sabrina ferilli

ELLY, SENTI SABRINA FERILLI: "L’ERRORE DELLA SINISTRA SOTTO ELEZIONI? DIRE NON VOTATE LA MELONI PERCHÉ È FASCISTA, INVECE DI PROPORRE ALTERNATIVE" - L'ATTRICE, MOGLIE DELL'AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, ASFALTA IL "SUO" PARTITO DEMOCRATICO: “LA SINISTRA SI OCCUPA DI DISCRIMINAZIONI, MA DOVREBBE INSISTERE ANCHE SU LAVORO, SICUREZZA E SCUOLA. LA SCHLEIN? TROPPO RADICALE, FA FATICA A CONVOGLIARE L’INTERESSE DI TUTTI. IL SALARIO MINIMO? SACROSANTO, MA LA SINISTRA È IN RITARDO...”

Estratto dell'articolo di Silvia Bombino per www.vanityfair.it

 

sabrina ferilli 2

Sabrina Ferilli è persona precisa. Prima, fa filtrare che non ama parlare né di politica né di vita privata – «una frase può essere estrapolata dal contesto e scatta la polemica», dice. Replico, come sempre: farò tutte le domande, sceglierà lei se preferisce rispondere o meno. Il risultato è questa intervista, in cui non tace nulla, perché ama anche discutere, ragionare «sopra ogni cosa», come dirà.

 

Siamo in una pausa delle registrazioni del programma di Canale 5 Tú sí que vales [...] l’attrice arriva anche da due mesi passati a Ventotene, sul set di Un altro ferragosto, il seguito di Ferie d’agosto di Paolo Virzì. «Un regalo», e la voce si emoziona. È in effetti un grande flashback all’inizio della sua carriera, lunga, fatta di esperienze molto diverse, e che ha in Virzì uno spartiacque. Prima di lui, il debutto a 23 anni nel cinema in Caramelle da uno sconosciuto di Franco Ferrini, e piccole parti in film di Monicelli, Corbucci, D’Alatri, Squitieri, Bava dove si colloca anche un tappeto rosso al Festival di Berlino con Marco Ferreri e un inedito Gerry Calà drammatico. Poi il primo ruolo da protagonista in La bella vita dell’esordiente Paolo Virzì e la notorietà, entrambi trentenni.

sabrina ferilli 7

 

Seguono, in ordine sparso: le fiction Rai di enorme successo popolare come Commesse, l’avventura dell’Oscar con La grande bellezza di Paolo Sorrentino, cinepanettoni, spot, 15 anni al Teatro Sistina, sei nastri d’argento, sei ciak d’oro, un David speciale (con Sergio Mattarella che la definisce: «simpatica, trascinante, irresistibile»). Un premio, la Sacher di Nanni Moretti, ha tentato anche di mangiarselo: ma era di cartongesso, hanno dovuto rimandarglielo.

[...]

 

C’è mai stato un ruolo che, mentre lo interpretava, le ha fatto dire: ma chi me lo ha fatto fare?

«Quando ho iniziato e avevo piccoli ruoli, non stavo a guardare tanto che parte facevo, perché dovevo lavorare, farmi le ossa, fare esperienza. Quindi ho lavorato per tre, quattro anni con la tv pubblica tedesca, la Zdf, e facevo un telefilm che si chiamava Inka Connection, in cui interpretavo un’investigatrice privata. Tantissime scene d’azione, in cui correvo, mi cimentavo in inseguimenti con la macchina, ma se c’è una cosa che odio è correre, e anche guidare. Poi con la mia fisicità… Mi vedete?».

sabrina ferilli 4

 

Anni dopo è arrivato Virzì, che rapporto ha con lui? Lui ha detto: «Sei come una sorella, anzi sei me con le tette».

Ride. «E per me è un fratello. C’è un rapporto importante, entrambi ci riconosciamo l’essere stati fondamentali in un momento chiave della nostra storia artistica, quel film, La bella vita, ci ha lanciato entrambi. Poi c’è stato subito dopo Ferie d’agosto».

sabrina ferilli 5

[...]

