viaggi in italia

"SARÀ L'ESTATE DEI GIRETTI IN AUTO IN ITALIA O POCO PIU’ IN LA’” – LO STORICO DELL’ARTE PHILIPPE DAVERIO INVITA A RISCOPRIRE I GIOIELLI PIU' NASCOSTI DEL BELPAESE - “PENSO ALLE ABBAZIE TOSCANE DIMENTICATE, COME SAN GALGANO VICINO SIENA, O IN PIEMONTE IL SACRO MONTE DI OROPA SOPRA BIELLA. SENZA DIMENTICARE IL LAGO D'ORTA…” – I CONSIGLI PER I VIAGGI OLTRECONFINE: “ESCLUSA LA SVIZZERA, ANDREI OVUNQUE…”

Francesco Rigatelli per “la Stampa”

PHILIPPE DAVERIO

 

Da mercoledì si potrà uscire dalla propria regione, andare a trovare parenti e amici lontani e, vista l' imminente estate, tornare pure a viaggiare, visitando i luoghi del cuore. Per chi li ha e ne dispone magari con una casa. Per gli altri è tempo di grandi occasioni. «È l' anno dei giri in macchina in Italia o poco più in là», esulta dalla sua casa milanese il critico d' arte Philippe Daverio, 70 anni: «Dopo mesi di letargo finalmente potrò tirare fuori le mie tre Jaguar».

 

E dove vuole andare?

«In queste settimane i giovani sono usciti a fare i matti, la spagnoleggiante movida, mentre io sono rimasto scaramanticamente in casa in attesa del 3 giugno. Se tutto andrà bene come sembra vorrei andare a Tarquinia, nell' alto Lazio, a verificare se ho ancora una casa di campagna».

 

Cosa coltiva?

ABBAZIA SAN GALGANO VICINO SIENA

«Assolutamente nulla. Ho una casa lì da quando sono scappato da Capalbio, che era diventata troppo di moda. È in riva al mare, dunque è di campagna, ma si fa soprattutto il bagno. A Milano ho cinque cani randagi, con nomi tipo Nino, Nanetta, Botolo e a Tarquinia possono sfogarsi, mentre in città li faccio defecare in terrazzo per la disperazione di mia moglie Elena che coltiva le piante. Così almeno non sporcano in giro».

 

Altre mete?

«Andrò a Vodo di Cadore, dove mia moglie ha la casa di famiglia e c' è "Al capriolo", il miglior ristorante di montagna che conosca.

Tutti sono vestiti con gli abiti locali e Cortina in confronto è cafolandia. A me piace molto il mare di Tarquinia, ma a Vodo la gastronomia è più attraente».

 

Farà delle passeggiate?

«Starò in casa e ogni tanto uscirò per respirare l' aria di montagna. E poi mi toccherà scrivere libri d' arte per gli editori. Non potrò distrarmi troppo e poi con cinque cani sono vincolato alle case. Non so se posso confessarlo, ma io sono soprattutto un viaggiatore letterario».

lago d'orta

 

Eppure da Rizzoli ha pubblicato due volumi documentati come "Grand Tour d' Italia a piccoli passi" e "La mia Europa a piccoli passi".

«Sono itinerari immaginari, culturali, studiati sui libri, anche se da qualche parte sono stato davvero. A entusiasmarmi sono la preparazione, la lettura e il viaggio prima di arrivare a destinazione. Sa, mi piacciono molto le automobili. Non vedo l' ora di guidare, anche se prendo sempre la multa. Giusto sulla Milano-Torino o sulla Torino-Savona sono più clementi, mentre la Milano-Brescia è un salasso. Mi piace girare con l' aria che entra dal finestrino. Esclusi due o tre Paesi che evito, come la Svizzera, andrei ovunque. Appena sarà possibile, muoviamoci tutti un po'».

 

In Italia dove suggerisce di andare?

IL SACRO MONTE DI OROPA

«Dove non va nessuno e non bisogna vedere mille cose per capirne una, ma basta ammirarne una per comprenderne mille. Penso alle abbazie toscane dimenticate, come San Galgano vicino Siena, o in Piemonte la Sacra di San Michele in Val di Susa o ancora il Sacro Monte di Oropa sopra Biella, mentre in Lombardia il Sacro Monte di Varese. Senza dimenticare il Lago d' Orta, poco frequentato ma non meno bello di altri».

 

E oltreconfine?

«La Francia più dolce, la Borgogna, che costa meno dell' Italia e in questa stagione ha un verde fantastico, i vini Chablis e Beaujolais e la doppia torre della cattedrale di Tournus sul fiume Saona. Oppure la Provenza, ancora più vicina, da Aix ad Avignone. Se si ha il coraggio, la Germania per uscire dalle rotte turistiche e scovare in Assia Limburg an der Lahn con la sua cattedrale tardo romanica e gli allegri birrifici».

 

FAREMO LE VACANZE

Elvira Serra e Leonard Berberi per “il Corriere della Sera”

philippe daverio

 

Faremo le vacanze. A dare questa iniezione di fiducia agli operatori del settore è anzitutto il 3 giugno, una data certa, che riapre i confini tra le regioni.

