latorre girone maro

MARÒ-NNA MIA! - SCADUTA LA LICENZA PER MALATTIA, MASSIMILIANO LATORRE NON TORNERÀ IN INDIA: TUTTO E’ CONGELATO FINCHÉ IL COLLEGIO ARBITRALE DI AMBURGO NON SI SARÀ ESPRESSO - OGGI LA CORTE SUPREMA INDIANA DOVRÀ DECIDERE IL DESTINO DI GIRONE

Danilo Taino per il “Corriere della Sera”

girone latorregirone latorre

 

Oggi, a New Delhi, si potrà forse capire se la vicenda dei due marò è stata finalmente messa su un binario nuovo, indirizzato verso una soluzione condivisa tra Italia e India. Si riunirà la Corte Suprema per fare il punto della situazione: un' udienza convocata lo scorso agosto quando la Corte stessa aveva sospeso i procedimenti indiani contro Salvatore Girone e Massimiliano Latorre a seguito di un' ordinanza del Tribunale per la legge del mare (Itlos) di Amburgo. E aveva congelato la situazione, con Girone in libertà provvisoria ma obbligato a restare a Delhi e Latorre in licenza di convalescenza in scadenza venerdì prossimo.

 

maro girone e latorremaro girone e latorre

Nel corso dell' udienza si potrebbe capire se il governo di Narendra Modi ha dato indicazioni nuove all' avvocato dello Stato indiano sulla posizione da tenere.

In particolare, sarà interessante capire due cose. Innanzitutto, l' atteggiamento nei confronti della licenza di Latorre.

 

Ieri, il presidente della Commissione Difesa del Senato, Nicola Latorre (nessuna parentela), ha detto che il fuciliere di Marina «non tornerà in India». Questa non è però l' esatta posizione ufficiale del governo italiano, il quale ritiene che il congelamento della situazione deciso ad Amburgo comporti sì l' allungamento dello stato attuale del marò, però ha chiarito di rimettersi alle decisioni che su questo prenderà, specificatamente interpellato, il collegio arbitrale formato per decidere dove tenere il processo ai militari italiani accusati dell' uccisione di due pescatori indiani il 15 febbraio 2012.

 

Mukul Rohatgi avvocato per l italia nel caso dei due maro latorre e girone jpegMukul Rohatgi avvocato per l italia nel caso dei due maro latorre e girone jpeg

Il marò Latorre rimarrà quindi in Italia fino a quando gli arbitri non si saranno espressi. Oggi si vedrà cosa, su questo punto, diranno i rappresentanti del governo indiano e cosa deciderà la Corte Suprema. In parallelo, si capirà qualcosa pure sul destino di Girone.

Anche per la sua situazione come su quella di Latorre, infatti, vale la richiesta di una misura provvisoria che Roma ha avanzato al collegio arbitrale.

 

Sulla base di questa istanza, l' Italia vorrebbe che i due militari attendessero la decisione degli arbitri in patria, fatto salvo che poi si sottoporrebbero al processo laddove questo sarà fissato. Se domani gli indiani segnaleranno una non opposizione a questa eventualità, il collegio dei cinque arbitri potrebbe ordinare il rientro di Girone (e il restare in Italia di Latorre) nel giro di un paio di mesi: in febbraio il collegio terrà le audizioni e in marzo prenderà una decisione.

NARENDRA MODI FA YOGA NARENDRA MODI FA YOGA

 

Se anche l' arbitro di nomina indiana, Chandrasekhara Rao, dovesse ricevere dal suo governo le stesse istruzioni, il compiti dei giudici sarebbe facilitato. Su questo aspetto, il senatore Latorre ieri ha sostenuto che «si stanno approfon-dendo le possibilità per chiedere che anche Salvatore Girone rientri in Italia».

 

A fare ritenere possibile una svolta è il fatto che anche l' India inizia a soffrire del trascinarsi del caso. Delhi è intenzionata a riprendere le trattative per un accordo commerciale con la Ue e proprio tra pochi giorni, il 18 gennaio, si incontreranno i rappresentanti di India e Unione Europea, dopo anni di stallo in parte dovuti al caso dei marò: nella prima parte del 2016 si terrà il summit India-Ue e Modi potrebbe farvi un' apparizione, dopo che l' anno scorso cancellò all' improvviso una visita a Bruxelles per ragioni in qualche modo collegate al contenzioso con l' Italia.

Latorre Nicola Latorre Nicola

 

Inoltre, si sa che il primo ministro indiano vorrebbe sbloccare l' adesione del suo Paese al club Mtcr, un organismo di controllo della tecnologia missilistica, alla quale Roma ha messo il veto a causa dello scontro sui due fucilieri: una nuova riunione per decidere della questione si terrà in primavera. Le evoluzioni diplomatiche internazionali consigliano insomma un accordo. È che nella vicenda, però, mai niente è stato ovvio.