 

Suo padre Giuliano era un dirigente del Partito Comunista. È vero che fino a 20 anni è stata obbligata da lui ad andare a vendere L’Unità?

«Sì, siamo stati tutti coinvolti nell’attivismo di famiglia».

 

Si è definita donna di sinistra, ora politicamente dove sta?

«Eh eh». Ride. Sospira. «Ora è un problema».

 

È un grande dibattito?

elly schlein

«Sì, perché oggi la sinistra si occupa di alcuni temi assolutamente importanti, come le discriminazioni, ma dovrebbe insistere anche su quelli più trasversali, come il lavoro, la sicurezza, la scuola».

 

Il Pd di Elly Schlein non le piace?

«È troppo radicale e fa fatica a convogliare l’interesse di tutti. Faccio l’esempio della scuola: l’Italia ha livelli di analfabetismo e di abbandono scolastico preoccupanti, non è stato fatto nulla e la sinistra è stata al governo per tanti anni. Se non coltivi le nuove generazioni, la cultura, come fai a far crescere il Paese? Ma mi viene in mente anche il diritto all’aborto: la sinistra, pur potendo, non ha mai affrontato il problema degli obiettori di coscienza, che di fatto rendono inapplicabile la legge 194. Poi c’è il tema del salario minimo, sacrosanto, una battaglia che solo ora è stata sollevata, un po’ in ritardo…».

 

giorgia meloni

Ci sono state voci secondo cui il Movimento 5 Stelle voleva candidarla alla Regione Lazio.

«Non era vero, smentisco categoricamente».

 

Quando è stata eletta Giorgia Meloni ha scritto sui social, ironica: «Il treno viaggia in orario, nuova era». Dopo quasi un anno che ne pensa?

«È un capo di un governo di destra, e quello è, quello fa. Io sto a sinistra e su tanti temi sono molto distante. Dicono: è preparata. Ma che fosse preparata lo sapevo anche prima. L’errore della sinistra sotto elezioni e stato quello di dire: non votatela perché è fascista, invece di proporre alternative. I sondaggi la danno ancora ben salda, evidentemente la gente è soddisfatta. Ma faccio anche la tara di chi sono io…».

 

sabrina ferilli 1

Che cosa intende?

«Mi sono sempre ritrovata a sinistra anche quando non ero d’accordo per una montagna di miei pensieri che continuo a credere validi: una nazione che non è solo patria, l’accoglienza che non può essere razzista, il diritto di cittadinanza che deve essere dato a chi nasce e cresce qui.

 

Sono temi tuttavia che non sono interesse di tutti, perché a noi non ci manca di arrivare a fine mese, non ci mancano i soldi per farci curare dal medico privato o per mandare un nipote a una scuola privata. Faccio parte di una fascia, più piccola, di persone privilegiate: non perché lo sono non posso parlare, anzi, però le mie preoccupazioni “pesano meno” di quelle della maggioranza che vive le difficoltà tutti i giorni».

 

Nel 2005 aveva partecipato alla campagna per il referendum che chiedeva di togliere le limitazioni alla fecondazione assistita, ma non si raggiunse il quorum.

«Anche lì la sinistra ha sbagliato a non aver fatto capire, negli ambienti meno agiati, che erano problemi loro, non miei. [...] Perché queste campagne, quando falliscono, falliscono solo per chi non ha i soldi. Conosco persone che vanno all’estero e aggirano il problema, con decine di migliaia di euro fanno la fecondazione assistita, quelli che non ce li hanno restano a casa e un figlio non lo fanno».

sabrina ferilli 3

 

Parlando di lei, a Vanity Fair nel 2005 disse che un figlio era «la cosa a cui pensava di più», ultimamente invece dice che diventare madre non l’ha mai interessata. Come si è evoluto il suo pensiero sulla maternità?