 

Perché niente come l' indeterminatezza danneggia il turismo. E lo sanno bene i tour operator, le compagnie aeree, quelle di navigazione e gli albergatori che in questi giorni stanno ricevendo decine di richieste di preventivi. Quanti si chiuderanno con una prenotazione è presto per dirlo. Ma un cauto ottimismo comincia a circolare. Perché se Codacons lancia l' allarme sul fatto che solo un italiano su due farà le vacanze, Nardo Filippetti, presidente di Astoi, che rappresenta il 90% dei tour operator in Italia, liquida l' informazione con pragmatismo: «Metà degli italiani significa 30 milioni. L' anno scorso ne sono andati in vacanza 33 milioni. Se i numeri fossero davvero quelli, dovremmo essere più che contenti».

 

Certo, a guardare ora i libri contabili ci sono solo segni meno. Pensiamo alle prenotazioni aeree nazionali: -76% a giugno, -68% a luglio, -69% ad agosto. Sull' estero non va meglio: -75% a giugno, -71% a luglio, -66% ad agosto. I circuiti internazionali di acquisto dei voli dicono questo: giugno paga l' incertezza delle regole, a luglio la gente si sposta al Centrosud e nelle isole, ad agosto azzarda una vacanza in Europa. EasyJet ricomincia a volare dal 15 giugno da Malpensa a Palermo, Catania, Bari, Napoli, Lamezia Terme, Cagliari e Olbia. Ryanair nota un incremento delle ricerche online per il Sud Italia e verso Grecia, Spagna, Cipro, Malta, Croazia e Israele. Alitalia per Sicilia, Puglia, Sardegna e Calabria. E ad Air Dolomiti fa ben sperare l' interesse verso Sicilia, Sardegna e Puglia.

bonus vacanze

 

Ma gli operatori del settore non sono numeri, sono persone. Lavorano nel comparto del turismo organizzato 13 mila imprese, 80 mila addetti con un fatturato di 20 miliardi, a cui si aggiungono 650 mila posti di lavoro e 85 miliardi di volumi di indotto. Loro si sono fatti promotori del Manifesto per il Turismo italiano #ripartiamodallitalia. E va in quella direzione una indagine di «mUp research e Norstat» per Facile.it : dice che il 90,2% di chi farà le ferie viaggerà entro i confini nazionali e alloggerà in una casa, di proprietà (20,4%) o in affitto (22,1%), e in albergo (27,4%), mentre una piccola quota farà le vacanze in tenda, camper o roulotte (5,4%).

 

Gabriele Burgio, presidente e ad di Alpitour, ha un osservatorio diverso: «Contro ogni aspettativa, le richieste per l' Italia superano di poco il 60%. La buona notizia è l' aumento esponenziale della richiesta di preventivi nei giorni scorsi: Puglia e Calabria in testa, con un rallentamento verso Sicilia e Sardegna a causa dei passaporti sanitari vari. Sull' estero la Spagna è ritornata la prima scelta». Grecia, Spagna, Egitto e Tunisia sono le destinazioni indicate da Filippetti di Astoi e da Gabriele Milani di Fto-Confcommercio, che spiega: «C' è voglia di ritornare a viaggiare. Le vacanze saranno più corte, per esperienze rilassanti alla ricerca di sé stessi, sulle Dolomiti, all' aria aperta». La carta su cui stanno facendo leva è la flessibilità totale del rimborso.

 

PHILIPPE DAVERIO E LA MOGLIE ELENA GREGORI

Bernabò Bocca assicura che mai come quest' anno gli italiani potranno godere delle città d' arte. Il presidente di Federalberghi, 27 mila strutture, dà per scontata la scelta di mare e montagna. Ma fa notare: «Bisognerebbe approfittare dell' occasione irripetibile di visitare le città non affollate e con prezzi molto più abbordabili degli altri anni. Penso a Roma, Firenze, Venezia». La vera fragilità, per lui, è l' indeterminatezza delle comunicazioni e l' aspetto psicologico che ne consegue: «Un giorno si apre e uno no. Quando la gente si sentirà più sicura, partirà la corsa alla vacanza».

 

L' incertezza delle regole è ciò che sta penalizzando maggiormente la Sardegna. Massimiliano Cossu è amministratore delegato del Portale Sardegna, seconda società sarda quotata in Borsa (dopo Tiscali) e primo tour operator online per le prenotazioni nell' isola. Ammette: «Lo scorso anno nello stesso periodo avevamo già fatto il 70% delle prenotazioni per 80 mila presenze. Adesso le prenotazioni stanno riprendendo, ma i tassi di conversione sono ancora bassi: i turisti non sanno a quali condizioni possono venire». Nonostante il rallentamento, confida nella conferma delle aspettative Massimo Mura, ad di Tirrenia, Gruppo Moby e vettore primario verso la Sardegna: «Siamo ottimisti.

 

bonus vacanze

Dopo lo sblocco del 3 giugno c' è una ripresa degli interessi e dei volumi. Per dare massima tranquillità e sicurezza ai passeggeri abbiamo a bordo un " care manager "». Per supportare l' Isola è partita proprio in questi giorni la campagna social #SardegnAperta.

Una delle immagini scelte da Tiziana Tirelli, Giovanni Murgia e Gianluigi Tiddia è quella di un cavaliere della Sartiglia.

Il claim spiega: «Da noi le maschere sono una tradizione».

philippe daverio

 

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...