alberto tarallo -

VITA, OPERE E MIRACOLI DELL’”ALBERTA” - RIPERCORRERE LA BIOGRAFIA DI ALBERTO TARALLO EQUIVALE A RICOSTRUIRE UNA PARTE RILEVANTE DELLA STORIA (NON SOLO) DELLA SHOWBIZ - ATTORE SPECIALIZZATO NEL RUOLO DEL TRAVESTITO, GESTORE DELL’ALIBI, STORICO LOCALE GAY CAPITOLINO, DIRETTORE DI “PLAYBOY” EDIZIONE ITALIANA, PASSA POI ALLA CORTE DI ADELINA TATTILO (‘’PLAYMEN’’ E ‘’GIN FIZZ’’). QUINDI DIVENTA AGENTE E PRODUTTORE E NEL 1996 E' AL SERVIZIO DI SILVIO BERLUSCONI – SALE ALLE CRONACHE SOLO UNA VOLTA: NELL’ESTATE 2012, COINVOLTO NELLO SCANDALETTO SABRINA FERILLI-FRANCESCO TESTI - FOTO HOT

Franco Grattarola 

(pubblicato in “Classix!” n°37, giugno-luglio 2013)

 

alberto tarallo - LA BANDA DEL GOBBO

Nonostante Alberto Tarallo sia, almeno a partire dalla seconda metà degli anni ’90, uno dei più famosi produttori di fiction televisive, è difficile, per non dire impossibile, reperire una sua foto recente. 

 

Le uniche sue immagini in circolazione, ricavate da antiche foto di scena o da frames di vecchie pellicole, lo ritraggono immancabilmente in abiti muliebri. 

 

alberto tarallo - 'UOMO DELLA STRADA FA GIUSTIZIA

Un alone di mistero, sicuramente alimentato dallo stesso Tarallo, rende le attuali fattezze di questo produttore più misteriose di quelle del regista Terence Malick o dello scrittore Thomas Pynchon. 

Alberto Tarallo Teodosio Losito

 

I lettori dei più sguaiati rotocalchi, ma anche quelli dei più paludati quotidiani, hanno avuto notizia dell'esistenza di questo sfuggente uomo di spettacolo grazie a uno scandaletto che, nell’estate 2012, ha coinvolto, oltre al nostro valente produttore, la diva Sabrina Ferilli e il neoattore Francesco Testi (ex giocatore di pallavolo e concorrente della settima edizione del Grande Fratello). 

 

alberto tarallo

Pettegolissimi gossip, fomentati peraltro da alcune incaute dichiarazioni della Sabrina nazionale, hanno addirittura favoleggiato di un triangolo tra lui (Testi), lei (la Ferilli) e l’altro (Tarallo), nato sul set della fiction Né con te né senza di te (2012), sulla cui veridicità, a causa di querele e controquerele, si pronunceranno i tribunali. 

 

sabrina ferilli francesco testi

Ma non è il gossip, questo novello oppio dei popoli, la chiave giusta per narrare la vita e le opere di Alberto Tarallo. Ripercorrere la sua biografia equivale, infatti, a ricostruire una parte rilevante della storia (non solo) della televisione italiana. 

 

Nato a Napoli il 23 settembre 1953, Tarallo esordisce sul grande schermo interpretando un piccolo ruolo (Bellachioma, un neghittoso modello che posa, insieme a Claudia Mori, per uno scultore) in una grande produzione come Rugantino (1973, Pasquale Festa Campanile). 

 

sabrina ferilli francesco testi

Ma è in virtù del sodalizio stretto con il principe attore Franco Caracciolo, figura mitologica della comunità gay capitolina ben introdotta a Cinecittà, che il futuro produttore intensifica le sue apparizioni cinematografiche. 

 

Franco Caracciolo

Tarallo, seguendo il solco tracciato dallo stesso Caracciolo e, prima ancora, dal “capovolto nazionale” Giò Stajano, si specializza nel ruolo del travestito. La sua filmografia en travesti annovera complessivamente sei titoli: L’uomo della strada fa giustizia (1975, Umberto Lenzi), in cui interpreta un travestito (soprannominato Liala) che aiuta un giustiziere della notte a scovare gli assassini della figlia, Labbra di lurido blu (1975, Giulio Petroni), in cui capeggia un terzetto di travestiti (gli altri due sono Caracciolo e Paolo Pazzaglia) che brutalizza la protagonista Lisa Gastoni, 

 

il principe attore Franco Caracciolo 704_1

Un amore targato Forlì (1976, Riccardo Sesani), in cui stupisce un giovane provinciale per la sua disinibita minzione nel bagno degli uomini, Mimì Bluette fiore del mio giardino (1976, Carlo De Palma), in cui ricopre la parte di Doralice (al suo fianco il succitato Pazzaglia), La banda del gobbo (1977, Umberto Lenzi), in cui è un travestito da marciapiede (nome d’arte Ursula) costretto dal gibbuto antieroe a smerciare orologi di marca fasulli (tra i compagni di meretricio si riconosce Caracciolo), 

