
PUTIN, MA NON ERA MEGLIO ISCRIVERSI IN PALESTRA INVECE DI INVADERE L’UCRAINA: “HO SEMPRE VOGLIA DI PRENDERE A PUGNI QUALCUNO” (MA CHI SEI, IVAN DRAGO?) – “CI CONVIVO CON QUESTA COSA, MA LO COMBATTO. NON MI SONO MAI PENTITO DI ESSERE DIVENTATO PRESIDENTE. IL MIO SUCCESSORE? CI PENSO, MA LA SCELTA SPETTA AL POPOLO” – NELLO SHOW IN TV PER I 25 ANNI AL POTERE “MAD VLAD” APRE ANCHE LA “SUA” CUCINA E SI FA INTERVISTARE DAVANTI AL FRIGO TRA I PRODOTTI DEL DISCOUNT (HA PURE IL BRACCINO CORTO LO ZAR…)
Articolo di Rosalba Castelletti per repubblica.it - Estratti
vladimir putin nel suo appartamento al cremlino
È dalla prima presidenziale vinta il 26 marzo del 2000 che si parte: 25 anni dopo, quando l’orologio a pendolo rintocca le 2, Putin tiene ancora un colloquio dietro l’altro. Riceve Zarubin che è oramai il mattino del 27 e lo porta nel suo appartamento a un tiro d’ascensore. Una palestra dove si allena «un’ora e mezza al giorno».
Una biblioteca, due camere da letto e quella che chiama «chiesa domestica» dove s’inginocchiò per la prima volta a pregare per gli ostaggi del teatro Dubrovka nel 2002. Un salotto con un pianoforte a coda che suona «molto raramente», un ritratto dello zar Alessandro III e il camino attorno al quale sorseggiò tè con Bill Clinton e Xi Jinping.
vladimir putin nel suo appartamento al cremlino
«Che cosa posso offrirvi?», chiede da perfetto padrone di casa, indicando la scatola di «deliziosi cioccolatini bielorussi» avuti in dono da Aleksandr Lukashenko. Poi tira fuori dal frigo una bottiglia di kefir – «di Rjazan», notano i media – e, impugnate un paio di tazze bianche dalla credenza, invita Zarubin ad accomodarsi in sala da pranzo intorno a una tavola spartana con banane incellofanate, miele, macina-spezie, salsa di soia e tovaglioli di carta. Tutti prodotti russi? «Beh, certo. Quali se no?», risponde con orgoglio sovranista.
Il sito indipendente Agentsvo nota anche che i marchi sono tutti a favor di telecamera e provengono tutti dagli scaffali delle catene di supermercati più economiche come Perekriostok e persino da discount come Pjaterochka e Dixie: la salsa di soia Kikkoman da 889 rubli, 9 euro, l’aceto balsamico Casa Rinaldi da 557 rubli e i tovaglioli Zewa.
vladimir putin nel suo appartamento al cremlino con il giornalista Pavel Zarubin
Alle pareti ci sono stucchi e specchi bordati d’oro, su una consolle un’icona del Cristo Salvatore Acheropita, ma nulla a che vedere con l’opulenza del segreto “palazzo” sul Mar Nero rivelata dall’oppositore oramai defunto Aleksej Navalny nel 2021 che provocò le ultime grandi proteste viste in Russia. Putin ci tiene a presentarsi come un leader che «respira la stessa aria di milioni di russi», sue testuali parole, non «un politico che siede e decide i destini». Un comandante-in-capo tutto casa, ufficio e chiesa.
(…)
Non mancano gli aneddoti. Ha mai voglia di prendere a pugni qualcuno? «Sempre, ci convivo, ma lo combatto». Pentito di essere diventato presidente? «Mai», ma «penso sempre» a un successore. «Ma alla fine la scelta spetta al popolo. Pertanto, quando ci penso, e ci penso costantemente, penso naturalmente che dovrebbe emergere una persona, o meglio ancora più persone, affinché la gente abbia una scelta, che possano ottenere questa fiducia dai cittadini del Paese». (...)
vladimir putin nel suo appartamento al cremlino con il giornalista Pavel Zarubin
vladimir putin nel suo appartamento al cremlino con il giornalista Pavel Zarubin
MEME SULL INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY A SAN PIETRO BY EMAN RUS