
QUEGLI STRANI RAPPORTI TRA ENRICO PAZZALI E LA GUARDIA DI FINANZA – NELL’INDAGINE SULLA SOCIETA’ “EQUALIZE”, I PM CHIEDONO CONTO A PAZZALI DI UNA SUA FRASE INTERCETTATA: “UN PM INDAGA SU DI ME, ME L’HA DETTO UN GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA” - PAZZALI HA SPIEGATO CHE NON C’E’ STATA UNA FUGA DI NOTIZIE: “MI TROVAVO ALLO STADIO E HO PROVATO A SALUTARE IL COLONNELLO RUSSO, LUI SI MOSTRÒ FREDDO E SI MISE A PARLARE CON ALCUNI GENERALI. A QUEL PUNTO HO SOSPETTATO CHE LA GDF STESSE FACENDO UN'INDAGINE O ACCERTAMENTI SU DI ME, ANCHE SE IL GENERALE CARRARINI, MI DISSE CHE DOVEVO ‘STARE TRANQUILLO’” – “DOMANI”: “IL NOME DI CARRARINI ERA GIA’ EMERSO NELLE CARTE SU EQUALIZE: PAZZALI AVREBBE ORGANIZZATO UN INCONTRO TRA LUI E LA MINISTRA SANTANCHÉ NEGLI SPAZI DELLA FONDAZIONE FIERA MILANO. ERA IL 26 GIUGNO 2023. NON È DATO SAPERE SE ALLA FINE L’INCONTRO SI È TENUTO. SE FOSSE COSÌ, SAREBBE DI UN CERTO VALORE DAL MOMENTO CHE VENNE ORGANIZZATO QUANDO LE INDAGINI SU VISIBILIA CONDOTTE DALLA GDF ERANO IN CORSO”
Estratto dell’articolo di Enrica Riera per https://www.editorialedomani.it
Nel corso dell’interrogatorio dello scorso 7 ottobre, l’ex presidente della Fondazione Fiera Milano ha fornito ai magistrati la sua versione dei fatti. Anche su come fosse venuto a conoscenza di presunti accertamenti a suo carico
«Gallo e Calamucci dialogano fra di loro e dicono che dal suo accertamento Sdi non risultano precedenti o indagini in corso». I pm Francesco De Tommasi e Antonello Ardituro rievocano un vecchio ricordo all’ex presidente della Fondazione Fiera Milano, Enrico Pazzali, interrogato, come raccontato da questo giornale, lo scorso 7 ottobre, nell’ambito dell’inchiesta su Equalize, la società milanese dietro la quale si celava una presunta fabbrica di dossier.
L’episodio è noto: dagli atti dell’indagine era infatti già emerso che il manager legato alla destra meneghina avrebbe chiesto all’ex socio e all’ex hacker di verificare, tramite la banca dati del ministero dell’Interno, se ci fosse un procedimento penale a suo carico. «Un pm indaga su di me, me l’ha detto un generale della Guardia di finanza», disse Pazzali ai suoi uomini intercettato.
Motivo per cui, in sede di interrogatorio, i magistrati chiedono all’ex presidente della Fondazione, sodale, almeno un tempo, del presidente del Senato Ignazio La Russa, chi fosse il responsabile di quella comunicazione. «Come commenta quella intercettazione?», chiedono per l’appunto i pm.
Pazzali risponde. E minimizza: «Non c'è stata una vera fuga di notizie ma sono state mie supposizioni. Sono anche basito dal fatto che i due avessero fatto degli accertamenti Sdi su di me e che mi chiamassero "Zio bello" e con altri nomignoli ingiuriosi. Non sono stato di certo io a chiedere a Gallo e Calamucci di fare accertamenti Sdi su di me, anche perché non mi ha mai prodotto un report sul mio nominativo e non mi ha mai comunicato in nessuna forma i presunti risultati Sdi».
Ma i pubblici ministeri insistono. «In sede di interrogatorio – dicono – Gallo e Calamucci hanno ribadito che è stato un generale della Gdf a riferirle delle indagini sul suo conto, circostanza che avrebbero appreso direttamente da lei, come commenta tali dichiarazioni?».
Il commento arriva subito: «Calamucci – risponde il manager – è un bugiardo cronico (...) non gli ho parlato di alcun generale della Gdf che mi ha rivelato le indagini». Dunque, nessuna fuga di notizie, secondo Pazzali, in relazione alle indagini che avrebbero dovuto riguardare una sua consulenza.
Tuttavia, a un certo punto, il racconto del manager si fa ancora più misterioso. Ecco che ai pm spiega: «Ricordo di una occasione, segnatamente una partita di calcio dove c'erano alcuni generali della Gdf (...) Mi trovavo nel lounge dello stadio e ho provato a salutare il colonnello Russo, lui si mostrò freddo e si mise a parlare con alcuni dei generali. A quel punto ho sospettato che la Gdf stesse facendo un'indagine o accertamenti su di me, anche se il generale della Gdf Carrarini, su mia richiesta, durante la partita, mi ha detto che dovevo "stare tranquillo" (...)
Ho acquisto un ulteriore elemento di valutazione durante un successivo incontro con Carrarini, che nel corso della nostra conversazione face riferimento al progetto Bergamo-Brescia e da lì desussi che poteva trattarsi della mia consulenza».
Non è la prima volta che il nome del generale Carrarini si rinviene all’interno delle carte giudiziarie di Equalize: Pazzali, si legge negli atti, avrebbe infatti organizzato un incontro tra lui e la ministra del Turismo Daniela Santanché negli spazi della Fondazione Fiera Milano.
Era il 26 giugno 2023. Non è dato sapere se alla fine l’incontro si è effettivamente tenuto. Di certo, se fosse così, l’incontro sarebbe di un certo valore dal momento che venne organizzato quando le indagini su Visibilia condotte dalla Guardia di finanza milanese erano in corso.
«Se non ha chiesto lei a Gallo ? Calamucci di fare accertamenti Sdi su di lei, per quale motivo avrebbero dovuto farlo?», chiedono, in ultimo, i pm. E Pazzali: «Secondo me Gallo lo ha fatto pensando che avrebbe potuto farmi piacere sapere se ero indagato o meno, tuttavia preciso che lui non mi ha detto di aver fatto accertamenti Sdi su di me e sapeva che se me lo avesse detto chiaramente mi sarei arrabbiato con lui». L’ex poliziotto è morto lo scorso 9 marzo, con sé ha portato una serie di misteri e risposte a molte domande.