Alberto Tarallo con Michela Miti e Tini Cansino al club 84 - 30 gennaio 1984- ph Marcellino Radogna

 

e Quel pomeriggio maledetto (1977, Mario Siciliano), in cui incarna il travestito malavitoso Mandy (suo braccio destro il solito Caracciolo). Tarallo appare inoltre in Maria R. e gli angeli di Trastevere (1975, Elfriede Gaeng), melodramma pasoliniano che lo relega nel ruolo del gay vicino di casa della protagonista (nel cast ancora una volta Caracciolo), e La verginella (1975, Mario Sequi), l’unico film che interpreta in abiti virili (un compagno di classe dell’eroina eponima). 

 

Le caratterizzazioni più rilevanti di Tarallo, fatta eccezione per L’uomo della strada fa giustizia (senza dubbio il suo ruolo più importante e la sua migliore interpretazione), sono tuttavia quelle che lo vedono parrucca a parrucca con il blasonato sodale. 

 

Labbra di lurido blu (1975, Giulio Petroni)

Più che sul grande schermo, il duo Tarallo & Caracciolo vive il suo momento di gloria sul palcoscenico dell’Alibi, storico locale gay capitolino, che per un lungo periodo è gestito con grande oculatezza proprio da Tarallo. 

 

Una cronaca coeva celebra, non senza ironia, la nascita del trasgressivo ritrovo: «Qui prima c’era un locale di travestiti, Chez Maurice. Ora, porta a porta, è sorto un locale grande e pretenzioso: si chiama «L’Alibi», è un teatro per omosessuali che funzionerà anche come ristorante, e ristorante d’un certo tipo, perché il programma già annuncia «pott flambées». 

 

L’Alibi è bianco e blu, ornato di piante finte e di animali di maiolica, ha una pista da ballo e due bar, per ora vi agisce un attore napoletano di occhio dolce ma di istinto prepotente, che si chiama Alberto Tarallo e ha al suo fianco un altro attore che chiamano principe, forse perché il suo cognome è Caracciolo»1. 

 

alberto tarallo con pamela prati hotel hilton 1985 ph marcellino radogna

Non più attore, ma non ancora ufficialmente agente e produttore cinematografico, Tarallo nel 1978 prende parte, come sceneggiatore e costumista, alla realizzazione di Suor Omicidi, un thriller firmato da Giulio Berruti. Prodotto da Enzo Gallo, noto alle cronache più che altro come consorte della mancata Miss Italia Mirca Viola, il film tenta di rilanciare, con esiti sotto tutti i punti di vista disastrosi, una decaduta Anita Ekberg. 

 

Anita Ekberg - Suor Omicidi

Tarallo, che nel variegato cast (Alida Valli, Joe Dallesandro, Lou Castel) infila persino l’amico Caracciolo in abiti talari, durante le riprese si prodiga altresì come cicisbeo dell’ex musa felliniana (che, non a caso, sarà presente in molte sue produzioni). 

Gin Fizz

 

I goderecci e rutilanti anni ’80 non trovano impreparato l’ormai ex attore, che si ricicla con grande abilità nel campo dell’editoria per adulti. Il temuto settimanale “OP”, sulle cui colonne era apparsa una dettagliatissima inchiesta sui ricchi, ma non sempre limpidi, affari dei boss della stampa pornoerotica (che, secondo taluni, sarebbero da identificare nei mandanti dell’omicidio del direttore di “OP” Mino Pecorelli), dedica a Tarallo poche ma sarcastiche righe: «A dirigere “Playboy”, edizione italiana, ci sono tre personaggi: Gigi Reggi (direttore), Roberto Rocchi (fotografo) e Alberto Tarallo, vero art director della rivista (che gli amici chiamano simpaticamente l’Alberta). 

Anita Ekberg - Suor Omicidi

 

alberto tarallo

In questo giro favoloso c’è anche Mauro Mariani, tra i più noti agenti cinematografici della capitale, caro amico del Tarallo. Mariani e Tarallo sono famosi anche per le loro esibizioni esilaranti da tabarin nelle stanze della redazione di “Playboy”»2. 

 

Cicciabomba (1982, Umberto Lenzi)

La nuova attività editoriale non impedisce a Tarallo di associarsi con l’amico Mariani e il costruttore Defendente Marniga (fratello di un senatore socialista, successivamente coinvolto in varie tangentopoli) per produrre Cicciabomba (1982, Umberto Lenzi), un musicarello realizzato per sfruttare la fama della cantante Donatella Rettore (guest star Anita Ekberg). 

 

La lavorazione del film conosce alti e bassi, soprattutto a causa dei continui litigi tra Tarallo e Marniga, ambedue impegnati a sostenere i loro rispettivi pupilli Dario Caporaso e Gena Gas (un trans napoletano che ha anche intrapreso, senza fortuna, la carriera canora). 

