big giochi bambini estate

TRAGEDIE ESTIVE: E ADESSO, A CHI LO MOLLO IL PUPO? - LA SCUOLA E’ FINITA E PAPA’ E MAMMA CORRONO SUBITO AI RIPARI: CENTRI ESTIVI, CORSI DI SPORT E DI LINGUE STRANIERE, TUTTO VA BENE PURCHE’ QUALCUNO SI TENGA I BAMBINI IL PIU’ POSSIBILE. E C’E’ CHI FA AFFARI D’ORO

Orsola Riva per il “Corriere della Sera

 

DODGEBALLDODGEBALL

Mamma, è finita la scuola! È finita la scuola, omamma! Mentre i nostri figli hanno festeggiato il taglio del traguardo precipitandosi a correre nei più vicini giardinetti per tirarsi gavettoni, noi genitori già da tempo abbiamo cominciato a lambiccarci il cervello su come uscire vivi dai tre-mesi-di-vacanze estive-tre previsti da quell' eccezione del calendario scolastico mondiale che è il calendario italiano. Le scuole riapriranno solo a metà settembre, fra il 12 e il 15 a seconda delle regioni. Che fare?

 

CAPOEIRA BAMBINICAPOEIRA BAMBINI

Dove piazzare i bimbi per tutto questo periodo? E allora via con il valzer dei corsi estivi: dal nuoto al tennis, dalla capoeira al dodgeball (l' evoluzione della vecchia palla prigioniera).

 

Per i più artistici (almeno nelle intenzioni dei genitori) ci sono i corsi di disegno e pittura: i bambini impareranno a dipingere à la façon di Chagall o si sfogheranno con Pollock. Chi può spendere di più spedirà i ragazzi in improbabili campus che promettono di rimettere i nostri figli troppo urbanizzati a contatto con la natura.

RAFFAELE MANTEGAZZARAFFAELE MANTEGAZZA

 

Una volta si andava in montagna con il nonno alpino che ci tirava il collo su e giù per le Dolomiti e ci insegnava a riconoscere un porcino buono da un boletus satana (basta tagliarne un pezzetto e la carne diventa subito blu). Adesso si mandano i figli in alberghi tre stelle che organizzano corsi di rafting e orienteering.

 

DANIELE NOVARADANIELE NOVARA

«La condizione infantile, rispetto a 30 anni fa, è profondamente cambiata. Oggi si caratterizza per la sua artificiosità», spiega il pedagogista Daniele Novara, autore di bestseller per genitori come Urlare non serve a nulla . L' epopea del cortile appartiene al passato: una volta imparavi ad andare in bici guardando i compagni di gioco più grandi, oggi i genitori pianificano un' estate di mal di schiena (loro) e pianti (dei bimbi) per riuscire a far cavalcare la tigre a due ruote ai propri figli.

 

lavori da bambini per adulti vaccinatilavori da bambini per adulti vaccinati

«La cosa più simile ai vecchi spazi di aggregazione sono i parco giochi o anche i centri estivi organizzati dalle cooperative nelle scuole, che in qualche modo sopperiscono ai vecchi oratori - continua Novara -. Almeno quelli sono degli spazi similspontanei. E non dimentichiamo che ai bambini piace fare una cosa sola al giorno, non mille. Ripetendo magari un gioco tante volte perché attraverso quella ritualità acquisiscono sicurezza».

 

Anche le vecchie vacanze studio che ormai incominciano sempre prima (anche dalle elementari) hanno cambiato pelle. Una volta ci spedivano a Brighton a imparare l' inglese e noi tornavamo sapendo lo spagnolo. Adesso i più accorti mandano i figli in Inghilterra subito dopo la chiusura delle scuole, perché lì invece le scuole restano aperte fino a luglio, in modo che i ragazzi possano assistere come uditori a lezioni vere, non a corsi posticci per stranieri.

google per bambini google per bambini

 

«I corsi estivi? - rincara Raffaele Mantegazza docente di Pedagogia alla Bicocca di Milano - Ormai sono diventati un business. Ma così bambini e ragazzi non vivono più.

Già stanno tutto l' anno con degli adulti che dicono loro cosa fare, finalmente chiude la scuola e noi li affidiamo di nuovo ad altri adulti? Ma l' estate dovrebbe essere il tempo dell' otium , del dolce far niente». Facile a dirsi, meno a farsi.

 

Conosciamo il ritornello della cara e vecchia noia e noi stessi spesso, quando siamo arrabbiati, lo riproponiamo ai nostri ragazzi: «Non sai cosa fare? Annoiati». Ma la verità è che anche la noia va gestita, mentre a volte a casa non c' è nessuno che possa vegliare a distanza su un sano pomeriggio fatto di niente. «Non voglio certo trascurare i problemi dei genitori che lavorano.

bambini davanti a youtube bambini davanti a youtube

 

Ma perché, invece di spedirli in giro, non si riesce a organizzare una rete di sostegno fra famiglie, chiedendo aiuto anche ai nonni, per far giocare i bimbi insieme in modo spontaneo?». Così, invece di doverli mandare a perfezionare il dribbling in qualche campus estivo, potremmo lasciarli giocare nel parchetto sotto casa. A costo zero. Senza coltivare, noi per loro, il sogno di farne tanti piccoli Pelé.

 

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