«C’è un periodo, per una donna, in Italia, in cui pensi che il matrimonio, i figli, siano un’idea di completezza. Io crescendo ho pensato che non fosse del tutto la mia strada, e così è rimasto. Anche perché poi non era più il tempo di farlo. Ma non ne ho fatto mai mistero, non mi ha mai procurato dolore, non sono una che pensa a “quello che poteva essere”, la vita va come deve andare. Ho investito molto sul mio lavoro e il riscontro c’è stato, sono sana, ho degli amici che mi porto dietro da una vita e che sono famiglia, una cortina di affetto e affidabilità».

 

Ha detto anche di avere cercato di adottare un bambino, prima nel 2005, e poi anni dopo, prima di sposare Flavio Cattaneo.

sabrina ferilli flavio cattaneo

«Sì, ho provato una prima volta, ma poi mi sono separata. E avrei voluto anche dopo, da single, ma questo è un Paese strano, tutti possono fare tutto, ma per fare le cose più normali ci sono mille paletti, adottare è difficilissimo. Non solo devi essere sposato, devi anche attraversare tutta una serie di passaggi burocratici, una selezione psichiatrica, gli assistenti sociali, avere soldi… Tutte cose che non fa chi decide di fare dei figli, che non viene esaminato. Le regole vanno rispettate, ma devono essere fatte per il bene, se sono fatte per il male, in questo caso dei bambini, non va bene».

 

Sui social gira un video in cui raccomanda di circondarsi di persone più intelligenti di noi. Lei lo ha fatto?

«Per me è stato fondamentale. Me lo hanno insegnato i miei genitori, che mi dicevano di stare accanto a chi poteva insegnarmi qualcosa, e io ho eseguito in maniera assidua. Tenendo presente che quando lo fai, cade ogni invidia: ambisci a raggiungere quella persona. Se invece rimani sempre co’ quattro pecorari vicino, magari ti si nota di più, ma non vai da nessuna parte».

sabrina ferilli 6

 

[...]

 

Quanto si prende sul serio?

«Per niente. L’ironia è fondamentale, perché è anche la capacità di accettare quello che succede, di avere un distacco, sennò come fai? Da giovane i telefoni squillano per dare solo belle notizie, ho trovato un lavoro, mi sono laureato, mi sono fidanzato, mi sposo, eccetera, alla mia età è dura, squillano per dirti che quello è malato, l’altro non c’è più, uno si è separato, uno ha perso il posto…».

 

Quanto la preoccupa invecchiare?

«Non piace a nessuno, il nostro lavoro è legato all’immagine. Però che dobbiamo fare? Se questo dovesse precludermi il lavoro, farò altro».

 

Per esempio?

sabrina ferilli

«Mi iscriverei a Giurisprudenza. Ho fatto il classico e dei corsi parauniversitari di logopedia, ma vorrei la laurea».

 

A proposito di laurea, da 18 anni sta con Flavio Cattaneo da Rho, provincia di Milano, laureato in Architettura al Politecnico e specialista in finanza alla Bocconi. Che cosa ha in comune con lui una romana come lei?

«Io sono nata a Roma ma ho vissuto poi a Fiano Romano. Forse proprio arrivare dalla provincia ci ha unito, abbiamo valori e passioni simili».

 

Quali?

«Flavio è una persona intelligentissima e di cuore, abbiamo 850 interessi che ci legano, la lettura, la politica, il cinema, insomma le cose importanti che fanno la coppia».

[...]

sabrina ferilli

Flavio ha compiuto 60 anni: che cosa gli ha regalato?

«Un bellissimo viaggio – spero in Africa, un safari – che mi deve pagare lui. È una fortuna avermi vicino, quindi gli ho detto: facciamo un viaggio che stiamo appiccicati dal mattino alla sera per un bel po’ di giorni. Sono un genio, o no?».

sabrina ferilli americano rosso2sabrina ferilli tu si que vales 1sabrina ferilli americano rosso1sabrina ferilliferillisabrina ferillide filippi ferilli tu si que valessabrina ferilli foto di bacco (2)

Ultimi Dagoreport

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…