ramy elgaml fares bouzidi

"SE RAMY E L'AMICO SI FOSSERO FERMATI NON SAREBBE SUCCESSO NULLA. CHI ACCUSA I CARABINIERI SI DEVE VERGOGNARE" - GIUSEPPE CRUCIANI COMMENTA IL VIDEO DELL'INSEGUIMENTO IN CUI HA PERSO LA VITA IL 19ENNE EGIZIANO - SECONDO LA RELAZIONE DEI VIGILI DI MILANO: "L'AUTO DEI MILITARI E LO SCOOTER NON SI TOCCANO", NONOSTANTE LA VOLANTE RESTI ATTACCATA ALLA MOTO - LA TESTIMONIANZA DI UN 28ENNE CHE SOSTIENE DI AVER RIPRESO LA SCENA E DICE DI ESSERE STATO COSTRETTO DAI CARABINIERI (INDAGATI PER DEPISTAGGIO E FAVOREGGIAMENTO) A CANCELLARE IL VIDEO

 

1 - RAMY, LA RELAZIONE DEI VIGILI: «AUTO E SCOOTER NON SI TOCCANO»

Estratto dell'articolo di Pierpaolo Lio per il “Corriere della Sera”

 

INCIDENTE IN CUI E MORTO Ramy Elgaml

«Le immagini danno un segnale brutto». «L’ultima delle cose utili da fare è perseguire i carabinieri». Fanno ancora discutere i video dell’inseguimento che all’alba del 24 novembre è costato la morte al 19enne egiziano Ramy Elgaml. Ancor di più i commenti («è caduto? bene») scambiati dagli inseguitori via radio. Per il sindaco di Milano Beppe Sala «le immagini danno un segnale brutto, non c’è dubbio. Però attendiamo che la giustizia faccia il suo corso».

 

Al suo fianco, l’ex capo della polizia Franco Gabrielli, suo consulente alla sicurezza, fa però notare che «quella non è la modalità corretta con cui si conduce un inseguimento perché c’è pur sempre una targa, un veicolo». Diversa la posizione del centrodestra, riassunta da Matteo Salvini: «Quando c’è la morte di un ragazzo è sempre una sconfitta», spiega il vicepremier, ma «penso che l’ultima delle cose utili da fare sia perseguire i carabinieri perché hanno fatto il loro lavoro».

 

video dell inseguimento di Ramy Elgaml a milano il 24 novembre 2024

Ieri riunione in procura tra i pm e gli investigatori dell’Arma che conducono l’inchiesta per «omicidio stradale». Sono indagati il vicebrigadiere al volante della pattuglia e il 22enne Fares Bouzidi che guidava il Tmax. L’ipotesi di reato non è cambiata.

 

L’aggravamento dell’accusa dei pm in «omicidio volontario con dolo evenutale», chiesta dai legali di Fares e filtrata nelle scorse ore dalla procura, appare oggi un’ipotesi meno concreta. I video dell’inseguimento, compresi quelli della dashcam di un carabiniere, e le comunicazioni radio erano stati forniti ai magistrati già nei primi giorni d’inchiesta.

 

 

La morte di Ramy è documentata in 40 frame, che raccontano gli ultimi dodici secondi di vita del 19enne del Corvetto. Dalle 4.03 e 29 secondi, alle 4.03 e 41 secondi. Sono le riprese (di due diverse telecamere) analizzate dagli investigatori del nucleo radiomobile della polizia locale nel «Fascicolo di ricostruzione dinamica» dell’incidente.

 

video dell inseguimento di Ramy Elgaml a milano il 24 novembre 2024

Mostrano la Giulietta dei carabinieri tallonare da vicinissimo lo scooter in fuga. Fino alla caduta mortale. Il contatto tra i veicoli, però, avviene prima che i mezzi entrino nel raggio d’azione dei due sistemi di videosorveglianza. Viene solo intuito dai tecnici in base a «un repentino spostamento verso sinistra» della luce del faro dello scooter che, alle 4.03 e 38 secondi, sta per entrare nell’inquadratura.

 

Sulla moto restano le tracce su marmitta, pedaliera destra del passeggero e freccia posteriore destra. Quando compaiono nelle riprese all’incrocio, nonostante il tocco lo scooter è ancora in piedi e «inclinato leggermente a sinistra» e prova a svoltare verso via Quaranta.

