sukhoi su 34

LA RUSSIA HA L’AVIAZIONE SPOMPA - MOSCA HA USATO POCO I CACCIA DA COMBATTIMENTO: AL PENTAGONO SONO CONVINTI CHE I SISTEMI D'ARMA SOFISTICATI MILLANTATI DAI RUSSI NON SAREBBERO MAI STATI INSTALLATI SUI NUOVI AEREI - NON AVENDO SISTEMI DI GUIDA AUTOMATICA DI BOMBE E MISSILI,  I PILOTI DEI “SUKHOI SU-34” IN UCRAINA DEVONO VEDERE L'OBIETTIVO DA COLPIRE, PASSARCI SOPRA, SGANCIARE UNA BOMBA E CERCARE DI TORNARE ALLA BASE SENZA DANNI. PER FARLO DEVONO VOLARE A QUOTE BASSE NELLE QUALI DIVENTANO PREDA SISTEMI DI DIFESA UCRAINI, BASATI SUGLI STINGER AMERICANI E SUI MISSILI S-300 DELLA SLOVACCHIA, CHE AGGANCIANO 100 BERSAGLI E POSSONO COLPIRNE 30 SIMULTANEAMENTE…

Vittorio Sabadin per “il Messaggero”

 

Il grande mistero della guerra in Ucraina è l'assenza dell'aviazione russa. Dall'inizio del conflitto gli esperti militari occidentali si interrogano sulle ragioni per le quali gli aerei di Putin si vedono molto poco, colpiscono malamente e non svolgono azioni coordinate con le forze di terra, come si fa in ogni offensiva. Anzi, i pochi aerei che volano sono spesso abbattuti dai missili terra-aria forniti agli ucraini dagli Stati Uniti, dalla Slovacchia e da altri paesi amici.

 

SUKHOI SU 34

Persino alla parata militare sulla Piazza Rossa che ha celebrato il 9 maggio scorso l'anniversario della vittoria sulla Germania l'aviazione era assente. Il Cremlino cercò di giustificare la cosa con le nuvole basse, ma senza convincere nessuno.

 

La Russia ha 4000 aerei da combattimento, il più recente dei quali, il Sukhoi Su-34, non ha in teoria niente da invidiare al Boeing F-15 E americano. In Ucraina ne sono stati schierati circa 200, già ampiamente collaudati nelle guerre in Siria e in Cecenia.

Possono trasportare 12 tonnellate di bombe e missili e dispongono di un cannone da 30 millimetri.

INTERNO DI UN SUKHOI SU 34

 

Possono colpire con precisione obiettivi a terra dalla distanza di 10-15 chilometri e da un'altezza di 5-6 mila metri, tenendosi a distanza di sicurezza dai più sofisticati missili terra-aria.

 

Perché dunque i Su-34 non colpiscono come potrebbero? Quando erano stati presentati erano apparsi aerei molto moderni e pericolosi per il nemico, con innovazioni interessanti come i sedili affiancati per i due piloti, una soluzione mai vista su un caccia. Ma al Pentagono si sono ormai convinti che quella presentazione fosse solo fumo negli occhi, che mostrava sistemi d'arma sofisticati e intelligenti che non sarebbero in realtà mai stati usati né installati sui nuovi aerei.

 

SUKHOI SU 34

GLI ESPERTI I Su-34 impegnati in Ucraina, hanno osservato gli esperti militari come Justin Bronk, del Royal United Services Institute di Londra, utilizzano solo le vecchie bombe stupide che equipaggiavano i Su-25 della generazione precedente. «La maggior parte degli aerei da combattimento ad ala fissa dell'aviazione russa ammassati in giro per l'Ucraina ha solo bombe e razzi non guidati a cui attingere per le sortite di attacco al suolo», ha scritto Bronk in un rapporto.

 

Come nella Seconda guerra mondiale, i piloti devono vedere l'obiettivo da colpire, passarci sopra, sganciare una bomba e cercare poi di tornare alla base senza danni. Per farlo devono volare sotto le nuvole, a quote basse nelle quali diventano facile obiettivo dei missili e dei sistemi di difesa ucraini, basati sugli Stinger americani e sui più sofisticati missili S-300 della Slovacchia, che agganciano 100 bersagli e possono colpirne 30 simultaneamente.

SUKHOI SU 34

 

La ragione per la quale la Russia sta usando aerei molto sofisticati come se fossero caccia di mezzo secolo fa è molto semplice: non ha abbastanza soldi per sviluppare i sistemi di guida automatica di bombe e missili, che richiedono una rete di assistenza competente, addestrata e composta da centinaia di persone.

 

Le componenti dei sistemi elettronici provengono inoltre quasi tutte dall'estero e le sanzioni ne hanno di fatto bloccato l'importazione. La corruzione dilagante ha poi fatto in modo che le risorse disponibili venissero sprecate o prosciugate da tangenti e creste sulle voci di spesa. C'è infine la rivalità tra i generali e le diverse componenti delle forze armate, ognuna gelosa dell'altra.

 

L'aviazione vorrebbe avere un ruolo più autonomo, ma lo stato maggiore russo, e anche lo stesso Putin, continuano a essere convinti che le guerre si vincono con la fanteria e i carri armati, a patto che si abbia un numero quasi infinito di soldati da mandare a morire, come avvenne nella Seconda guerra mondiale. Per la fanteria russa, gli aerei sono ancora solo dei cannoni volanti guidati da militari che devono obbedire agli ordini e non usare mai il proprio cervello.

SUKHOI SU 34

 

GLI UCRAINI

Gli ucraini invece utilizzano la propria aviazione con molta fantasia, servendosi anche di numerosi velivoli a guida autonoma. Un drone è stato mandato a disturbare i sistemi di difesa dell'incrociatore Moskva prima di lanciargli contro due missili Neptune: è solo un esempio di quello che i russi, prigionieri della loro rigida dottrina di guerra, non potrebbero mai fare. L'Ucraina ha così mantenuto il controllo dei cieli, fondamentale per l'esito della guerra come lo fu la resistenza dei piloti britannici agli aerei della Luftwaffe, «quei pochi a cui mai nella storia così tanti dovettero così tanto», per citare le parole di Winston Churchill, più attuali che mai.

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?