vladimir putin

OPERETTA RUSSA - PUTIN È DISPERATO, NON POTENDO PIÙ COSTRINGERE I RUSSI AD ANDARE A MORIRE IN UCRAINA ORA PROVA A CONVINCERLI AD ARRUOLARSI CON DEGLI SPOT TELEVISIVI DA OPERETTA – NEI FILMATI REGISTRATI CON ATTORI DI INFIMA CATEGORIA, COMMISSIONATI DAL MINISTERO DELLA DIFESA RUSSO, SI PROMETTONO SOLDI, DONNE E SUCCESSO A COLORO CHE INDOSSERANNO LA DIVISA (SE TORNERANNO VIVI DALLA GUERRA) E NON VIENE MAI SPECIFICATO IN QUALE LUOGO VERRANNO SPEDITI A MORIRE…

Anna Zafesova per “la Stampa”

 

statua di putin con la testa di cazzo 4

Un uomo di mezza età, brizzolato e con le spalle curve, nascondendo lo sguardo, chiede alla figlia adolescente il suo salvadanaio con i risparmi per il telefonino, giustificandosi con il ritardo della busta paga nella fabbrica dove lavora. Origlia da dietro la porta la figlia raccontare a un'amica che suo padre era stato un eroe di una non meglio precisata guerra rimasto ferito, disadattato nella vita civile.

 

L'amica replica che suo padre ha risolto tutti i suoi problemi arruolandosi nell'esercito per andare a combattere "laggiù". L'uomo che ascolta posa il salvadanaio e si allontana. Il fotogramma successivo lo mostra sei mesi dopo rientrare a casa in uniforme, sorridente e deciso, abbracciare la figlia che gli salta al collo e allungarle una scatoletta bianca molto simile a quella di un iPhone. Fuori campo suona una musica trionfante, sventola il tricolore russo, avanzano carri armati con il simbolo della Z, e una scritta promette: «Sicurezza della patria, felicità della famiglia, futuro dei figli».

 

La nuova versione del leggendario manifesto degli Anni 20 che esortava i volontari ad arruolarsi nell'Armata Rossa contiene incentivi che i bolscevichi non prevedevano. Nella serie di videoclip prodotti per convincere i maschi russi ad andare a combattere - anche se la destinazione in Ucraina non viene mai esplicitamente menzionata - i benefici materiali svolgono un ruolo importante se non predominante. In un altro spot, un giovanotto contadino un po' impacciato menziona agli amici di bevute la sua intenzione di andare volontario «per cambiare qualcosa», per poi riapparire in uniforme, al volante di una fiammante auto nuova, rifiutando di bere qualcosa insieme: è tornato al villaggio soltanto per vendere la casa.

Alessandro Orsini Putin meme

 

Un altro filmato mostra un giovane arruolarsi per non pagare i suoi numerosi debiti, agitando davanti al naso di due agenti del servizio riscossione il suo contratto da volontario che gli concede una vacanza fiscale: una «decisione da uomo», si complimenta lo slogan finale della pubblicità. Ma c'è spazio anche per motivi di cuore: in uno degli spot, un militare incontra per strada una ex fidanzata, che resta talmente colpita dall'aspetto sportivo e importante che gli viene conferito dalla mimetica da proporgli subito di tornare assieme.

 

Mentre il ministero della Difesa russo sta formando gruppi di attori e musicisti da mandare al fronte a rincuorare i militari, una campagna pubblicitaria mostra come la voragine aperta dalla guerra voluta da Vladimir Putin abbia bisogno di venire riempita in continuazione. Nonostante il Cremlino ufficialmente neghi la ripresa della mobilitazione che dalla fine di settembre ha portato nelle trincee del Donbass 300 mila maschi russi (mentre un altro milione circa si è dato alla fuga all'estero), la disastrosa invasione dell'Ucraina richiede decine di migliaia di soldati.

 

vladimir putin ha voglia di te

Indiscrezioni dei media d'opposizione parlano di altri 300 mila coscritti da richiamare entro la primavera, per quella nuova offensiva russa che anche i comandanti di Kyiv ritengono disperata, ma probabile. Le perdite russe, secondo gli ucraini, si aggirano intorno alle 100 mila, e l'urgente bisogno di nuove reclute potrebbe portare anche a un aumento della durata del servizio di leva, come si è fatto scappare in un'intervista il commissario militare di Dmitrov, nei pressi di Mosca.

 

La coscrizione forzata, con le retate negli uffici, nelle fabbriche e perfino nelle palestre, non poterà però nuovi consensi al regime, e quindi si cerca di scommettere sui volontari.

Qual è l'identikit di quelli che potrebbero farsi convincere a entrare in guerra lo si vede dagli spot pubblicitari, chiaramente commissionati in base a uno studio di marketing sociale. I filmati sono girati in maniera molto didattica, gli attori sono legnosi e le battute scontate, ma evidentemente non sono diretti a grandi cultori della cinematografia: i loro protagonisti sono russi semplici, giovani e non, squattrinati, sottomessi e imbranati.

 

vladimir putin

La sceneggiatura sottolinea come l'uniforme permette loro di compiere un progresso non solo economico, ma sociale: non devono più temere il fisco, la banca, la moglie e il datore di lavoro, e possono realizzare i loro sogni - l'auto, il telefonino, il mutuo, il trasferimento in città - andando a uccidere gli ucraini.

 

Il prezzo morale da pagare rimane fuori campo, e il telefonino che il papà in uniforme allunga alla figlia è particolarmente inquietante, soprattutto dopo i saccheggi dei russi nei territori occupati, e dopo che decine di smartphone ucraini sono stati ritrovati dai loro ex proprietari nei mercatini online della Russia profonda. Ancora più agghiacciante è lo spot del ragazzo che si arruola in guerra perché il suo videogame preferito gli è venuto a noia, per sparare a bersagli veri.

 

CICCIO KIM PUTIN

Il patriottismo e la "guerra di civiltà" con l'Occidente menzionati spesso da Putin sembrano non essere considerati moventi validi, almeno non per i russi, mentre il leader ceceno Ramadan Kadyrov insiste invece ad appellarsi alla solidarietà dei musulmani. In un appello sui suoi social, scritto stranamente in cinese, esorta i confratelli a sfidare gli occidentali che «vogliono trasformarci tutti in animali sovvertendo tutti i nostri valori», mischiando in un video adunate islamiste, comizi di Hitler e cortei Lgbt. Guerra santa, o occasione per risanare le finanze familiari, il marketing del Cremlino non sembra incentivare le potenziali reclute: secondo il portavoce dello spionaggio militare ucraino Andrey Yusov, più di un milione di russi hanno contattato negli ultimi mesi il programma "Voglio vivere" per sapere come arrendersi in caso di invio al fronte.

vladimir putin al club valdai di mosca 5vladimir putin al club valdai di mosca 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA