
CRONACHE DALL’ITALIA ALL'OLIO DI RICINO: DAGOSPIA FINISCE SPIATA! – LO SCANDALO DELLE INTERCETTAZIONI ILLEGITTIME SI ALLARGA, NEL DISINTERESSE COLLETTIVO: DOPO FRANCESCO CANCELLATO, DIRETTORE DI FANPAGE, SPIATO PER PIÙ DI CINQUE MESI CON IL SOFTWARE GRAPHITE, ANCHE ROBERTO D’AGOSTINO E DAGOSPIA SONO FINITI NELL’INCHIESTA DELLE PROCURE DI ROMA E NAPOLI SUL CASO DI SPIONAGGIO - RENZI EVOCA IL “WATERGATE ITALIANO”: “LO SCANDALO INTERCETTAZIONI ILLEGITTIME ESPLODE OGNI GIORNO DI PIÙ. SE ANCHE DAGOSPIA È STATA SPIATA E IL GOVERNO ITALIANO CONTINUA A FAR FINTA DI NULLA, SIAMO IN PRESENZA DI UN FATTO GRAVISSIMO. NELLE DEMOCRAZIE NON SI SPIANO I GIORNALISTI. SE SI SPIANO I DIRETTORI DELLE TESTATE GIORNALISTICHE NON È PIÙ DEMOCRAZIA. TUTTI ZITTI ANCHE STAVOLTA?”
Giuliano Foschini per www.repubblica.it
Lo scandalo intercettazioni illegittime si allarga ancora. Dopo Francesco Cancellato, direttore di Fanpage, spiato per più di cinque mesi con il software Graphite, altri giornalisti e siti come Dagospia sono finiti nell’inchiesta delle Procure di Roma e Napoli sul caso di spionaggio.
I pm hanno disposto accertamenti tecnici irripetibili sui dispositivi telefonici in uso a sette persone, parti lese nell'indagine, per verificare se nei loro cellulari ci fosse traccia del software Graphite prodotto dalla società israeliana Paragon o se invece ci sono altri tipi di spyware. I coinvolti sono: il fondatore di Dagospia Roberto D'Agostino e i giornalisti Eva Vlaardingerbroek, Francesco Cancellato e Ciro Pellegrino. E l'accertamento riguarda anche i dispositivi degli attivisti di Mediterranea Saving humans Luca Casarini, Giuseppe Caccia e don Mattia Ferrara. Il conferimento dell'incarico verrà affidato lunedì.
Il telefono del direttore di Fanpage si è trasformato per alcuni mesi, 24 ore su 24, in un microfono e una telecamera sempre accesa. Grazie a un programma che potrebbe essere venduto soltanto a governi. E che non potrebbe essere utilizzato contro i giornalisti. Ora i dispositivi infettati con il software di spionaggio Graphite sarebbero molti di più di quanto emerso finora.
Come commenta Matteo Renzi, leader di Italia viva: “Lo scandalo intercettazioni illegittime esplode ogni giorno di più. Se davvero anche Dagospia è stata messa sotto controllo, come sembra, siamo davanti a una svolta clamorosa. Io non sono un fan di Roberto D'Agostino e con lui ho avuto scontri molto duri, in tutte le sedi. Ma se anche Dagospia è stata spiata e il governo italiano continua a far finta di nulla, siamo in presenza di un fatto gravissimo – spiega sui social – Nelle democrazie non si spiano i giornalisti. Se si spiano i direttori delle testate giornalistiche non è più democrazia. Tutti zitti anche stavolta? #ItalianWatergate", conclude.
Nell'indagine si procede, al momento contro ignoti, per accesso abusivo a sistema informatico e quanto previsto all'articolo 617 del codice penale su reati informatici, cognizione, interruzione o impedimento illecito di comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche e installazioni abusiva di apparecchiature atte ad intercettare. L'ordine dei giornalisti e la Federazione Nazionale Stampa Italiana, costituitisi nel procedimento, potranno nominare loro consulenti per questi accertamenti.
ESPRESSO - DAGO INTERCETTATO
FATTO QUOTIDIANO - DAGO INTERCETTATO
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