
SI FA PRESTO A DIRE “NIENTE CELLULARI IN CLASSE” - LE SCUOLE SUPERIORI SI PREPARANO AL DIVIETO DI SMARTPHONE DURANTE LE ATTIVITÀ SCOLASTICHE IMPOSTO DAL MINISTRO VALDITARA - COME FARANNO A FARLO RISPETTARE? ALCUNI ISTITUTI SI DOTERANNO DI SACCHETTINI APPESI AL MURO IN CUI RIPORRE IL TELEFONINO, ALTRI DI CASSETTE CHIUSE A CHIAVE. OGNI SCUOLA SI ATTREZZERÀ IN BASE AL SUO BUDGET, MA NON SI SA ANCORA COME MUOVERSI SE QUALCHE CELLULARE DOVESSE SPARIRE E…
Estratto dell’articolo di Salvo Intravaglia per www.repubblica.it
Armadietti o tasche a parete? Le scuole superiori si prepararono a vietare l’uso del cellulare durante le attività scolastiche.
Il diktat del ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, dello scorso 16 giugno ha anticipato i lavori dei dirigenti scolastici e dei collaboratori più stretti per mettere in pratica “il divieto di utilizzo del telefono cellulare durante lo svolgimento dell’attività didattica e più in generale in orario scolastico”.
Ma non sarà facile dare forma concreta a una norma che gli studenti vivranno come una punizione.
[…] Per attenersi alla circolare ministeriale, le scuole dovrebbero dotarsi di sistemi che possano custodire i telefoni cellulari durante tutte le attività scolastiche.
La soluzione più pratica, ma che non assicura che i telefoni vengano completamente banditi dalla giornata scolastica delle studentesse e degli studenti italiani, è quella di appendere alle pareti delle aule un portaoggetti da parete con tanti scompartimenti quanti sono gli alunni della classe.
Al loro ingresso in aula, gli studenti depositano il cellulare nella tasca corrispondente al loro numero di registro.
Ma in questo modo, gli alunni potranno sbirciare i loro compagni di vita al cambio dell’ora o alla ricreazione. Il costo non è proibitivo: attorno ai 15 euro a pezzo.
Una soluzione più sofisticata è quella di un armadietto porta cellulari con tanto di chiave: in questo caso i costi lievitano e possono superare i 70 euro a esemplare.
Le scuole possono adottare anche altre soluzioni, ma occorre fare i conti con le disponibilità economiche dell’istituto.
Tutte le decisioni sull’argomento verranno prese in occasione del collegio dei docenti del primo settembre e, per la parte economica e organizzativa, dai successivi consigli d’istituto.
È in quelle sedi che si stabiliranno le modalità per dare esecuzione alla volontà del ministro.
Anche perché non mancano le domande aperte. Nel corso delle gite e dei viaggi d’istruzione, attività didattiche a tutti gli effetti, è consentito l’uso dello smartphone, magari durante il viaggio in pullman? E se qualcuno dovesse rubare uno o più cellulari, custoditi nelle tasche portaoggetti o negli armadietti, chi ne risponde? Ogni istituto si sta attrezzando in merito.
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