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - meme by edoardo baraldi

DAGOREPORT - IL DIVORZIO TRA SALVINI E MELONI È SOLO QUESTIONE DI TEMPO: DOPO LE REGIONALI IN AUTUNNO, UNA VOLTA VARATA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, LA ZELIG DELLA GARBATELLA POTREBBE SFANCULARE LA LEGA DAL GOVERNO E COALIZZARSI SOLO CON FORZA ITALIA AL VOTO ANTICIPATO NELLA PRIMAVERA DEL 2026 – LIBERA DALLA ZAVORRA DEL CARROCCIO, MELONI SAREBBE FINALMENTE LIBERA DI AVVICINARSI AL PARTITO POPOLARE EUROPEO – DOPO TIRANA, RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA CON I VOLENTEROSI AL TELEFONO CON TRUMP, LA DUCETTA HA CAPITO DI AVER SBAGLIATO E HA CAMBIATO COPIONE - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PERSO PERO' IL VIZIO, PER RITORNARE SULLA RIBALTA INTERNAZIONALE, DI ''STRUMENTALIZZARE'' PERFINO PAPA LEONE XIV CHE FIN DAL PRIMO GIORNO SI E' DETTO PRONTO AD OSPITARE IL NEGOZIATO TRA RUSSIA E UCRAINA (MA FINCHÉ NON PORTERÀ A CASA LA SUA "VITTORIA", PUTIN NON PUÒ FARE ALTRO CHE SABOTARE OGNI TENTATIVO DI PACE...)

giorgia meloni times musk sunak edi rama

COME AL SOLITO, I GIORNALISTI ITALIANI SI FERMANO AI TITOLI: L’ARTICOLONE DEL “TIMES” SUI LEADER INTERNAZIONALI “TUTTI PAZZI PER LA MELONI” NON È PROPRIO UNA CAREZZA SUL FACCINO DELLA SORA GIORGIA, COME CI VOGLIONO FAR CREDERE “CORRIERE”, “LIBERO” E GLI ALTRI MEGAFONI DELLA FIAMMA MAGICA. ANZI, È PIENO DI FRECCIATONE ALLA THATCHER DE’ NOANTRI, TIPO “L’UMILTÀ BEN PREPARATA” DI FRONTE AL PREMIER ALBANESE EDI RAMA. O LA CHIOSA SULL’INCONTRO CON JD VANCE: “IL FLIRT DELLA 48ENNE ERA SOLO NATURALMENTE SIMPATICO O SI È RESA CONTO CHE RIDENDO DELLE BATTUTE DEGLI UOMINI DI POTERE OTTERRÀ L'ACCORDO COMMERCIALE CHE DESIDERA?” – RICORDA I “THREESOME” E IL PACCO DI GIAMBRUNO, SMONTA LE ORIGINI PROLETARIE DELLA DUCETTA E CHIUDE CITANDO BERLUSCONI: “È UNA PERSONA CON CUI NON SI PUÒ ANDARE D'ACCORDO”. VI SEMBRANO COMPLIMENTI?

giampaolo rossi giorgia meloni silvia calandrelli felice ventura matteo salvini gianfranco zinzilli giancarlo giorgetti

C'È UN NUOVO CAPITOLO NELL'ETERNO SCAZZO MELONI-SALVINI E RIGUARDA LA RAI - NEL CDA DI DOMANI FELICE VENTURA, DIRETTORE DELLE RISORSE UMANE, SARÀ NOMINATO PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ - SULLA POLTRONA DELLA CASSAFORTE DEL SERVIZIO PUBBLICO SI È CONSUMATO L'ENNESIMO SCAZZO: L'AD, GIAMPAOLO ROSSI, VOLEVA ISSARE SILVIA CALANDRELLI (NONOSTANTE LA VICINANZA AL PD), OSTEGGIATA PERÒ DALLA LEGA CHE VOLEVA GIANFRANCO ZANZILLI - IL MINISTRO GIORGETTI HA CONVOCATO ROSSI AL MEF (AZIONISTA DELLA RAI) PER IMPORRE IL NOME, MA QUELLO, DI FRONTE AL DIKTAT, HA OPPOSTO UN "ME NE FREGO". E ALLA FINE È STATO TIRATO FUORI DAL CILINDRO IL NOME DI VENTURA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - LE MANOVRE DA "DOTTOR STRANAMORE" DI ELLY SCHLEIN: SFANGARLA AI REFERENDUM, VINCERE IN AUTUNNO IN TUTTE E 6 LE REGIONI CHE ANDRANNO AL VOTO, QUINDI ANDARE AL CONGRESSO ANTICIPATO DEL PD A GENNAIO 2026 PER POI FARSI INCORONARE LEADER DEL CENTROSINISTRA ALLE POLITICHE DEL 2027 (CONTE PERMETTENDO) – A FAVORE DI ELLY GIOCA IL FATTO CHE LA MINORANZA DEM E' FRANTUMATA CON BONACCINI E LO RUSSO TRATTATI DA TRADITORI DELLA CAUSA DEI RIFORMISTI E PICIERNO E GORI GIUDICATI TROPPO EX RENZIANI – NEL CENTRODESTRA GIRA GIÀ LA BATTUTA: “LUNGA VITA AD ELLY SCHLEIN”, CHE RESTA PER "LA STATISTA DELLA GARBATELLA" LA SUA MIGLIORE POLIZZA PER FARSI ALTRI 5 ANNI A PALAZZO CHIGI...

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...