti) che lamentano regole che di fatto rendono meno dispendioso dal punto di vista economico la non apertura. Frecciarossa e Italo dovrebbero ripartire il 9 maggio a causa del protrarsi delle operazioni di manutenzione della rete da parte di Rfi: l' Alta velocità contesta i limiti imposti alla circolazione dei passeggeri nelle stazioni con corsie preferenziali per chi parte, chi arriva e termo-scanner, mentre gli operatori hanno accettato la distribuzione di mascherine e guanti.

 

Sul tavolo della task force guidata da Vittorio Colao che domani dovrebbe stilare la relazione da presentare al governo, c' è la relazione tecnica predisposta dall' Inail con un set di indicazioni per la fase 2. Ieri e oggi Colao e i membri del gruppo di lavoro stanno facendo i compiti a casa e domani, sempre da remoto, è prevista la riunione che dovrebbe approvare la relazione con le proposte operative.

 

uffici fase 2

Colao si sta interfacciando con il ministro della Salute Roberto Speranza, molto prudente a rimettere in azione le attività produttive, e con il ministro dello Sviluppo Stefano Patuanelli, che invece propende per una riapertura graduale. Poi il governo si confronterà con il Comitato tecnico scientifico, che nelle ultime ore, sta mostrando più flessibilità rispetto alle chiusure precedenti e sarebbe disponibile a condividere l' indicazione di una fase 2 uguale per tutti, a condizione che non si traduca i un liberi tutti immediato.

 

Il documento di 22 pagine di Inail, di cui Il Messaggero è venuto in possesso, è una buona base di partenza. «In una analisi di priorità della modulazione di misure contenitive, va considerato l' impatto che la riattivazione dei settori comporta nell' aumento di occasioni di aggregazioni», si legge. «Dovrà essere misurata la febbre a tutti i dipendenti con il termo-scanner, chi ha più di 37,5 va rimandato a casa, come quelli che hanno tosse monitorando chi è entrato in contatto col loro». Negli uffici delle regioni rosse «dovrebbero essere fatti i tamponi a tutti i lavoratori prima di farli accedere al posto di lavoro».

 

la pulizia degli uffici postali della zona rossa 7

Agire sulla prevenzione della diffusione del virus, tramite «rimodulazione degli spazi e postazioni di lavoro, orario di lavoro e dell' articolazione in turni». Gli spazi di lavoro devono essere «rimodulati nell' ottica del distanziamento sociale utilizzando anche uffici inutilizzati, sale riunioni».

 

Per gli ambienti dove operano più lavoratori contemporaneamente vanno trovate «soluzioni innovative con il riposizionamento delle postazioni di lavoro adeguatamente distanziate tra loro e l' introduzione di pannelli in plexiglass». Per gli spazi comuni, «comprese mense, punti di ristoro, spogliatoi e servizi igienici deve essere prevista una ventilazione continua degli ambienti. Nella gestione dell' entrata e dell' uscita dei lavoratori devono essere favoriti orari scaglionati e, laddove possibile, prevedere una porta di entrata e una di uscita dedicate».

 

fase 2

Limitare al minimo indispensabile spostamenti interni all' azienda. Non sono consentite le riunioni in presenza, garantendo un distanziamento con preferenza per lo smart working. L' accesso di fornitori esterni potrà avvenire secondo modalità, percorsi e tempistiche definite; per le attività di carico/scarico si dovrà rispettare il previsto distanziamento. Andranno inoltre ridotte le trasferte.

 

L' articolazione del lavoro potrà essere ridefinita con orari differenziati che favoriscano il distanziamento sociale riducendo il numero di presenze in contemporanea nel luogo di lavoro e prevenendo assembramenti all' entrata e all' uscita con flessibilità di orari.

 

FAVORIRE L' AUTO PROPRIA «È essenziale evitare aggregazioni sociali anche in relazione agli spostamenti per raggiungere il posto di lavoro e rientrare a casa, con particolare riferimento all' utilizzo del trasporto pubblico». Per tale motivo è necessaria «un' azione integrata per mitigare questa tipologia di rischio tramite misure organizzative dedicate, ad esempio adottando piani di mobilità adeguati, misure specifiche per disciplinare l' uso dei mezzi pubblici o incentivando forme di trasporto sul luogo di lavoro differenti, anche con il mezzo privato. In ogni caso, all' interno dei mezzi pubblici oltre al distanziamento sociale è raccomandabile l' uso di mascherine per tutti gli occupanti».

 

Misure anti affollamento dei mezzi pubblici per andare al lavoro, mascherine, con incentivazione all' utilizzo dell' auto propria.

fase 2

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…