gemellaggio parco del memoriale della pace hiroshima e il national memorial di pearl harbor

SCORIE DAL PASSATO – I GIAPPONESI SONO FURIOSI PER IL GEMELLAGGIO TRA IL PARCO DEL MEMORIALE DELLA PACE DI HIROSHIMA E IL NATIONAL MEMORIAL DI PEARL HARBOR: “UN INSULTO AI SOPRAVVISSUTI DI HIROSHIMA. NON SONO EVENTI PARAGONABILI” – LA BOMBA ATOMICA SGANCIATA DALL’ENOLA GAY SULLA CITTÀ GIAPPONESE UCCISE CIRCA 140 MILA CIVILI, MENTRE NELL’ATTACCO ALLA BASE NAVALE NELLE HAWAII MORIRONO 2.334 SOLDATI AMERICANI...

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Estratto dell’articolo di Gianluca Modolo per “la Repubblica”

 

Hiroshima-Pearl Harbor, il gemellaggio della pace. Ma pure della discordia. L’ambasciatore statunitense in Giappone, Rahm Emanuel, e il sindaco di Hiroshima, Kazumi Matsui, hanno firmato un accordo di gemellaggio tra il Parco del Memoriale della Pace della città nipponica devastata dall’atomica nel 1945 e il National Memorial situato alle Hawaii, nato per ricordare l’attacco giapponese del ’41.

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[…] Due simboli dell’orrore della Seconda guerra mondiale […] In base all’accordo, i due parchi sosterranno scambi e condivideranno esperienze nel restauro di strutture e paesaggi storici, nell’uso della realtà virtuale e delle immagini digitali per la conservazione e l’educazione dei giovani.

 

attacco pearl harbor. 7

Tutto bellissimo. Non proprio. A protestare sono alcuni hibakusha, i sopravvissuti dell’atomica americana che alle 8:15 del 6 agosto 1945 il bombardiere Enola Gay sganciò sulla loro città. Un accordo «inappropriato», lo hanno definito perché – sostengono – mentre l’attacco di Pearl Harbor aveva come obiettivo una base navale (2.334 americani vennero uccisi il 7 dicembre 1941, attacco che spinse l’America ad entrare nella Seconda guerra mondiale), il bombardamento di Hiroshima ha ucciso indiscriminatamente un gran numero di civili (circa 80mila persone morirono all’istante e il bilancio delle vittime salì a 140mila entro la fine del 1945).

 

bombardamento hiroshima 3

«I contesti storici dei due parchi saranno per sempre diversi», dice Haruko Moritaki, consigliera dell’Associazione per l’abolizione delle armi nucleari di Hiroshima, al quotidiano giapponese Chugoku Shimbun. Definendo l’accordo un «insulto» ai sopravvissuti. Diversi gruppi hanno scritto al governo della città chiedendo al sindaco Matsui di non firmare il gemellaggio, affermando che i due attacchi «non sono qualcosa per cui dovremmo perdonarci a vicenda», come riporta il quotidiano Nikkei Asia . «Sono lezioni storiche da cui imparare e da non ripetere mai più».

 

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«La bomba atomica non ha posto fine alla guerra e non ha salvato le vite dei soldati americani, come piace dire agli Stati Uniti. Era chiaro che il Giappone avrebbe perso», dice a Nikkei Kunihiko Sakuma, presidente di uno dei gruppi che sostengono gli hibakusha . «Gli Stati Uniti non avevano bisogno di sganciare la bomba su Hiroshima, la mossa era più probabilmente finalizzata a proiettare la potenza americana nel mondo. Se non si affronta questa questione fondamentale, non possiamo concentrarci solo sul futuro».[…]

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