 

anita ekberg in Cicciabomba

Abbandonate momentaneamente le velleità da produttore, Tarallo trasmigra alla corte di Adelina Tattilo (grande amica del potente leader socialista Bettino Craxi), la quale edita sia periodici erotici patinati come “Playmen” sia, utilizzando prestanome e società costituite ad hoc, riviste genuinamente pornografiche. 

 

Adelina Tattilo bettino Craxi

L’ex gestore dell’Alibi si occupa, in particolare, del periodico “Gin Fizz”, croce e delizia degli adolescenti anni ‘80, e di servizi fotografici destinati alla capofila “Playmen” e ad altre testate minori. 

 

Sotto le mani di Tarallo passano foto osé di attricette di sicuro avvenire, ma non solo. In un àmbito immediatamente contiguo, l’agente cinematografico Pino Pellegrino, pornosceneggiatore per Aristide Massaccesi nonché amico e collaboratore di Tarallo, convince artiste sul viale del tramonto (Lilli Carati, Karin Schubert, Paola Senatore, Marisa Mell, Tina Aumont, Patty Pravo, Gloria Piedimonte) a esibirsi in ben retribuiti servizi fotografici erotici, quando non tout court pornografici, per “Le Ore” e “Men”. 

Adelina Tattilo

 

Pronubo sempre Pellegrino, la Carati e la Schubert debutteranno nel genere hard, dietro adeguato compenso, sotto l’egida della E.P.P. (società controllata dalla Tattilo e dal suo ex marito Saro Balsamo). 

 

Alla fine degli anni ’80, intuendo prima di altri l’inarrestabile declino dell’editoria a luci rosa e rosse, Tarallo ritorna al suo antico amore, il cinema, come agente e produttore. Contribuisce all’ideazione di una sequela di valide opere dirette, tra gli altri, da Franco Piavoli (Nostos: Il Ritorno, 1989) e Felice Farina (Condominio, 1991). 

Alberto Tarallo Teodosio Losito

 

Tramite l’Europe Film, e grazie a un sostanzioso contributo statale, Tarallo produce in proprio Cattive ragazze (1992), debutto dietro la macchina da presa della presenzialista (e all’epoca craxiana di ferro) Marina Ripa di Meana (ma, secondo testimonianze attendibili, il film è stato in realtà diretto da Tarallo e dal direttore della fotografia Sergio Rubini). 

 

La pellicola, che si rivela un flop memorabile malgrado il buon cast artistico e tecnico (non mancano, ovviamente, la Ekberg e, in veste di scenografo e costumista, l’amico Paolo Pazzaglia), attira l’interesse della magistratura per i finanziamenti statali ottenuti. 

Cattive ragazze - Marina Ripa

 

marina ripa

Schivati i rigori della legge, Tarallo nel 1996 passa al servizio di Silvio Berlusconi (antico sodale di Craxi) come produttore televisivo. Oltre a lavorare per conto di società organiche all’impero televisivo berlusconiano, quali Video 3 e Mediatrade, il vulcanico uomo di spettacolo opera in prima persona, attraverso la Ares Film (amministratore unico Teodosio Losito, sceneggiatore di fiducia e compagno di Tarallo) e la Janus International, producendo per Canale 5 una nutrita serie di fiction di successo (Il bello delle donne, L’onore e il rispetto, Il sangue e la rosa, tanto per citarne solo alcune), tutte interpretate dalla sua scoperta Gabriel Garko. 

garko adua del vesco

 

Nel 2012, la factory di Tarallo approda in Rai con la già citata Né con te né senza di te, una brutta fiction premiata da grandi ascolti. Ma la storia di Alberto Tarallo, uomo invero intelligente e spregiudicato, non finisce certo qui.  

  

eva grimaldi con alberto tarallo ph marcellino radogna

NOTE 

 

1 Giulia Massari, Il Testaccio sogna in parigino, “La Stampa”, 08.03.1977. 

2 Navarra story, “OP” (seconda serie), 02.06.1982.  

 

 

labbra di lurido blu lisa gastonialberto taralloalberto tarallo con ursula andress all easy going 1977 foto marcellino radognaFrancesco Caracciolo - Labbra di lurido blu (1975, Giulio Petroni)

gabriel garko e gabriele rossiGena Gasalberto taralloTeo Losito Pino-Pellegrino Ekbergsaro balsamo TEODOSIO LOSITOEva Grimaldi, Barbieri e Teo Losito SARO BALSAMO PORNO DI CARTAGabriel Garko e Teo Losito anita ekbergTeodosio Losito a Sanremo 1987Pino PellegrinoLE ORELE ORE le ore copertina sul papale ore rivistale ore numero sequestratoimma battaglia pino pellegrino eva grimaldile ore numero sequestrato 2le ore numero censuratoprima copertina stefania sandrelli su le ore novembre 1960 photo paolo costa,le ore 2le ore autoscattole ore gio' stajanoAdelina Tattilo

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)