
SALE A DUE IL NUMERO DI MORTI A CAUSA DI UN'INTOSSICAZIONE DA BOTULINO - LE VITTIME, UN 52ENNE NAPOLETANO E UNA DONNA DI COSENZA, HANNO CONSUMATO UN ALIMENTO CONTAMINATO SOMMINISTRATO DA UN COMMERCIANTE AMBULANTE A DIAMANTE, IN CALABRIA - TRE GLI INDAGATI PER OMICIDIO COLPOSO: L'UOMO CHE HA SERVITO LA PIETANZA E I LEGALI RAPPRESENTATI DELLE DUE DITTE PRODUTTRICI DEGLI ALIMENTI - SECONDO LA POLIZIA, A FAVORIRE LA PROLIFERAZIONE DEL BOTULINO E' STATA LA PERMANENZA SOTTO IL SOLE, PER L'INTERA GIORNATA, DEL FOOD TRUCK CON IL CIBO...
(ANSA) - PAOLA, 08 AGO - Sono tre gli indagati, a vario titolo, per omicidio colposo, lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nocive in relazione al caso di Botulino a Diamante (Cosenza). Lo rende noto la Procura di Paola sottolineando che gli indagati sono il commerciante ambulate che avrebbe venduto il prodotto contaminato e i legali rappresentanti di due ditte che avrebbero fornito gli alimenti utilizzati per la preparazione dei prodotti venduti. Le persone decedute sono un uomo originario del Napoletano e una donna residente nel cosentino, deceduta nella giornata di ieri.
"Le indagini - scrive la Procura guidata da Domenico Fiordalisi - hanno sinora consentito di accertare che le vittime e i soggetti contagiati avevano consumato un alimento potenzialmente contaminato, acquistato da un commerciante ambulante operante nel territorio di Diamante. Su disposizione del sostituto procuratore Maria Porcelli, è stato sequestrato il furgone adibito alla vendita ambulante".
I primi rilievi, prosegue la nota della Procura, "indicano che il mezzo stazionava per l'intera giornata sotto il sole, condizione che potrebbe aver favorito la proliferazione delle tossine botuliniche in prodotti deperibili, soprattutto se non adeguatamente conservati".
Gli inquirenti evidenziano anche che "le ipotesi accusatorie sono in fase embrionale e saranno sottoposte a ulteriori verifiche tecniche e scientifiche, anche con il supporto dei Nas e dell'Asp di competenza. L'autorità giudiziaria si riserva ogni altra ulteriore determinazione all'esito degli accertamenti e microbiologici".
"Va evidenziato - è scritto nella nota - che, in alcuni casi, il decorso clinico è stato aggravato dalla mancata tempestiva diagnosi, in quanto i sintomi non sono stati immediatamente riconosciuti come compatibili con intossicazione da Botulino, ritardando pertanto l'avvio del trattamento specifico".
La Procura della Repubblica "continuerà a seguire con la massima attenzione l'evolversi della vicenda, nella consapevolezza della sua rilevanza per la salute pubblica e la sicurezza alimentare". "Si invitano eventuali altri consumatori che abbiano acquistato alimenti da ambulanti nella zona di Diamante nei giorni precedenti al manifestarsi dei sintomi, a rivolgersi con urgenza alle strutture sanitarie" conclude la Procura.