 

video dell inseguimento di Ramy Elgaml a milano il 24 novembre 2024

L ’autoradio gli sta incollata, con gli stop già accesi. Sono le 4.03 e 39 secondi, quando il Tmax «corregge l’assetto di marcia», comincia la frenata e la «perdita dell’assetto di marcia». E inizia a cadere, come testimoniano i primi segni lasciati sull’asfalto dalle carene della moto. Ma nella ricostruzione grafica di questo frame , eseguita dai vigili, tra i due veicoli c’è comunque spazio, pochissimo spazio, questione di centimetri. E non sembra esserci in questa fase un urto.

 

Alle 4.03 e 40 secondi, si nota Ramy «perdere l’equilibrio» e cadere. Il 19enne è seduto dietro, con il casco in testa. È invece l’amico alla guida a viaggiare senza dopo averlo perso durante l’inseguimento. Poi, Ramy «scompare in prospettiva dietro la parte anteriore» della pattuglia. Lo scooter «rovina al suolo». [...]

 

2 - «AVEVO RIPRESO TUTTO COSTRETTO DAI MILITARI A CANCELLARLO ANCHE DAL CESTINO»

Estratto dell'articolo di P. Lio per il “Corriere della Sera”

 

FARES BOUZIDI - foto lapresse

«Stavo tornando a casa, volevo mangiare un panino da un ambulante all’incrocio tra via Quaranta e via Ripamonti. Ho iniziato a sentire le sirene già all’altezza dell’incrocio di via Toscana. Ho avuto l’istinto di prendere il telefono in mano e ho iniziato la registrazione. Mi sarei aspettato di registrare l’inseguimento e non l’incidente». Inizia così la deposizione di Omar E., il 28enne supertestimone della morte di Ramy davanti al pm Marco Cirigliano.

 

È il giovane a cui due militari, oggi indagati per depistaggio e favoreggiamento, avrebbero fatto cancellare il video dell’incidente. «Vedevo questi mezzi percorrere via Ripamonti ad una velocità inaudita. Arrivati all’incrocio la moto ha inchiodato, l’auto era vicinissima, ho sentito le gomme dell’auto fischiare sui binari e ho sentito la collisione».

 

proteste a corvetto per ramy elgaml 2

Il giovane, autista Ncc, racconta: «La macchina non ha avuto la prontezza di frenare subito, ho visto poi in quel momento l’urto tra la macchina e lo scooter. Ricordo che i ragazzi erano in procinto di svoltare, quindi l’auto con l’anteriore destro ha tamponato il posteriore sinistro dello scooter». Poi aggiunge: «Credo che i carabinieri non si aspettassero che a quella velocità i ragazzi inchiodassero e provassero a svoltare, sono stati sorpresi. Anche io mi aspettavo andassero dritti. Secondo me quello è stato il momento in cui, se ci fosse stata distanza, non ci sarebbe stato l’impatto».

 

Nei video si vede il ragazzo indietreggiare: «Ero molto agitato, ho visto la macchina che non è riuscita a frenare, lo scooter aveva perso il controllo dopo l’urto e ha iniziato a sbacchettare a causa della velocità senza riuscire a mantenere l’equilibrio. Il conducente dello scooter è stato sbalzato in avanti mentre lo scooter e l’auto hanno colpito il palo».

[...]

 

ramy elgaml

Poi due militari si rivolgono a lui. «Stavo ancora registrando quando una pattuglia si è avvicinata chiedendomi il documento e dicendomi di cancellare il video». Di preciso cosa hanno detto?, chiede il pm. «Frasi del tipo “cancella immediatamente il video”, “fammi vedere che lo hai cancellato”, a quel punto mi hanno fatto la foto al documento e hanno aggiunto “adesso sali in macchina perché ti prendi una denuncia”».

 

Cosa aveva ripreso? «Tutto. Non ho rivisto il video avendolo cancellato subito (non lo vedranno neanche i carabinieri, ndr ) ma sono sicuro di aver ripreso tutta la sequenza». Si è sentito intimidito? «Sì non mi aspettavo una reazione del genere e avevo paura di essere caricato in auto. Si sono messi ai miei lati chiedendomi di mostrare loro il cestino e di svuotare lo stesso, cosa che ho fatto».

 

Il 28enne racconta di essere stato contattato dalle Iene e di aver consegnato a loro il telefono. Spiega di aver autorizzato a far operare tecnici privati sullo smartphone. Poi però il giornalista «mi disse che non potevano far niente perché si trattava di una prova». E «lo avevano passato agli avvocati di Fares». Ora è in corso una consulenza informatica della procura per capire se davvero il video esista e sia recuperabile. [...]

ramy elgaml 1incidente a milano dove e morto ramy elgaml 2incidente a milano dove e morto ramy elgaml 3ramy elgamlincidente a milano dove e morto ramy elgaml 4

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."